Il leone. Zoologia felina.
Il leone. Zoologia felina.
Si
dice che le tre più grandi manifestazioni di forza nel mondo degli
animali siano: il colpo
di
coda della balena,il calcio della giraffa e il colpo di zampa del
leone. Il leone non è il
più
grosso dei carnivori; non è nemmeno il più grosso dei felini; non è
di certo il più forte
degli
animali,né il più veloce e né il più feroce. Eppure,da secoli,gli
uomini considerano
il
leone il primo degli animali,il più “grande”: il re,insomma.
Perché? Andiamo a
scoprirlo.
Non è il re della foresta.
Si
usa chiamare il leone “re della foresta”,ma
esso vive soltanto occasionalmente nella
foresta.
Non si trovano leoni né nel deserto né nelle foreste a fitta
vegetazione. Il leone vive
nella
boscaglia e nella savana,il mare di erbe giallastre su cui si elevano
qua e là gruppi di
alberi.
Lì,per il suo colore nocciola-giallastro,gli è molto facile
confondersi con le erbe e i
cespugli
e diviene praticamente invisibile. A ciò bisogna aggiungere che il
leone è un
animale
abitudinario e cambia la zona di residenza soltanto quando vi è
costretto dalla
scarsità
di prede.
Diventa cacciatore al tramonto.
Durante
il giorno i leoni,riuniti in branchi di pochissimi individui (mai più
di 4 o 5),se ne
stanno
a riposare fra le erbe o all'ombra di qualche albero:
sonnecchiano,sbadigliano
rumorosamente,si
stirano,si guardano in giro con molta indolenza. I piccoli intanto
giocherellano
con un sasso,un ramoscello,mordicchiano la coda del genitore che
lascia
fare
bonariamente. Ma quando comincia a calare l'imbrunire questo bel
quadro pacifico
cambia
e comincia la crudele lotta per la sopravvivenza. Mentre il cielo si
arrossa nel
tramonto,il
leone diviene irrequieto: si alza in piedi,annusa l'aria con il muso
sollevato,
emette
rauchi ruggiti. E' giunta l'ora in cui gli erbivori escono dal folto
per recarsi al
pascolo
o all'abbeverata: è giunta l'ora della caccia. I leoni cominciano ad
errare,in silenzio
assoluto,fra
le erbe e i cespugli,al limite della boscaglia e della foresta,lungo
le rive dei
corsi
d'acqua o delle pozze. Si colloca in modo che il vento soffi dalle
possibili prede
verso
di lui,affinché non porti il suo odore al sensibilissimo naso degli
erbivori; e si pone
in
agguato. E' sempre più predisposto a stare in agguato,che a
rincorrere la preda.
La zampata micidiale.
Ecco:
un'antilope si avvicina; cammina ad adagio con il naso che freme
nella spasmodica
ricerca
dell'odore del suo nemico. Ma il vento non le porta quel segnale di
pericolo. Ora è a
pochi
metri dal felino. L'animale si appiattisce,con i muscoli tesi,pronti
per l'agile scatto.
E'
partita: con velocità fulminea è già addosso alla preda. L'enorme
zampa munita di
artigli
si abbatte sul dorso dell'antilope,spezzandole le vertebre; la
vittima crolla,uccisa
quasi
sul potente colpo. E' stato provato che un colpo di zampa di questo
felino può
spaccare
una grossa tavola di legno e scalfirne una di metallo. Anzi,un
celebre cacciatore e
studioso
di questi animali ha spiegato con un paragone efficace l'incredibile
potenza della
zampata
del felino. Egli scrisse: “Immaginiamo un robusto spaccapietre che
con una mazza
sferri
un colpo e frantumi con facilità un grosso sasso. Bene: la dura
zampata del leone è
circa
3 volte più potente di quel colpo”.
Le prede del leone.
Il
leone caccia di preferenza tutti gli erbivori di media taglia:
antilopi,gazzelle,gnu,cudù,
okapie,zebre;
attacca meno volentieri le giraffe,le quali sono più veloci dei
felini nella
corsa
e sferrano tremendi calci,e i bufali,che si difendono con la loro
forza poderosa e le
corna.
Quando,a causa della siccità,gli erbivori abbandonano l'abituale
territorio di caccia
del
leone,esso si avvicina spesso ai villaggi e attacca gli animali
domestici rinchiusi nei
recinti.
Nei confronti dell'uomo,generalmente il leone non è pericoloso e non
lo aggredisce
quasi
mai,a meno che non sia inferocito o affamato. E' capitato ai
viaggiatori africani,che
si
erano accampati nella savana,di vedere alcuni di questi grossi felini
passeggiare
tranquillamente
per il campo,ispezionandolo. Non infastiditi,una volta appagata la
loro
forte
curiosità,se ne andavano.
Il divoratore di uomini.
Eppure,il
divoratore di uomini esiste: e
il motivo principale per cui lo diventa è la vecchiaia,
quando
ormai il leone ha i denti logorati e i suoi muscoli non hanno più la
forza e l'agilità
di
un tempo. Per giorni e giorni il vecchio leone rimane senza cibo,poi
si avvicina ai
villaggi
e cattura un cane,una gallina o una capretta; si accorge che così è
più facile
procurarsi
il cibo e,un giorno in cui è più affamato,si accorge anche che un
bimbo,una
donna
tutta sola che va al pozzo,un vecchio addormentato al sole,sono prede
molto facili.
E
allora diviene,”divoratore di uomini”. Ma
questo segnerà anche la sua fine,perché la
tribù,esasperata,prima
o poi riuscirà a scovarlo e a ucciderlo a colpi di lancia.
Le famiglie feline.
I
leoni hanno un sistema di vita familiare che è veramente ammirevole.
Una coppia di
leoni
può restare unita per molti anni,talvolta per tutta la vita,e questa
fedeltà è rara nel
mondo
animale. La leonessa fa nascere i figli in una tana nel folto della
macchia. I piccoli
nascono
in un numero di 2 o 3,ma a volte anche fino a 6; sono grossi come
gatti e hanno
gli
occhi aperti. La madre li difende gelosamente; se i leoni vivono in
più famiglie riunite,
le
madri custodiscono i figli propri e quelli di altre leonesse,a turno.
Ma anche se la coppia
vive
isolata,i piccoli non vengono lasciati incustoditi un istante: i
genitori si allontanano
solo
uno per volta. Verso i 2 mesi i piccoli cominciano a camminare
spediti e a emettere
buffi
miagolii,simili a quelli dei gatti. La madre li allatta fino a 6
mesi,poi i piccoli
imparano
a seguirla in brevi giri di caccia. A 1 anno i leoncini sono grandi
quanto un grosso
cane;
a 3 anni comincia a crescere la criniera ai maschi; a 6-7 anni sono
adulti. Il leone
vive
in genere fino ai 20-25 anni,ma può arrivare anche a 40 anni.
Dove vivono i leoni.
I
leoni vivono sopratutto in Africa,dove sono particolarmente diffusi a
sud del deserto del
Sahara
(e,con qualche raro esemplare,nelle gole dell'Atlante,in Marocco); ma
si trovano
anche
in Asia,nella regione arida del Gir. E che cosa dire dell'Europa?
Oggi non vivono più
nel
nostro continente,ma 2500 anni or sono,i leoni si trovavano anche in
Grecia,in Albania,
in
Jugoslavia e Bulgaria.
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