Umbria. La storia.
Umbria. La storia.
Nella
primavera del 295 avanti Cristo,nei pressi di Sentino (un'antica
città delle Marche),
335.000
legionari romani affrontarono un esercito di oltre 50.000 uomini.
Esso era
formato
dalle più agguerrite popolazioni dell'Italia centro meridionale
(Etruschi,Galli,
Umbri
e Sanniti). La battaglia fu lunga e durissima,ma alla fine i Romani
riuscirono a
sconfiggere
pienamente gli avversari. Alcuni storici ci informano che,tra i
guerrieri
dell'esercito
nemico di Roma,quelli che combatterono con maggiore accanimento
furono
gli
Umbri. Si può dire che solo da tale momento si possono avere notizie
precise su
questo
popolo dell'Italia centrale. Gli Umbri abitavano allora un territorio
più ristretto
di
quello corrispondente all'attuale Umbria. Essi si erano stanziati tra
la sponda sinistra
del
Tevere e l'Appennino. In questo territorio fondarono alcune città
(Spoleto,Todi,Assisi,
e
Nocèra),destinate a divenire tra le più importanti della regione
umbra. Sulla sponda
destra
del Tevere si era invece stabilito un altro popolo,quello degli
Etruschi.
Passati
sotto la dominazione dei Romani,gli Umbri divennero ben presto i più
fedeli alleati
di
Roma. Infatti,quando nel 216 avanti Cristo sembrò che Roma stesse
per cedere difronte
ai
Cartaginesi,gli Umbri,a differenza di molte altre popolazioni
dell'Italia,non abbandonarono i Romani. Poiché l'Umbria era
attraversata dalla via Flaminia (una delle
principali
strade di comunicazione),venne acquistando un'importanza sempre
maggiore.
Al
tempo dell'imperatore Augusto essa comprese un territorio molto più
vasto di quello
attuale.
Dell'epoca romana rimangono i resti di numerose
costruzioni,specialmente a
Perugia,Terni,Spoleto,Foligno,Assisi
e Gubbio. A Spoleto si trovano gli avanzi di un
anfiteatro
romano che risale al II secolo dopo Cristo. Esso fu trasformato poi
in fortezza
da
Totila (re dei Goti) nel 545 dopo Cristo. La dominazione romana
nell'Umbria terminò
nel
V secolo dopo Cristo,con l'invasione dei Goti,che erano guidati da
Totila. Grande
valore
strategico assumono,durante le lotte,che hanno per protagonisti
Goti,Bizantini e
Longobardi,le
varie città poste fra Roma e Ravenna. Succeduti ai Goti,i Longobardi
fondarono
il Ducato di Spoleto (anno 570 dopo Cristo),al quale appartenne buona
parte
del
territorio umbro. In questo periodo diventa notevole l'influenza del
Papato che fin
dall'
VIII secolo,per successive donazioni,pone le sue basi nella regione.
Tra la fine del
secolo
XI e il principio del XII si vennero formando in Umbria numerosi
potenti Comuni.
I
principali di essi furono
Perugia,Assisi,Spoleto,Terni,Foligno,Todi,Orvieto,Gubbio e
Città
di Castello. Tra tutti questi comuni,il più importante divenne ben
presto quello di
Perugia.
I Comuni combatterono tra di loro per predominare l'uno sull'altro.
In seguito,
contesi
tra l'Impero e lo Stato della Chiesa i Comuni dell'Umbria preferirono
sottomettersi
spontaneamente
a quest'ultimo. Così,nel 1198,lo Stato della Chiesa poté estendere
il suo
dominio
su tutta l'Umbria. Nello stesso anno,papa Innocenzo III fece
costruire il Duomo di
Spoleto,che
è tutt'ora uno dei più insigni edifici di tutta la regione umbra.
Nel periodo in
cui
i Papi dimorarono ad Avignone (1305-1377),la potenza dello Stato
della Chiesa in
Italia
diminuì enormemente. Di questo stato di cose approfittarono alcune
potenti famiglie
dell'Umbria
per sottrarsi al dominio della Chiesa. In breve tempo,nelle
principali città
dell'Umbria
si andarono costituendo delle potenti Signorie (dei Baglioni a
Perugia,dei
Trinci
a Foligno,dei Atti a Todi,dei Monaldeschi a Orvieto). Da Avignone,i
Papi mandarono
più
volte spedizioni armate per ristabilire il loro potere nell'Umbria,ma
non riuscirono
nel
loro intento. Anzi,nei primi decenni del XV secolo,Braccio da
Montone,il più famoso
dei
condottieri umbri,riuscì a impadronirsi di quasi tutta la regione.
Il suo successo fu però
di
breve durata: nel 1424,egli cadde ucciso in una sanguinosissima
battaglia contro le
forze
papali. Da allora e fino quasi alla metà del Cinquecento,lo Stato
della Chiesa fu in
continua
lotta con le più potenti famiglie dell'Umbria per riuscire a
ristabilire il proprio
potere
sulla regione. Nel 1540,dopo una durissima guerra,papa Paolo III
riuscì a sottomettere tutto il territorio dell'Umbria dello Stato
della Chiesa. Lo stesso Paolo III e i
Pontefici
che gli succedettero fecero erigere delle grandi rocche in varie
città della
regione,per
potersi difendere dagli assalti di eventuali nemici.
Per
quasi 300 anni,e cioè dalla metà del Cinquecento fino ai primi anni
del secolo
scorso,la
storia dell'Umbria non fu caratterizzata da alcun fatto importante.
Durante
tutto
questo periodo,l'intera regione seguì le sorti pacifiche dello Stato
Pontificio.
Un
combattimento importante si ebbe nel 1808,quando l'Umbria fu annessa
all'Impero
Napoleonico
con il nome di “Dipartimento del Trasimeno”. Caduto Napoleone
(anno
1815),la regione passò nuovamente allo Stato della Chiesa. Nei
gloriosi anni del
Risorgimento
italiano (1815-1870),l'Umbria diede un valido contributo per il
raggiungimento
dell'unità di Italia: molti dei suoi abitanti si arruolarono
volontari
nell'esercito
piemontese. Nel 1849,l'Umbria aderì alla Repubblica Romana,ma,alla
caduta
di questa,essa venne occupata dalle truppe austriache. Dopo
l'insurrezione di
Perugia
nel 1859 e i plebisciti dell'anno seguente,la regione venne unita al
resto
d'Italia.
Così,da quell'anno in poi,la storia dell'Umbria fa parte della
storia generale
d'Italia.
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