San Francesco d'Assisi. Storia medioevale.
San Francesco d'Assisi. Storia medioevale.
Il
nome di battesimo di San Francesco d'Assisi è Giovanni. Francesco
era un soprannome,
che
gli venne dato dal padre,al ritorno dalla Francia,dove era andato per
il suo commercio
di
panni. Fin dalla adolescenza il vivace figlio del ricco mercante
d'Assisi aveva imparato
l'arte
di comporre strofe e canzoni. In Francia a quei tempi erano famosi i
trovatori,i
menestrelli
ed i giullari,poeti erranti che andavano da un castello all'altro e
nei villaggi
a
rallegrare i signori ed il popolo con le loro storie cantate. Anche
San Francesco era a
suo
modo un trovatore,o piuttosto un giullare e negli anni giovanili fu
l'animatore delle
spensierate
brigate che si riunivano per cantare e danzare,scherzare e
banchettare. Già
in
quegli anni si rivelarono in Francesco la generosità e l'allegria.
Francesco dava a tutti:
agli
amici sopratutto,ma anche ai poveri ed i suoi doni erano accompagnati
dal sorriso,
perché
egli era felice di vedere gente contenta intorno a sé. Quando poi
Francesco,
chiamato
da una voce interna a “ricostruire la casa di Dio”,decise di
abbandonare ogni
cosa
e di vivere con “Madonna Povertà” vestendo un rozzo saio,queste
sue qualità non
lo
abbandonarono,ma si trasformarono in virtù:la generosità istintiva
diventò carità
fervente
ed intenso amore per tutti gli uomini e per tutte le creature e la
sua allegria si
trasformò
in intima gioia e in serena,lieta partecipazione alla bellezza del
creato,alle
cose
semplici e pure della vita. L'allegro stornellatore delle brigate
chiassose diventa
così
il “Giullare di Dio”,come egli amava definirsi e,nel nome di
Dio,egli amava tutti e
tutto,gioiva
di ogni piccola cosa,anche di quelle che gli uomini sono soliti
ritenere nemiche.
San
Francesco espresse questo amore universale nel meraviglioso “Cantico
delle Creature”,una delle prime e più belle liriche in lingua
italiana.
La vita.
San
Francesco visse dal 1182 al 1226. Passò gli anni della giovinezza ad
Assisi e nel 1204
partecipò
alla guerra contro Perugia. Fatto prigioniero,dopo 1 anno fu
rimpatriato; poco
dopo
si ammalò gravemente. Quando fu guarito era mutato nello spirito:
rinunciò ad ogni
cosa
per vivere in assoluta povertà e per predicare alle genti il ritorno
alla mansuetudine e
alla
rinuncia ad ogni bene terrestre. I suoi primi seguaci furono
Bernardo,Silvestro,Egidio
e
altri cittadini di Assisi che si ritirarono con lui a vivere in
povertà e preghiera alla
Porziuncola,un
luogo solitario nelle vicinanze della città. Ai suoi
compagni,chiamati i
“Poverelli”,San
Francesco diede la prima Regola,che fu approvata da papa Innocenzo
III.
Nel
1219 San Francesco si recò in Terra Santa e cercò di convertire il
Sultano. Al ritorno,
essendo
ormai numerosi i suoi seguaci ed impossibile per tutti vivere in
luoghi solitari,
San
Francesco diede una nuova Regola che permetteva la vita in comune in
un convento,
ma
che prescriveva sempre ai frati l'assoluta povertà. Il nuovo ordine
venne riconosciuto
da
papa Onorio III nel 1223. San Francesco si ritirò poi in meditazione
nell'eremo
della
Verna in Toscana e qui ricevette le stigmate,cioè i segni dei chiodi
nelle mani e nei
piedi,come
Gesù crocifisso. Negli ultimi mesi della sua vita San
Francesco,gravemente
ammalato,venne
portato al primitivo eremo della Porziuncola,dove morì,assistito dai
fedeli
discepoli,il 4 ottobre 1226.
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