Ottone di Bismarck. Storia.
Ottone di Bismarck. Storia.
“IO NON SARÒ
MAI capace di sopportare i superiori”. Questa frase,scritta da
Ottone di
Bismarck poco
più che giovanetto,rivela uno dei tratti più caratteristici del
nobile prussiano.
E'
cinico,coraggioso,e violento. Nella scuola che frequenta durante il
breve servizio militare,
il suo sfrenato
orgoglio lo porta ad inimicarsi colleghi e superiori. La sua acuta
intelligenza gli
permette di
imporre il proprio pensiero,il coraggio e il disprezzo fanno di lui
un avversario
pericoloso,pronto
ad impugnare spada o pistola per misurarsi in duello. Se si aggiunge
che
Bismarck sa
maneggiare con eccezionale bravura queste armi,ed è forte ed
impetuoso,si può
capire come
molti finiscono con il temerlo e odiarlo. Gli stessi Prussiani che
poi servirà nella
sua lunga vita
lo temeranno,avranno paura di lui e,ciononostante,non potranno farne
a meno.
La vita.
Ottone di Bismarck nacque a Schonhausen
il 1° aprile 1815 da una famiglia di antica nobiltà.
Nel 1816 la sua famiglia si trasferì
in Pomerania,a Kniephof,dove aveva ereditato una grandissima
tenuta agricola. Nella grande casa di
campagna Ottone crebbe libero e forte,ma fin dai primi anni
gli mancò una buona educazione,anzi si
può dire che non ebbe nessuna. Il padre,colto ed amante
del quieto vivere,passava il tempo fra
le dilette letture. La madre adorava le feste,lo splendore
della vita di corte,ed era in ogni cosa
l'opposto del marito. Bismarck sentì sempre verso sua madre
una specie di avversione e le
rimproverò da adulto il suo disinteresse nell'educazione dei figli.
Ottone crebbe simile al padre nel
carattere;dalla madre ereditò l'acuta intelligenza e un inquieto
desiderio di potenza che,uniti a una
volontà di ferro,fecero di lui il dominatore incontrastato
della politica europea per quasi
trent'anni. Egli portò la piccola Prussia a dominare su tutti gli
Stati germanici e a trasformarsi nel
grande Impero Tedesco.
Da Parlamentare a Ministro.
La vita di Ottone di Bismarck si
identifica in buona parte con la creazione dell'Impero Germanico.
La sua attività politica iniziò nel
1847 allorché si riunirono a Berlino le 8 Diete (parlamenti) degli
Stati tedeschi per discutere uno
statuto comune. Allora la Germania,come l'Italia,era divisa in
tanti piccoli Stati indipendenti.
Bismarck fece di tutto per partecipare alla Dieta e,infatti,vi
riuscì.
I suoi primi discorsi politici ebbero
lo stesso effetto dei suoi interventi giovanili nelle discussioni
studentesche. Disorientarono e
sorpresero per l'arditezza delle sue dichiarazioni,per l'impeto e la
logica dei suoi argomenti. Ma non tutti
erano capaci di seguire quell'uomo;in più egli non teneva
conto di numerosi interessi di partiti
e di gruppi. Cominciò quindi ad essere combattuto,odiato e
temuto,ma questo stato di cose non
ostacolò la sua carriera politica. Nel 1859 fu nominato
ambasciatore della Prussia in Russia e
nel 1862 divenne ministro degli esteri e presidente del
consiglio dei ministri. Ora poteva
“governare”. E' vero,sopra di lui c'era ancora il re,Guglielmo I,
ma Bismarck sapeva influire su di lui
con consumata astuzia,in modo da fargli prendere quelle
decisioni che riteneva più opportune.
La lotta più difficile per Bismarck era quella che egli
doveva quotidianamente combattere con
ministri,ambasciatori,e con la stessa regina Augusta più
di tutti a lui ostile. Non c'è stato
forse nessun uomo politico che abbia dovuto combattere quanto
Bismarck l'odio,l'incomprensione,e
l'inimicizia dei suoi concittadini per poter far grande il
proprio Paese. Talvolta ebbe scontri
drammatici con lo stesso re,ma tali scontri si risolsero sempre a
vantaggio di Bismarck,che sapeva
essere,nonostante la sua impulsività,abile diplomatico.
Manovrava,infatti,in modo che ognuno
venisse a conoscenza della sua politica,e dei colloqui che
egli aveva con i ministri,e i re
stranieri,solo quello che ognuno era in grado di capire e apprezzare.
La politica di Bismarck.
Dopo aver provocato l'annessione di
alcuni Stati germanici alla Prussia,Bismarck preparò la
guerra contro l'Austria:lo Stato che
voleva contendere alla Prussia la supremazia in Germania.
Mentre la Prussia si alleava
all'Italia,Bismarck riuscì a far rimanere neutrale Napoleone III.
La guerra vittoriosa contro l'Austria
si concluse a Sadowa nel 1866. La Prussia uscì dalla guerra
più potente:estese il suo territorio
ed ebbe una specie di presidenza nella Confederazione del Nord,
unione degli Stati Germanici del
Nord,voluta da Bismarck. Un secondo capolavoro dell'arte
diplomatica e politica di Bismarck si
concluse con la battaglia di Sedan nel 1870,in cui la Francia
venne battuta dall'esercito prussiano.
Dopo questa vittoria tutti gli Stati germanici si riunirono
in un unica confederazione capeggiata
dalla Prussia. Guglielmo I ne divenne imperatore e
Bismarck rimase capo del governo con il
nuovo nome di Cancelliere dell'Impero. Nel marzo 1888
morì,novantenne,l'imperatore Guglielmo
I e a lui succedette il figlio Federico III;dopo pochi mesi
questi morì e salì al trono il figlio
Guglielmo II. Fra i due grandi uomini,l'imperatore e il ministro
(entrambi dotati di temperamento
autoritario),iniziò ben presto un ostilità vivissima,che spinse
il cancelliere a presentare le proprie
dimissioni nel 1890. Il grande statista si ritirò
allora,corrucciato,nei suoi possedimenti di Friedrichsruh,dove visse
solitario sino al giorno della
sua morte,il 30 luglio 1898. Nel suo
ritiro biasimò continuamente per mezzo della stampa l'opera
dei successori. A chi gli rimproverava
la sua ostinata critica egli rispose:”Forse non si
comprenderà che a spingermi alla
critica non è il rancore,la vendetta,e tanto meno il tentativo di
riacquistare il potere,bensì la grave
preoccupazione,che mi toglie il sonno,dell'avvenire dell'impero”.
Quell'impero che da solo egli aveva edificato nel 1870 e che doveva
crollare sotto
l'impulsivo imperatore cui mancarono
consiglieri esperti al pari di Bismarck.
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