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Visualizzazione dei post da agosto, 2018

LibreOffice e il Cloud

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Possiamo evitare la scomodità di dovere portare con noi troppe unità esterne. Grazie a LibreOffice possiamo salvare i nostri file online e accedervi ovunque siamo. Una caratteristica che troppo spesso ignoriamo di LibreOffice è la sua capacità di salvare i nostri file direttamente su un servizio cloud di nostra scelta. Il comando specifico lo troviamo nel menu File di tutte le applicazioni del pacchetto ed è Salva remoto . Grazie a questa soluzione, non saremo costretti a portare con noi altre unità esterne, a parte la chiavetta USB con Ubuntu . È evidente che il lavoro di salvataggio deve essere già stato fatto mentre eravamo in ufficio o magari a casa. Tuttavia nulla ci vieta di archiviare in questo modo anche documenti prodotti mentre siamo in vacanza, cosicché non esauriremo lo spazio disponibile sulla nostra chiavetta, che non è certo paragonabile a quello di un disco rigido vero e proprio. Quindi vediamo come procedere da zero per avere disponibile nel cloud

Deepin desktop

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In questa piccola guida daremo a Ubuntu 18.04 l'aspetto di Deepin , la distribuzione cinese che sta riscuotendo tanto successo per la qualità estetica e la praticità d'uso. Modificare l'ambiente desktop di Ubuntu non è ne difficile ne inusuale. Così possiamo avere l'interfaccia che più ci piace. In questo caso prendiamo in esame quella di Deepin , il sistema operativo cinese basato sul nostro. Le differenze estetiche con Ubuntu sono evidenti, a partire dalla presenza di una Dock completamente personalizzabile e posizionabile su un lato qualsiasi dello schermo. Inoltre abbiamo un ricchissimo Control Center , sotto forma di pannello laterale, per una completa gestione del sistema operativo. Basta dare un'occhiata per capire quanto sia ben organizzato, facile da navigare, grazie ai pulsanti tematici, ed estremamente intuitivo. Per usare Deepin al top abbiamo però bisogno di un computer performante perché non si tratta di un ambiente desktop leggero.

Gelatini al cioccolato

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Essendo un amante del cioccolato, non posso non scrivere questa ricetta, mi spiace di non aver potuto fare un piccolo video, ma, vi garantisco che la riuscita è fantastica. Ingredienti per dodici pezzi – necessitano di 6 ore di freezer 325 ml di latte 325 ml di panna liquida 90 g di zucchero 80 g di cacao in polvere 20 g di amido di mais 1 cucchiaino di zucchero vanigliato [ 4 g ] 1 pizzico di sale Preparazione Versare mezzo bicchierino di latte in una ciotola, aggiungere l'amido di mais e mescolare fino a incorporarlo. Mentre il latte rimane in un tegame: aggiungere la panna, lo zucchero il cacao e il sale. Sbattere in modo energico, meglio con una frusta a mano, fino ad amalgamare completamente gli ingredienti. Versando il latte a filo aggiungere l'amido, senza mai smettere di mescolare . Cuocere il composto a fiamma bassa, mescolando di continuo con la frusta, fino a quando inizia ad addensarsi: si deve ottenere una crema sof

Un tocco di Mac

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Come tanti di noi già sanno Ubuntu ci regala tanto software, ecco perché con questa semplice applicazione, installabile da Software , potremo aggiungere una Dock alla Scrivania del nostro [ grande ] sistema operativo e arricchirla come vogliamo. Non posso negare che lo stile del sistema operativo di casa Apple piaccia a molti, quindi perché non aggiungere alla nostra Scrivania un po' del suo stile? Con Docky avremo proprio il lanciatore di applicazioni tipico del macOS . Tra le sue caratteristiche c'è quella di non dovere essere avviato ogni volta, perché basta lasciare attiva l'opzione che troveremo nella sua finestra di configurazione per avere la nostra dock sempre disponibile, inoltre dispone di una discreta libreria di applicazioni, chiamate docklet , che la arricchiscono. Per esempio, potremo avere sempre sott'occhio il livello di occupazione della CPU , oppure conoscere la temperatura e il meteo in tempo reale. Per non disturbare l

OpenVPN funzionante

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Se per caso la nostra VPN non funziona correttamente con l'installazione della versione 18.04 di Ubuntu ; niente paura, in questi casi, la cosa più pratica da fare è ripartire da zero, disinstallando OpenVPN . Dopodiché seguiamo la seguente procedura. Nel Terminale eseguiamo la riga di comando: sudo apt-get install -y openvpn . Poi creiamo una cartella VPN con il comando sempre da Terminale : mkdir ~ /ipvanish e accediamoci con cd ~ / ipvanish . Ora scarichiamo lo script che ci serve per far funzionare correttamente IPVanish in Linux , digitando: wget http://files.ipvanish.com/ipvanish-vpn-linux e premendo Invio . Attribuiamo i privilegi di esecuzione dello script con: sudo chmod +x ipvanish-vpn-linux . A questo punto dobbiamo configurare il collegamento. Quindi scriviamo sempre nel Terminale: sudo ./ipvanish-vpn-linux start . Per procedere dovremo digitare il nostro nome utente IPVANISH , la password, il nome del Server , per fare un esempio: Ion-a01. Ipvani

