Uno sguardo su alcune curiosità.
Uno sguardo su alcune curiosità.
Canta proprio come noi!
Già
nel XVII e XVIII secolo,il Ciuffolotto (Pyrrhula pyrrhula) era
un uccello da gabbia tra
i
più richiesti: un talentuoso imitatore a cui molte persone si
dilettavano ad insegnare le
melodie
preferite. Il successo era intuibilmente assicurato: già il canto
naturale di questo
uccello
è straordinariamente melodico e contiene “spezzoni” paragonabili
a motivi
fischiettati
dagli esseri umani. Questi pennuti sarebbero infatti in grado di
modulare le
proprie
melodie allo stesso modo degli uomini. E' quanto mostra uno studio di
alcuni
psicologi
comportamentali dell'Università di Kaiserslautern,in Germania.
Quando i
ciuffolotti
interrompono il loro canto,non lo riprendono semplicemente
dall'inizio. Piuttosto,
suddividono
la melodia in unità fatte da 4 o 12 note e,dopo essere stati
interrotti,ripartono a
cantare
dal punto giusto.
Archie,il primate.
Presso
il fiume Yangtse è stato portato alla luce lo scheletro finora più
antico nella linea
dei
nostri predecessori.
Quando
in quella che oggi è la Cina viveva Archicebus
achilles,circa 55 milioni di
anni fa,
i
dinosauri erano estinti da appena 10 milioni di anni. Immediatamente
dopo la loro fine
ebbe
inizio la rapida ascesa dei mammiferi,tra i quali anche i primati: i
lemuri,i lori,i tarsi e
le
scimmie,uomo compreso. “Archie”,si avvicina più di ogni altro
reperto all'anello
mancante,il
progenitore comune di tutti i primati. Attualmente,sulla base delle
sue
caratteristiche
fisiche,viene ancora considerato un antenato diretto dei
tarsi,piccoli primati
diffusi
nelle isole del sud-est asiatico,ma non c'è niente di certo in
proposito: “Non sarei
particolarmente
sorpreso se Archicebus prossimamente venisse classificato come
predecessore
degli antropoidi,ossia delle scimmie vere e proprie”,dice il suo
scopritore
Cristopher
Beard del Carnegie Museum of Natural History di Pittsburg (Usa). Se
riconosciuto
come antenato diretto delle scimmie,Archie lo sarebbe quindi anche
della
specie
umana. Ma i ricercatori sono molto affascinati anche dal luogo del
ritrovamento:
i
nostri lontani parenti si svilupparono a quanto pare in Asia.
Possibile motivo? Archie
visse
in una fase del pianeta in cui le temperature erano particolarmente
elevate. All'epoca
in
Asia il clima era molto caldo e umido,tanto da favorire l'espansione
delle foreste
tropicali
e dei primati che in esse vivevano. Si suppone che successivamente,40
milioni di
anni
fa,i primati abbiano iniziato a diffondersi nel continente
africano,predisponendolo a
diventare
culla dell'umanità.
Il sangue del re.
Il
sovrano francese Luigi XVI era fisicamente inadatto a governare.
Un'analisi del suo
dna
evidenzia indizi di malattie genetiche.
Nel 1793 fu portato al
patibolo,al pari della sua consorte Maria Antonietta. Alcuni storici
ritengono che Luigi XVI avrebbe
potuto scongiurare la Rivoluzione francese,e pertanto il
proprio tragico destino,se solo
fosse stato dotato di una capacità decisionale molto più
spiccata. Purtroppo,però,il suo
patrimonio genetico era tale da non metterlo in questa
condizione,come ha rivelato un
esame del dna di un campione del suo sangue. Un campione
di sangue del monarca decapitato
si è conservato intatto fino ad oggi: si tratta di una prova
dell'esecuzione assorbita da un
fazzoletto custodito a sua volta all'interno di una zucca a
fiasco. Alcuni ricercatori
diretti da Carles Lauleza-Fox dell'Istituto per la Biologia
Evolutiva dell'Università
Pompeu Fabra di Barcellona hanno estratto il dna dal reperto e
l'hanno confrontato con un
campione ottenuto dal cranio del diretto predecessore di Luigi,
determinando senza ombra di
dubbio l'autenticità della regale “reliquia”. Il gruppo di
ricercatori ha esaminato poi il
dna per cercarvi segni della presenza di malattie genetiche.
Ne è emerso che Luigi aveva una
predisposizione ereditaria all'obesità,al diabete e al
disturbo bipolare. Quest'ultimo
è caratteristico di persone con stati maniaco-depressivi,che
sono esposte a forti sbalzi di
umore e durante le fasi depressive sembrano pressoché prive
di forze. Un handicap fatale per
un sovrano chiamato ad affrontare una fase storica di
grandi rivolgimenti. Finora non
è mai riuscito ottenere così tante informazioni da un
campione di dna tanto esiguo e
mal conservato.
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