Perché si dice avere il cappello sulle ventitré.


Perché si dice avere il cappello sulle ventitré.
L'espressione nacque quando ancora il tempo veniva misurato con la cosiddetta “ora italica” [ in vigore fino all'800]: i quadranti degli orologi come quello di Paolo Uccello per la Basilica di Santa Maria del Fiore a Firenze erano divisi in 24 ore e l'ora zero corrispondeva al tramonto. Ciò significa che il variare delle stagioni, gli altri fenomeni celesti avvenivano in ore diverse, il mezzogiorno solare [la massima altezza del sole sull'orizzonte], coincideva per esempio, più o meno alle 19 in inverno e con le 16 in estate.
Il sole negli occhi.
Quella che cambiava meno con la stagione era invece la posizione del sole alle 23, cioè un'ora prima del tramonto, molto bassa sull'orizzonte. Per ripararsi dai fastidiosi raggi solari si diffuse allora l'abitudine di piegare leggermente il cappello, in modo da sfruttare l'ombra della tesa. La necessità divenne vezzo e l'usanza di indossare il cappello di sbieco prese piede anche in altre ore della giornata. Ma rimase quell'espressione, che oggi ci appare incomprensibile.  


Commenti

Posta un commento

Ciao a tutti voi, sono a chiedervi se avete preferenze per Post di vostro interesse
in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.

Post popolari in questo blog

L'igiene dell'apparato scheletrico. Anatomia.

INSTAFETCH - Android -

I pesci abissali. Zoologia marina.