Audio e Video alle Slide

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Aggiungere audio e video alla Slide Con l’ottica di rendere più immediata, snella e veloce la nostra presentazione, sfruttiamo suoni e immagini in movimento. Audio e video sono mezzi potenti per fornire chiarimenti ed esemplificazioni sugli argomenti trattati. Possono servire a fugare un poco di tempo i dubbi nati in seguito all’esposizione a voce, supportata dal testo scritto. Oppure possiamo pensare a suoni, voci registrate e filmati come elementi aggiuntivi per strizzare l’occhio al pubblico con qualcosa di divertente o stupefacente che risvegli l’attenzione. Potremo inserire un audio che riproduca i suoni dell'ambiente marino per commentare una foto naturalistica, o un video umoristico che colleghi una sezione della presentazione all’altra. Non importa se il nostro progetto è nato per svago o per lavoro: spezzare la monotonia è sempre una bellissima idea. Infine vediamo come registrare la nostra voce come accompagnamento alle slide quando non possiamo es

Cuori al miele

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Ricetta per 6 pezzi Ingredienti 1] Pera coscia 2] 75 g di albumi [ 2 albumi ] 3] 75 g di zucchero a velo 4] 35 g di farina 00 5] 35 g di farina di mandorle 6] Un cucchiaio di lievito 7] 4 g di burro 8] 1 cucchiaino di miele Preparazione Fondere 30 g di burro e lasciarlo raffreddare. Mettere gli albumi in una ciotola e amalgamarli allo zucchero a velo senza sbattere. Unire la farina 00 setacciata con quella di mandorle e il lievito, sbattere, incorporare il miele e il burro. Imburrare 6 stampi monoporzione a forma di cuore e versarvi il composto, riempiendoli per ¾ perché aumenteranno il volume con la cottura. Lavare la pera e tagliarla a metà, eliminando il torsolo, quindi tagliare delle fettine sottili e tenerle da parte per la decorazione. Sbucciare la parte rimasta, tagliarla a dadini, poi distribuirli sui cuori. Cuocere i dolcetti per 15 minuti in forno preriscaldato a 180°C, fino a doratura; sformare e fare raffreddare. Sformare, decor

Torta gelata alla ricotta e lamponi

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Per la base : 150 g di burro 150 g di biscotti secchi ( tipo gallette ) Per il ripieno : 2 uova 500 g di ricotta 150 g di zucchero 1 yogurt al limone 1 cucchiaio di amido di mais 200 ml di panna liquida Per la salsa : 400 g di lamponi 3 cucchiai di zucchero a velo Preparazione Preparare la base : ammorbidire il burro a temperatura ambiente e tritare finemente i biscotti con un frullatore. Unire i due ingredienti e mescolare per ottenere un composto omogeneo. Preriscaldare il forno a 180° C . Disporre un disco di carta da forno sulla base di uno stampo a cerniera di 20 cm di diametro, ricoprire la base con il composto di biscotti e pressare con le dita in uno strato uniforme. Infornare per 10 minuti , sfornare e far raffreddare. Setacciare la ricotta e mescolarla in una ciotola con lo yogurt, la panna, lo zucchero e l’amido di mais. Sgusciare le uova, aggiungere anch’esse e sbattere con le fruste per ottenere un composto cremoso e omogen

La letteratura cristiana

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La letteratura cristiana Sotto le grandi navate della chiesa risuonano le note solenni dell’organo. Mentre i raggi del primo sole piovono dal grande rosone istoriato,creando isole di luce sul pavimento di marmo,i monaci si avviano con passo lento verso il coro. Prendono posto,e stanno un attimo in silenzio prima di iniziare il loro canto; poi,il suono possente dell’organo si fa più sottile,più velato e le voci dei monaci intonano,gravemente ma gioiosamente,il canto del mattino. Questo canto ha 1600 anni: lo intonò per la prima volta,in un giorno del 386 d.C , il santo vescovo Ambrogio,per rincuorare i fedeli asserragliati con lui nella Basilica di Santa Tecla,a Milano,mentre fuori una torma di eretici urlava minacciosa. Il vescovo di Milano scrisse molti altri inni oltre a questo: perché non era solo un sant’uomo,ma anche poeta. In quei tempi essere cristiani non voleva dire soltanto professare una fede: era un modo di vivere,di sentire,di pensare. La Buona Novella entrava in