Il carbone sulla terra. Geologia ambientale.
Il carbone sulla terra. Geologia ambientale.
Trovandoci
all'aperto in una giornata estiva,sotto i caldi raggi
solari,sicuramente abbiamo
pensato
almeno una volta:”Peccato che tutto questo calore non possa essere
accumulato,
immagazzinato
in qualche modo,per usarlo poi quando occorrerà nella stagione
fredda!”.
Quello
che noi più comunemente immaginiamo è un accumulatore solare,un
antico,grande
sogno
dell'uomo che la tecnica non è ancora riuscita a realizzare. La
natura,però,lo ha già
realizzato
da migliaia di secoli: ed è il carbone.
Le foreste sepolte.
275
milioni di anni or sono: Era Primaria della Terra. Sulle rive
dell'informe blocco di terre
emerse
che esisteva in quella tenebrosa antichità,si stendevano sterminate
foreste. Foreste
oscure
e tristi,senza fiori,senza uccelli,senza mammiferi,popolate soltanto
da anfibi,pesci e
insetti
appartenenti a specie ora completamente scomparse. Le piante erano in
prevalenza felci
enormi,equiseti
(code di cavallo) o altri tipi dalle forme molto strane,alti come
palazzine di 5
piani.
Questi vegetali crescevano,morivano,marcivano nel terreno paludoso e
le nuove piante
crescevano
sui resti delle generazioni più antiche. E così è stato per
millenni e millenni,durante i
quali
i corpi degli animali morti si mescolavano,a miliardi,con gli ammassi
giganteschi di
vegetazione
in disfacimento. Ogni tanto uno spaventoso cataclisma
(terremoti,alluvioni,
avanzamento
o ritirata del mare) seppelliva i relitti sotto strati giganteschi di
fango,di sabbia,
di
ghiaia: questo periodo è stato chiamato “Carbonifero”.
La lunga formazione del carbone.
Cominciava
così,fuori dal contatto dell'aria,la
lenta decomposizione di quelle masse vegetali e
animali;
esse,in sostanza,subirono una fermentazione (per opera di batteri
viventi solo al di
fuori
del contatto dell'aria) che fece perdere loro tutti gli elementi che
la costituivano escluso il
carbonio.
Per questo motivo,la compatta materia organica si è a poco a poco
mineralizzata e
carbonizzata
ed è divenuta carbone,
da quando si è iniziato,non ha mai avuto soste. Vi sono
molti punti della
Terra,anzi,in cui continua anche oggi e questo significa che esiste
del carbone
ancora
“giovane”,in via di formazione: per esempio la lignite
e sopratutto la torba
(originata
dalle piante acquatiche).
Dove si trova il carbone.
L'origine
stessa del carbone indica che esso deve trovarsi nel sottosuolo,a
varie profondità: da
una
minima di 400 m a una massima di 4000 (nella regione inglese del
Galles). I giacimenti si
trovano
un po' in tutto il mondo e possono costituire banchi di 5000 kmq
(estesi cioè come la
Liguria)
e alti decine di metri: si pensi quindi all'enorme spessore,oltre che
estensione,delle
masse
vegetali seppellite! Le fortunate Nazioni che oggi posseggono i
maggiori giacimenti di
carbone
fossile sono situate tutte nella zona temperata: U.R.S.S., U.S.A.,
Inghilterra,Germania,
Polonia,Francia
settentrionale,Giappone,Belgio. Se si da un'occhiata a un mappamondo
sul
quale
siano segnati i giacimenti,è facile accorgersi di una cosa strana e
interessante: il loro
insieme
forma un allineamento lungo una fascia regolare che avvolge tutta la
Terra. Tenuto
conto
che le foreste “carbonifere” dovevano essere di tipo
equatoriale,viene il dubbio che
quell'allineamento
di giacimenti carboniferi possa rappresentare la posizione della
fascia
equatoriale
in quei lontanissimi tempi! Da
ciò si dovrebbe desumere che il Polo Nord,invece
che
in mezzo al Mare Glaciale Artico,si trovasse in un punto che cadrebbe
esattamente
nell'odierno
Oceano Pacifico,pressappoco alla latitudine di Los Angeles e a 2000
km dalla
costa
americana.
L'estrazione.
Il
carbone,una volta raggiunto dai pozzi,viene scavato dai minatori con
i normali martelli o
demolitori
pneumatici. Ora,però,si vanno sempre più diffondendo due sistemi
molto
redditizi;
quello delle macchine abbattitrici-scavatrici americane che scavano
il carbone con il
sistema
della draga e lo trasportano senza interruzione su i nastri
scorrevoli fino ai vagoncini,e
il
sistema idraulico,usato sopratutto in Russia un potentissimo getto
d'acqua diretto contro le
pareti,ne
stacca e frantuma il carbone che l'acqua stessa,scorrendo sul fondo
della galleria
spinge
ai pozzi di raccolta.
I tipi di carbone fossile.
Sono molti e corrispondono
all'età e quindi al diverso stadio di decomposizione e
carbonizzazione
delle masse organiche vegetali
sepolte. Più antica è l'origine,più è avanzata la
carbonizzazione,
quindi maggiore è la
percentuale di carbonio,più forte il potere calorifico,più grande
il pregio.
Antracite.
E'
il tipo di carbone più antico e più puro che risale addirittura a
300 e più milioni di
anni fa. Contiene la massima
percentuale di carbonio (90-95%).
Litantrace.
Come
pregio,viene subito dopo l'antracite perché è poco meno antico (sui
250-200
milioni di anni),ma ha una
minore percentuale di carbonio (80-90%).
Lignite.
E'
un carbone fossile ancora immaturo. La sua formazione risale infatti
all'Era Terziaria,
cioè a meno di 60 milioni di
anni or sono. La lignite è impregnata d'acqua e di impurità,contiene
circa il 70% di
carbonio,brucia male e produce poco calore.
Torba.
Non
si può ancora chiamarla carbone perché si trova a uno stadio di
carbonizzazione
da poco iniziato. I giacimenti
di torba (le torbiere) si trovano nelle zone paludose. Perciò essa è
impregnata di acqua e di terra
e non contiene più del 60% di carbonio. La sua utilità come
combustibile è piuttosto
minima.
Grafite.
E'
una delle due forme in cui si presenta il carbonio puro (diamante e
grafite). Si usa
per costruire carboni per
lampade ad arco,recipienti resistenti ad alte temperature e come
lubrificante solido. Nelle
mine per le matite è mescolata con l'argilla.
Coke.
Il
Coke non è un carbone vero e proprio: è un materiale
solido,combustibile,di color grigio
argento,residuo della
distillazione dei carboni fossili. Si unisce al minerale di
ferro,negli alti
forni per ottenere la ghisa.
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