Rembrandt. Storia di un giovane pittore.


Rembrandt. Storia di un giovane pittore.

La vita.

Rembrandt era nato a Leida il 15 luglio 1606. A 21 anni,egli era partito per Amsterdam ed
era rimasto 6 mesi presso il pittore Lastman. Ritornato poi a Leida venne ospitato da un
amico e poté finalmente disporre di uno studio tutto suo. Il giovane era felice:lavorava
intensamente senza sentire alcuna stanchezza. Si alzava all'alba e dipingeva,disegnava,
creava le sue magiche figure,che appaiono come investite da una luce che le trasfigura.
I suoi modelli erano il padre,la madre,la sorella;frequentemente si metteva davanti allo
specchio e ritraeva il suo volto. A decine si contano gli autoritratti,dipinti nei più diversi
costumi;con il largo cappello a piume,con il berretto di velluto,con la corazza,la spada e il
casco;anche nell'età più avanzata Rembrandt si ritrasse in varie espressioni e attitudini.
In un ognuno di questi quadri c'è un effetto diverso,raggiunto attraverso contrasti di luci e
ombre. Le parti scure sono trattate con poco colore,tanto che sotto di esse si intravede
talvolta la trama della tela;quelle in luce,invece,hanno spessori di colori molto alti.
Passarono alcuni anni e Rembrandt cominciò a trovare clienti per i suoi quadri. Il grande
pittore era ormai conosciuto. Nel 1632 si recò di nuovo ad Amsterdam,la più importante
città del commercio europeo. Nello stesso anno dipinse uno dei suoi capolavori:”La
lezione di anatomia del dottor Tulp”. Gli affari andavano bene. Il pittore guadagnava circa
500 fiorini per ritratto e 1000 per scene intere,equivalenti a circa 800-1006 euro di oggi,
(150-2000 £). Rembrandt era tutto preso dal suo lavoro e per questo trascurava la sua
persona e anche la sua casa. Una sera,in casa di un pastore protestante incontrò una
graziosissima fanciulla,Saskia. Dopo 1 anno i due giovani si sposarono. Il lavoro aumentava
continuamente;il pittore riceveva commissioni da ogni parte e lavorava intensamente
affiancando all'attività di pittore quella di incisore. Saskia,docile e modesta non si
lamentava mai del marito taciturno,talvolta irascibile e scontroso,ma al contrario lo
seguiva durante il suo lavoro posando come modella. Ella non si opponeva neppure quando
Rembrandt,preso dal grande amore verso le cose belle e antiche,spendeva la maggior
parte del denaro guadagnato per acquistare oggetti d'arte che trovava nelle gallerie e nelle
aste pubbliche. Nel 1639 Rembrandt comprò una casa signorile per 13.000 fiorini,
sborsando una parte del denaro impegnandosi poi a pagare il resto a rate. Quel debito non
poté essere mai pagato completamente ed amareggiò tutta la vita del pittore. Nel 1642,
lo stesso anno in cui Rembrandt dipinse un altro capolavoro:”La ronda di notte”,Saskia
moriva. Quello fu per lui l'inizio di un lungo periodo di sofferenze e umiliazioni.
Il quadro “La ronda di notte” non piacque ai commenti e un altro fu rifiutato:la sua arte si
era ormai troppo elevata e difficilmente era capita. La famosa luce che Rembrandt faceva
giungere dal cielo o da una sorgente luminosa ora diveniva qualcosa di spirituale,veniva
fuori dalle figure stesse. Egli guadagnava ancora molto,ma le spese superavano le entrate:
i creditori cominciavano a reclamare. Infine avvenne il crollo. Nel 1656 i creditori fecero
dichiarare insolvente il pittore e il tribunale ordinò la vendita di ogni suo avere. Tutti gli
oggetti e i quadri che egli amava vennero portati via. Ma Rembrandt poteva dimenticare
tutto questo:bastava che lavorasse,che dipingesse. Viveva con lui Handrickje,una giovane
donna che faceva da madre a Titus,il figlio che Rembrandt aveva avuto da Saskia. Altre
gravi sventure dovevano però colpirlo duramente. Morì la dolce Handrickje dopo avergli
dato una figlia,morì il figlio Titus. Ora il pittore non aveva nessuno che lo aiutasse e lo
consigliasse nel governo della casa. Ma il vecchio non aveva molte esigenze. Si
accontentava di una zuppa di cipolle. Possedeva ancora l'unica ragione della sua vita:i
colori,i pennelli,le sue tele. E sulle tele egli gettava colori luminosi che narravano
meravigliose fiabe. Il lavoro era ancora l'unica sua ricchezza. Quando il 4 ottobre 1669 egli

morì,sul cavalletto era appoggiata l'ultima tela ancora incompiuta. Si può dire che Rembrandt fu veramente il più grande dei pittori olandesi e uno dei sommi di ogni Paese.
 

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