La Polonia,e la sua storia.
La Polonia,e la sua storia.
A
partire dal lontano 970 a. C fino all'ultima guerra mondiale
(1939-45),la Polonia si trovò
impegnata
in una serie di durissime lotte per difendersi dagli assalti di 2
potenti avversari:
i
Russi e i Tedeschi. La storia della Polonia è dunque la storia di un
popolo che,lungo i
secoli,ha
sempre difeso ad ogni costo la sua libertà e la sua indipendenza.
Le prime lotte.
Le
prime notizie sugli abitanti dell'odierna Polonia risalgono al VIII
secolo d. C. In
quest'epoca,vivevano
nel paese parecchie tribù. La più importante era quella dei
Polàni,da
cui
è derivato il nome di Polonia. Le condizioni di vita erano assai
misere:le tribù vivevano
di
caccia,di pesca,e cominciavano a praticare l'agricoltura. La
religione era quella pagana;
solo
verso il IX secolo il Cristianesimo penetrò in queste regioni per
opera di un
missionario:San
Metodio. Nel secolo seguente,una potente famiglia del luogo riuscì a
far
valere
la sua autorità. Essa diede inizio alla dinastia dei Piasti.
Il primo sovrano della
Polonia
fu Mieszko I. E' appunto a quest'epoca (970 d. C) che risalgono le
prime battaglie
combattute
contro i Tedeschi,i quali tentavano di conquistare il territorio
polacco. In
seguito
Mieszko dovette combattere anche contro i Russi,desiderosi al pari
dei Tedeschi
di
occupare la Polonia. Dopo molti anni di durissime lotte,Mieszko I
dovette cedere ai
Russi
alcune province orientali. Alla morte di questo sovrano,la Polonia fu
turbata da
numerose
lotte interne. Il regno fu diviso prima in vari ducati,poi venne
assoggettato
all'Impero
Tedesco da Federico Barbarossa (nel XII secolo).
Una grande dinastia.
Nel
1386,l'ultima discendente della dinastia dei Piasti,la regina
Edvige,andò sposa a
Jagellone
di Lituania (paese situato a oriente della Polonia). Aveva così
iniziato in Polonia
la
dinastia dei Jagelloni,destinata a restare al potere per 2 secoli.
Quasi tutti i sovrani di
questa
dinastia furono impegnati nella lotta contro i Russi e i Tedeschi. Le
imprese militari
condotte
contro i tradizionali nemici ebbero buon esito:i Russi furono
duramente sconfitti
nella
battaglia di Orca (in Lituania). I sovrani Jagelloni ebbero pure il
merito di favorire
molto
l'attività culturale del paese. L'Università di Cracovia divenne,in
questo periodo,
un
importantissimo centro di studi. Presso questa Università studiò il
grande scienziato
Copernico
(1473-1543).
Un nuovo nemico.
Alla
morte di Sigismondo Augusto,ultimo sovrano degli Jagelloni,avvenuta
nel 1572,seguì
un
periodo di gravi disordini. Parecchi sovrani,eletti dal partito
aristocratico,si succedettero
al
trono,ma,verso la fine del '500,il popolo polacco nominò re
Sigismondo III Vasa. Il
sovrano
era nativo della Svezia ed aveva sposato l'ultima discendente degli
Jagelloni. Fu
proprio
in questo periodo che un altro nemico minacciò la Polonia:i Turchi.
Già sul finire
del
1400 essi avevano occupato alcuni porti sul Mar Nero per togliere
alla Polonia l'accesso
al
mare,ed ora miravano ad avanzare sempre più nel territorio polacco.
Sigismondo III e
tutti
i suoi successori si trovarono quindi a dover fronteggiare questa
pericolosa avanzata.
Il
secolo in cui restò al potere la dinastia dei Vasa (1587-1672) fu un
periodo di continue
lotte.
Nonostante l'eroica resistenza del popolo polacco,i Turchi riuscirono
a giungere fino a
Varsavia.
Quando ormai la situazione pareva irreparabile,un valorosissimo
guerriero,
Giovanni
Sobieski,si mise alla testa dell'esercito polacco ed iniziò una
formidabile
controffensiva
contro gli invasori. Dal 1672 al 1696 (anno della sua morte),Sobieski
combatté
continuamente contro i Turchi,che,duramente sconfitti a Vienna nel
1683,furono
costretti
ad abbandonare tutte le conquiste fatte. Grazie a Sobieski la Polonia
riacquistò
parte
del prestigio perso negli ultimi anni.
I nemici hanno partita vinta.
