Storia dell'antica Persia.
Storia dell'antica Persia.
Presso
Persepoli,in Persia,si trovano le tombe degli antichi re persiani.
Sono scavate nella
viva
roccia,sul fianco a strapiombo di una montagna. La più grande è la
tomba del re
Dario.
Con un paziente e interminabile lavoro di scalpello (allora non
c'erano altri
strumenti)
i “lapicidi” reali hanno inciso sulla roccia una colossale forma
di croce alta
25
m. Nel braccio superiore di questa croce è scolpita a bassorilievo
la figura del re,
sul
trono; ed il trono appare sostenuto da 28 figure di giganti che
rappresentano ognuna
delle
“satrapie”,o province del suo regno; satrapie era il nome con il
quale venivano
allora
indicate le “province” che formavano l'Impero Persiano. Sotto c'è
un iscrizione:
“Osserva
l'immagine di coloro che portano il mio trono,e comprenderai quanto è
grande
il
numero dei paesi che Dario,il re dei re,possiede”. E' il re stesso
che parla: da quasi
2500
anni egli rivolge queste orgogliose parole a tutte le generazioni di
uomini che sono
passate
davanti alla sua tomba.
Ciro il grande.
Proseguendo
parleremo della definitiva caduta della grande città di
Babilonia,avvenuta nel
538
avanti Cristo. La presa di Babilonia fu la prima grande impresa
militare compiuta dai
Persiani.
Fino allora questo popolo di stirpe ariana era vissuto nella regione
a oriente del
Golfo
Persico. Era un paese con vaste zone desertiche,ma nelle valli che
scendevano verso
il
mare una certa abbondanza di acque permetteva che vi fossero pascoli
e coltivazioni.
Là
i Persiani vivevano da circa 1500 anni. Verso il 550 avanti
Cristo,sotto la guida del
loro
re Ciro,della famiglia degli Achemènidi,i Persiani si mossero,verso
occidente.
Conquistarono
il regno dei Medi,il cui re,Ciàssare,era colui che aveva prestato
aiuto ai
Babilonesi
nella loro rivolta contro gli Assiri. Vinti i Medi,Ciro si trovò di
fronte i Lidi e
i
Babilonesi. Sovrano dei Lidi era Creso,un re rimasto proverbiale per
la sua sterminata
ricchezza.
Ciro lo vinse abbastanza facilmente,e contro la consuetudine di quei
tempi,
non
provvide a farlo uccidere. Lo volle anzi alla sua corte come amico e
consigliere.
Uguale
magnanimità Ciro mostrò anche verso Nabonido,ultimo re di
Babilonia. Ciro
riuscì
ad espugnare Babilonia quasi senza combattere,penetrando nella molto
minuta città
attraverso
il letto asciutto dell'Eufrate,le cui acque aveva fatto deviare. Per
volontà di Ciro
la
città non fu saccheggiata e la popolazione non venne trucidata. Agli
Ebrei,che erano
in
schiavitù a Babilonia (per 70 anni),fu concesso il ritorno in
patria.
Un grande impero.
Cambise,figlio
di Ciro,morì dopo soli 7 anni di regno,durante i quali riuscì a
completare
l'opera
di conquista del padre. Ciro aveva conquistato l'Assiria,la
Mesopotamia,la Caldea,
l'Anatolia,la
Siria,la Fenicia,la Palestina. Cambise conquistò
l'Egitto,sconfiggendo nel
525
a. C,il faraone Psammètico III. Così tutto l'Oriente era unificato.
Il consolidatore della potenza persiana.
Morto
Cambise,gli successe nel 522 Dario. Per prima cosa egli dovette
domare una generale
sollevazione
dei popoli dell'impero dovuta al fatto che Cambise aveva governato
con
eccessiva
crudeltà. Dario riuscì a sistemare tutto quanto: acquietò sudditi
e vassalli e tolse
di
mezzo tutti i pretendenti rivali. Accomodati i disordini
interni,Dario pensò di estendere
l'impero
verso oriente e penetrò nella valle dell'Indo,sottomettendo numerose
popolazioni.
L'impero
Persiano era al culmine della sua grandezza e potenza. Dario si
rivolse allora
verso
la Grecia,la piccola Grecia,come un gigante si dispose ad inghiottire
un nuovo
boccone.
Ma a Maratona,subì una dura sconfitta,nel 490 avanti Cristo. Dario
dovette così
rinunciare
alla sua nuova conquista.
Il declino.
Il
fatto sembrava incredibile. Nessuno era ancora riuscito a fermare i
Persiani. Serse,
il
successore di Dario,ritentò l'impresa. Riuscì ad incendiare
Atene,ma nella battaglia navale
di
Salamina (nel 480 a. C),subì una definitiva sconfitta. Il grande
impero dei Persiani stava
naufragando
sugli scogli delle isole greche. A questa sfortunata vicenda seguì
un lungo
periodo
di disordini interni,che ne determinarono la decadenza. A porre
definitivamente
fine
alla potenza persiana venne,proprio dalla Grecia,nel 333 a.
C,Alessandro Magno che
sconfisse
Dario III nella battaglia di Isso.
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