Il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Il Parco Nazionale del Gran Paradiso.
Vediamo,spostandoci
adesso nell'Italia del Nord,di conoscere i Parchi Nazionali italiani,
appunto.
L'Italia,in un certo senso,è la madre di queste zone di protezione
della flora e
della
fauna,perché già nel XVIII secolo la Repubblica di Venezia emanò
alcune leggi per
la
salvaguardia di animali e piante in piccoli territori di suo dominio;
e oggi l'Italia è,in
proporzione,una
fra gli Stati più ricchi di Parchi Nazionali. I Parchi Nazionali
italiani
sono
4: quello del Gran Paradiso (652 kmq),quello dello Stelvio (950
kmq),quello degli
Abruzzi
(290 kmq) e quello del Circeo (32 kmq). Il Parco Nazionale del Gran
Paradiso
fu
il primo ad essere costituito,nel dicembre del 1922,prendendo come
origine la Riserva
Reale
di caccia di Valsaravanche e di Cogne. Come si vede,per estensione,è
il secondo,
dopo
quello dello Stelvio,ma è certamente il più interessante sia per
l'aspetto del territorio
che
per la flora e la fauna che ospita. Si trova nelle Alpi Graie e si
estende sul territorio
piemontese
e aostano.
L'aspetto.
Il
Parco del Gran Paradiso si trova ben addentro nella catena alpina e
comprende 3 colossi
come
il massiccio del Gran Paradiso (4061 m) con tutte le cime che gli
fanno da corona,
la
Grivola (3969 m) e l'Herbetet (3778 m). E' facile capire quindi che
esso offre uno
stupendo
scenario alpino: nel territorio si trovano vasti ghiacciai,cime
granitiche,profonde
vallate,laghetti
alpini,estese foreste. Quindi vi sono ambienti naturali molto
diversi,dai
fondovalle
che si trovano a 1000 m di altitudine fino ai 4000 m delle cime.
La fauna.
Gli
animali che vivono protetti nel Parco Nazionale del Gran Paradiso
fanno parte
naturalmente
della fauna alpina. Gli esemplari più interessanti e più rari sono:
Fra
gli uccelli: l'aquila reale,il
gallo cedrone,il fagiano di monte,la pernice bianca,il gufo
reale,il
rondone alpino e il picchio muraiolo.
Fra
i mammiferi: la lepre alpina,la
martora comune,l'ermellino,il tasso,la faina,la donnola,
la
puzzola,il toporagno alpino. Ma i 2 animali per cui il Parco del Gran
Paradiso è famoso
in
tutto il mondo sono lo stambecco delle Alpi e il camoscio. I 2
animali sono riusciti a
sopravvivere
alla distruzione proprio perché nel Parco Nazionale hanno trovato un
ambiente
adatto
e un rifugio sicuro,dove è vietato dare loro la caccia (salvo
eccezioni che poi
vedremo).
Questo discorso vale in maggioranza per lo stambecco che,2 secoli or
sono già,
stava
per estinguersi; ma,nel 1821,un editto del re Vittorio Emanuele I ne
proibì la caccia;
così,per
merito dell'Italia,è stato conservato alla fauna europea uno dei
suoi animali più
belli.
Come è protetta la natura.
Il
perimetro del Parco Nazionale è segnato da cartelli indicatori.
Nell'interno del Parco sono
vietati:
qualsiasi genere di caccia,la pesca,lo sradicamento delle piante rare
e aromatiche
alpine,le
scritte sulle rocce,i cartelli pubblicitari,e qualsiasi altra
deturpazione delle
bellezze
naturali. E' vietato l'accesso con cani l'attendamento,salvo che con
specifica
autorizzazione.
Come custodi ci sono 60 guardie che vivono in 26 piccole caserme
solitarie.
Nell'interno del Parco è vietata la caccia; ma questa regola ha
qualche eccezione,
derivante
dalla necessità di assicurare la buona salute agli animali
eliminando i soggetti
che
potrebbero essere dannosi. Quando un soggetto è vecchio o
malato,oppure è troppo
irrequieto
e rissoso,viene concessa l'autorizzazione ad abbatterlo. Il
cacciatore prescelto
paga
un ingente somma che è di 250 euro per ogni stambecco,e di 60-65
euro per ogni
camoscio,e
quindi parte accompagnato dalle guardie. Queste lo faranno avvicinare
il più
possibile
all'animale condannato e a circa 150 m il cacciatore potrà sparargli
2 colpi con
il
fucile a cannocchiale.
La flora.
Nel
Parco si può dire che si trovi la serie completa delle più rare e
interessanti piante alpine.
Di
particolare interesse per lo studio botanico di tutta Europa sono
l'”Artemisia valesiaca”,
una
pianticella simile all'assenzio che cresce fino a oltre i 3500 m;
l'”Aethionema
thomasianum”(Tlaspide
di Thomas),rarissimo cespuglio
dalle infiorescenze rosa-violacee e
l'”Astragalus
alopecuroides”,pianticella
rarissima dai fiori bianco-gialli,detta “Coda di
Volpe”.
Le ultime 2 vivono solo nella
valle di Cogne.
Carta d'identità del Parco.
Anno
di fondazione 1922
Superficie
652
kmq
Perimetro
150
km
Massima
cima Gran
Paradiso (con i suoi 4061 m)
Cime
oltre i 3000 metri 30
Ghiacciai
(per complessivi 20 kmq) 60
Numero
degli stambecchi 3000
Numero
dei camosci 5000
Numero
degli ermellini 3-400
Numero
delle aquile reali 10
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