Alla
morte di Sobieski si aprì per la Polonia un disastroso periodo. Dal
1697 fino al 1763
si
può dire che la Polonia era stata campo di battaglia dei suoi
potenti vicini:la Russia e la
Germania,alla
quale si aggiunsero la Svezia e la Prussia. La Russia giunse ad
arrogarsi il
diritto
di eleggere i sovrani della Polonia. Una sfortunata guerra contro la
Russia costrinse
la
Polonia,nel 1772,a cedere 1/3 del suo territorio. Dopo un periodo di
tregua,durante il
quale
la Russia fu impegnata nella guerra contro i Turchi,la Polonia
dovette fronteggiare la
nuova
avanzata di un poderoso esercito russo. Il popolo polacco oppose
un'accanita
resistenza,ma
ancora una volta la Russia vinse. Nel 1793,il trattato di pace
toglieva altre
regioni
alla Polonia,che perdeva la metà del suo territorio. Il
popolo polacco,indignato
per le dure condizioni di
pace,insorse violentemente. La rivolta fu capeggiata dal generale
Kosciuszko,che si era già
distinto nella guerra contro i Russi. Per domare questa violenta
insurrezione,la Russia si alleò
alla Prussia. Un poderoso esercito russo-prussiano sconfisse
gli insorti. Lo stesso
Kosciuszko fu fatto prigioniero. Nel 1794,la Polonia fu costretta a
cedere alle potenze vincitrici
tutti i territori che ancora le restavano.
Riacquistata l'indipendenza.
Durante
tutto il secolo seguente,il popolo polacco fece numerose insurrezioni
contro le
dure
dominazioni straniere,ma tutti i tentativi per riacquistare
l'indipendenza furono
sventati
dalle potenze dominatrici. Fu la prima guerra mondiale a restituire
alla Polonia
l'indipendenza.
Mentre in Russia avveniva la rivoluzione contro gli zar,l'Austria e
la
Germania
invasero i territori della Polonia,occupati dai Russi. Ma di lì a
poco anche
l'Austria
e la Germania non costituirono più un pericolo per la
Polonia;infatti la prima
guerra
mondiale si concluse con la sconfitta di queste 2 nazioni. Il
trattato di pace di
Versailles
restituì alla Polonia il possesso di quasi tutti i suoi territori e
le concesse,
come
sbocco al mare,l'importante città di Danzica,
La Polonia dopo il 1918.
La
Polonia,di nuovo indipendente,fu però agitata da gravi contrasti
interni,specie a causa
della
riforma agraria,attuata nei primi anni del dopoguerra. Dal 1926 al
1935,la Polonia
subì
un governo di tipo dittatoriale,sostenuto dall'esercito (il
cosiddetto regime dei
colonnelli)
e anche riguardo alla politica estera,la Polonia si alleò con gli
altri Stati a
regime
totalitario. Eppure fu proprio a causa di uno di questi Stati,la
Germania,che i
Polacchi
persero nuovamente la loro indipendenza. Come abbiamo potuto
vedere,dopo la
prima
guerra mondiale,la Polonia aveva ottenuto un “corridoio” che le
permetteva di
giungere
al Mar Baltico. La città tedesca di Danzica era stata dichiarata
“città libera”.
Nel
1939 Hitler,consapevole della sua forza,proclamò la sua intenzione
di riottenere
Danzica.
Davanti al fermo rifiuto della Polonia,sostenuta da Francia e
Inghilterra,la
Germania,dopo
essersi garantita la neutralità della Russia,diede inizio alla
guerra. La
resistenza
dei Polacchi fu eroica ma inutile;in meno di 1 mese la Polonia venne
soggiogata
e
spartita fra Tedeschi e Sovietici. Infatti il “Patto di non
aggressione”,stipulato il 23
agosto
1939 fra Germania e Russia,prevedeva anche la spartizione del
territorio polacco
fra
le 2 nazioni. Terminata la seconda guerra mondiale con la sconfitta
della Germania,la
Polonia
si trovò occupata dai Russi. Attualmente la Polonia è una
Repubblica Popolare
presieduta
da un Consiglio di Stato.
Alcune sue città,la capitale.
La
capitale della Polonia è Varsavia (in polacco:Warszawa,pronuncia
varsciava). Essa si
estende
in pianura sulla riva sinistra del fiume Vistola a 110 m di
altitudine,in mezzo a una
immensa,fertile
pianura. Oggi la città conta circa 1.350.000 abitanti. Il luogo dove
sorge
Varsavia
era abitato già nel X secolo,ma la fondazione della città è
risalente all'inizio del
XIV,quando
essa ottenne i diritti municipali. Nel 1596 Varsavia divenne capitale
della
Polonia
sotto il re Sigismondo III e da allora la città si sviluppò e si
arricchì di notevoli
palazzi
e monumenti. Ma nella storia di Varsavia distruzioni e invasioni
straniere si alternano a sempre nuove ricostruzioni. Nell'ultima
guerra le truppe tedesche distrussero
circa
l'85% della città;dei 950 monumenti architettonici ben 780 vennero
abbattuti e una
delle
più belle metropoli europee divenne un cumulo di macerie. La
ricostruzione iniziò
subito
dopo la guerra con opere e programmi giganteschi. Per tutto questo
Varsavia ha
perso
la romantica fisionomia di un tempo,oggi però è una città più
moderne d'Europa;
inoltre
non le è mancato il modo di far risorgere,con una paziente opera di
restauro,
qualcosa
del passato. Il piano di ricostruzione dà un enorme sviluppo a
industrie possenti
che
sorgono nelle zone periferiche e snellisce,con la costruzione di
ampie e lunghe vie,
il
traffico cittadino. Così,per esempio,la grande strada chiamata
Est-Ovest,che attraversa la
città
per un tratto di 7 km,lascia intatto il vecchio centro con i suoi
monumenti storici,
passando
in un tunnel sotto la piazza del castello. L'antica,elegante “Via
Veneto” di
Varsavia,la
Marzlkowska,in questi ultimi anni è stata notevolmente allungata
e,in alcuni
punti,la
sua carreggiata è stata portata a 50 m di larghezza! Oggi Varsavia è
una città
prettamente
industriale,ciononostante l'abbondanza di parchi e giardini e la
saggia
disposizione
dei vari quartieri cittadini ne hanno fatto una città
ordinata,ariosa e facile da
percorrersi
in ogni senso. L'area municipale di Varsavia,che era nel 1939 di 80
kmq,
attualmente
ne misura 446.
