Gli Ittiti. Storia antica.





Gli Ittiti. Storia antica.

Il “Gran Re” Hattusil era ammalato. Giaceva nel suo ricco letto e rifletteva. Ripensava
agli anni trascorsi e a tutti gli avvenimenti che si erano succeduti nel suo regno: il suo
Paese era diventato a poco a poco potente e ricco,e ora i popoli vicini guardavano con
ammirazione alla nuova capitale da lui fondata,Hattusa. Un re buono può far molto per
la sua gente,e il gran re sentiva che la sua vita era stata piena di opere buone e utili.
Ora sapeva di essere giunto alla fine dei suoi giorni e doveva prendere una grave
decisione. Fece radunare gli alti dignitari e gli uomini d'armi; essi vennero,vestiti dei
loro abiti da cerimonia,e si disposero ad ascoltare con reverenza. Il gran re manifestò
allora la decisione che aveva preso: “Tempo fa vi presentai ufficialmente mio figlio,
Labarna,dicendovi che egli un giorno sarebbe salito sul trono al mio posto. Voi avete
approvato”. I dignitari assentirono chinando il capo e facendo ondeggiare leggermente i
lunghi capelli. “Ma durante la mia malattia” proseguì il re,”ho osservato il contegno di
mio figlio: egli si è dimostrato un uomo freddo e senza cuore”. I dignitari si guardarono
l'un l'altro: il re aveva detto la verità. “Inoltre,ho prestato orecchio alle malvagie
insinuazioni di coloro che tentavano di metterlo contro di me. Ebbene”concluse il re,
vi dico che costui non è più il mio successore. Gli avevo detto di portare sopra ogni
altra cosa il bene dello Stato,ma egli non ha dato ascolto alle mie parole; ha preferito
agire seguendo la propria ambizione. Se non sa rinunciare al proprio egoismo,come
potrà amare Hattusa?”. I dignitari approvarono,Hattusil scelse come suo successore il
nipote Mursilis,che si era sempre dimostrato onesto e ragionevole. In seguito,gli insegnò
come si deve comportare un buon sovrano. Così,il grande re ittita Hattusil I diede (proprio
agli inizi della storia del suo popolo),un esempio di saggezza e di onestà,dimostrando di
tenere in maggior conto il buon governo che gli interessi della sua famiglia. Questo
interessante e storico episodio è stato narrato da un antichissimo documento ittita,giunto
ai tempi nostri.

Come fu possibile conoscere la storia degli Ittiti.

Gli Ittiti sono,in ordine di tempo,l'ultimo popolo scoperto dagli archeologi. La loro storia
sarebbe ancora avvolta nel mistero se,nel 1906,uno studioso tedesco,Winckler,scavando
presso la città turca di Boghazkòy (l'antichissima Hattusa) non avesse avuto la fortuna di
imbattersi nientemeno che....nell'archivio dell'impero scomparso! Vennero alla luce i
documenti” ,che consistevano in tavole di creta scritte in caratteri cuneiformi. Così si
poterono leggere trattati politici,descrizioni di cerimonie,preghiere,tutto ciò,insomma,che
è stato utile a far luce sulla misteriosa antichità di un popolo.

Quando vissero gli Ittiti.

Sembra già che nel 2500 a. C i progenitori di questo popolo abitassero la regione nord-
orientale dell'odierna Turchia,bagnata dal fiume Kisil-Irmak (l'antico Halys). Ma la vera
storia degli Ittiti cominciò quando alcune popolazioni indo-europee,che giungevano dal
Caucaso,vennero a sovrapporsi a quelle che già vi esistevano. Il primo grande sovrano fu
Anittas che,verso il 1800 a. C,unificò in un solo regno tutti i piccoli stati situati nel bacino
del fiume Halys; la capitale definitiva del territorio si ebbe con Hattusa,fondata da Hattusil
  1. I confini del regno si allargarono sempre di più e raggiunsero la massima espansione
sotto il regno di Suppluliuma,che visse tra il 1375 e il 1335 avanti Cristo. Egli conquistò la
Siria,parte dell'Armenia e giunse a minacciare da vicino i territori egiziani. I sovrani che
arrivarono dopo di lui iniziarono un lungo periodo di guerre contro gli Egizi,finché nel
1278 avanti Cristo,il re ittita Hattusil II firmò un trattato di pace con il faraone Ramsete II.
L'epoca della scomparsa di questo popolo inizia quasi contemporaneamente a quella della
distruzione di Troia ed è dovuta agli stessi invasori: gli Achei,i “popoli del mare”. Il
Regno Ittita,dopo le invasioni achee,si suddivise in tanti piccoli stati,che a poco a poco
scomparvero: i Greci e i Romani non avevano già più alcuna notizia di questo antico
popolo.

