In fondo alla Fossa delle Marianne c'è vita?
In fondo alla Fossa delle Marianne c'è vita?
Sì.
Recentemente una missione internazionale,guidata da Ronnie Glud,della
University
of
Southern Denmark,ha scoperto un'attività batterica 10 volte maggiore
di quella dei
fondali
meno profondi,e questo nonostante le proibitive condizioni (pressione
circa 1100
volte
più alta che alla superficie,temperatura di pochi gradi sopra gli
0°C,buio totale). I
microbi
favoriscono la decomposizione dei detriti che affondano fino a quelle
profondità
(altri
batteri,alghe e pesci morti). Ciò significa che il peso della Fossa
delle Marianne sul
ciclo
del carbonio (e sul clima) è sottovalutato,perché il materiale che
si accumula aiuta a
rimuovere
l'anidride carbonica dall'atmosfera. La scoperta apre inoltre nuove
possibilità di
applicazioni
industriali,se verranno individuati gli enzimi impiegati da questi
batteri.
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