L'antica capitale polacca.
Dal
1138 al 1596 la capitale della Polonia fu Cracovia (in polacco
Krakòw,pronuncia
cràcuf),una
delle più belle città del Paese. Cracovia,con i suoi 600.000
abitanti,sorge sulle
rive
dell'alta Vistola ad un altitudine di 200 m. Essa è la città
intellettuale della Polonia;
è
centro di studi importanti e sede di un'antichissima
Università,fondata dal re Casimiro
il
Grande nel 1364. Il centro di Cracovia è la grande Piazza del
Mercato (40.000 mq)
circondata
da costruzioni di stile diversissimo che danno alla piazza un fascino
molto
particolare.
La città è dominata dall'altura del Wawel su cui sorgono il
castello reale e la
stupenda
cattedrale gotica. Oltre che un centro culturale Cracovia è un
importante centro
industriale;infatti
in pochi anni in periferia è sorta una specie di appendice
industriale
della
città,che ospita 150.000 abitanti impiegati nelle industrie
meccaniche e chimiche.
Una città nuovissima.
A
115 km a sud-ovest di Varsavia sorge la moderna città di Lòdz
(pronuncia udsc) che
conta
circa 770.000 abitanti. E' situata a 210 m di altitudine su un
altopiano brullo e povero
d'acqua.
Nel 1810 Lòdz era ancora un misero centro di 800 abitanti. Il suo
enorme sviluppo
è
stato dovuto al sorgere di grandiosi e numerosissimi opifici per la
tessitura di cotone e
lana.
Lòdz è infatti chiamata la “Manchester della Polonia”. Vi si
fabbrica ogni genere di
manufatti
di lana,dai più semplici ai più fini,tappeti,coperte e i più
svariati articoli di
abbigliamento.
Altre città in breve.
Wroclaw:
(pron.
Vrotlav;già Breslavia). Prima dell'ultima guerra,durante la quale
venne in
gran parte distrutta,era una
delle più belle città della Polonia. Oggi conta poco più di
530.000 abitanti (nel 1939 ne
aveva 650.000). E' sorta nel X secolo su di un'isoletta del
fiume Odra,che da un tempo si è
riunita alla terraferma. Wroclaw è il capoluogo della
regione carbonifera della Slesia
ed è una città importante sopratutto come centro
commerciale,essendo situata
all'incrocio di strade di grande traffico. Sono molto sviluppate
le industrie
metallurgiche,meccaniche e tessili.
Poznan':
(pron.
Pòznagn). Sorge sulle 2 rive della Warta,affluente dell'Odra.
Poznan' è
considerata una delle più
antiche città della Polonia;essa,infatti,è già ricordata come
città
nel X secolo. Oggi conta poco
meno di 480.000 abitanti. E' sede di industrie moderne
e vi si svolge un'intensa
attività commerciale.
Danzica:
(in
polacco Gdan'sk). Antico centro mercantile sulla Motlawa,affluente
della
Vistola,a 5 km dal Mar Baltico.
Oggi conta 370.000 abitanti. L'occupazione di Danzica,
da parte delle truppe
germaniche,fu la causa immediata dello scoppio della seconda guerra
mondiale. Insieme ai vicini
centri di Sopot e Gdynia costituisce un gruppo di porti attivi.
Stettino:
(in
polacco Szczecin). Importante città portuale sull'Odra,a circa 70 km
dal mare;
conta circa 340.000 abitanti.
Prima della guerra era il secondo porto tedesco sul Baltico.
Il suo porto è attivissimo;vi
passano circa 6 milioni ½ di tonnellate di merci all'anno.
Il centro di Stettino ha una
pianta regolare,con belle strade,piazze e giardini.
Un
agglomerato di città. Nell'Alta
Slesia si trova il maggior complesso urbano della
Polonia: 14 grandi città e
numerosissimi piccoli centri minori su un'area di 700 kmq.
Le città,che sono poste spesso
a distanze minime tra loro,hanno tutte lo stesso carattere
minerario e industriale. La più
notevole è Katowice (310.000 abitanti). Seguono Zabrze
(200.000 abitanti),Bytom
(190.000 abitanti),Gliwice (172.000 abitanti),Chorzòw (152.000
abitanti),Ruda-Slaska (143.000
abitanti) e Sosnowìec (145.000 abitanti).
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