Le armi degli Ittiti.

Le grandi spedizioni militari ittite furono avvantaggiate anche dal perfetto equipaggiamento
di questo popolo. I carri avevano tutti il pregio della leggerezza e le ruote raggiate e sottili
favorivano la velocità. Le armi usate dagli Ittiti erano lance,frecce,bipenni e lunghe spade
ricurve.

Come vestivano.

L'abito più usato dagli uomini era una tunica lunga fin quasi al ginocchio,con maniche corte,
strette alla vita da una cintura. Nelle regioni più calde era in uso anche il “perizoma”,un
corto gonnellino aderente che lasciava totalmente scoperto il torace e spesso era ornato di
vivaci ricami. Sopra veniva portato un ampio mantello che si poteva drappeggiare in vari
modi attorno alla persona. Le donne vestivano molto semplicemente e non usavano
acconciature elaborate. Indossavano una veste pieghettata,sopra la quale,spesso,portavano
una corta camicia. Anch'esse avevano un mantello ampio di drappeggiare a proprio
piacimento intorno al corpo. Il re,nelle cerimonie sacre,portava uno speciale abito: una
tunica lunga fino alle caviglie,ornata di frange e ricami. In questi casi,il sovrano doveva
subire il fastidio di una barba posticcia e di un copricapo molto aderente e alto,che era il
simbolo della dignità regale ed era lo stesso con cui si raffiguravano gli dei. I capelli,lunghi
e lisci,erano pettinati all'ingiù. Le orecchie,forate,venivano ornate da orecchini. Sicuro
distintivo della dignità regale era il bastone ricurvo,detto “liuto”.

Il loro volto.

Non molto alti di statura e di corporatura piuttosto massiccia,gli Ittiti avevano caratteri
somatici più da Europei che da Asiatici. Erano caratteristici i loro lunghi capelli,piuttosto
chiari e il naso lungo,e diritto.

La scrittura.

Sono stati scoperti 2 tipi di scrittura ittita: geroglifica e cuneiforme (quest'ultima era usata
più di tutto nei rapporti diplomatici). Gli Ittiti scrivevano con pennello e inchiostro su
tavolette di legno,rivestite di lino e spalmate con calce. La lingua ittita è indo-europea;
in essa sono stati riconosciuti 8 dialetti.


I prodotti agricoli.

Le terre degli Ittiti erano fertili: vi crescevano con rigogliosa abbondanza l'orzo (dal quale
gli Ittiti sapevano già produrre la birra),il grano e la vite. Le terre di questo popolo
producevano anche l'olio (ma non è stato accertato se fosse di mandorle,oppure di oliva);
altri prodotti molto diffusi erano i latticini,la frutta e gli ortaggi.

I sigilli.

I sigilli usati dagli Ittiti erano lavorati con cura e con molta eleganza. Ve ne erano di vari
tipi: a rullo (cioè adatti a scorrere sulla creta),cubici,piatti e rotondi.

La religione.

Gli Ittiti erano un popolo sinceramente religioso. Perfino nei documenti di Stato sono state
trovate elencate le divinità,sotto la cui protezione si dovevano porre anche le imprese
dello Stato. Le divinità ittite erano innumerevoli; le più importanti erano la dea del Sole
e il dio delle Tempeste,che avevano sopratutto un carattere guerriero; ad essi si rivolgevano
i soldati prima di iniziare un combattimento. Era molto venerato anche il dio dell'agricoltura,Telipinu,al quale era legata un'antica leggenda: in essa si narrava che questo
dio scompariva periodicamente,per poi ritornare. In questo modo gli Ittiti simboleggiavano
l'alternarsi delle 4 stagioni.

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