I Longobardi. Storia medioevale.




I Longobardi. Storia medioevale.


Perché si chiamavano Longobardi.

Le origini dei Longobardi sono piuttosto misteriose,ma sembra ormai accertato che la loro prima
dimora sia stata la Penisola Scandinava. Dalla Scandinavia essi si trasferirono da prima (I secolo
a. Cristo) lungo il corso inferiore del fiume Elba,finché nel VI secolo d. Cristo,riuscirono a
penetrare nel centro dell'Europa,e precisamente nella parte occidentale della pianura ungherese.
Sembra che anticamente essi si chiamassero Vinili (dalla parola scandinava vinna,che significa
combattere),che significa “guerrieri”,e che soltanto quando si sistemarono nell'attuale Germania
mutassero il loro nome in quello di Longobardi. Poiché in Scandinavia si chiamavano Longobardiz
(guerrieri che attraversano il mare) tutti i soldati di ventura che lasciavano la patria per andare
in cerca di miglior fortuna,si crede che i Vinili presero per sé tale nome quando abbandonarono
per sempre il loro territorio altri credono che i Longobardi venissero così chiamati perché portavano
lunghe barbe (Langbàrtè),oppure perché usavano in guerra una lunga lancia,la quale in lingua
tedesca è detta hallbard (alabarda).

I prediletti di Odìno.

Il dio supremo dei Germani era Odìno,simbolo delle tempeste. Veniva rappresentato in veste di
guerriero,con un elmo d'oro sul capo e la terribile alabarda nella mano. Odìno era sopratutto il
dio dei guerrieri:prendeva parte alla battaglia,dava la vittoria a chi voleva e decideva chi dovesse
perire in combattimento. I Longobardi credevano che i guerrieri morti onorevolmente in battaglia
venissero condotti da Odìno nel Walhalla (il tempio degli uccisi),una specie di paradiso in cui
gli eroi avrebbero goduto di una gloria eterna. Poiché erano convinti di essere il popolo più
bellicoso dei Germani,i Longobardi si consideravano i prediletti di Odìno. Essi facevano credere
che Odìno,per renderli invincibili durante la battaglia,inviasse in loro aiuto dei Cinocefali
(dal greco “ciùon”,cane e “cefalè”,testa,ossia uomini con testa di cane),i quali con il loro aspetto
orribile spargevano il terrore tra le schiere avversarie. I Longobardi abitavano in capanne di legno,
coperte di paglia,dietro le quali vi era un terreno cinto da una siepe o da uno steccato. L'arredamento era costituito da oggetti strettamente necessari:un molino portatile per macinare
il grano,pentole di rame o di terra,corna di bue per contenere l'olio o servir da bicchiere,e pelli
su cui dormire. I più prodi guerrieri appendevano alle pareti delle loro capanne crani di nemici
uccisi con le proprie mani. Nel 568 d. Cristo,guidati dal giovano re Alboino,i Longobardi
abbandonarono la pianura ungherese e si diressero verso l'Italia:forse 250.000 tra uomini,donne e
fanciulli. La parte della nostra penisola che essi occuparono prese il nome di Longobardia,da cui
l'attuale Lombardia.

La conversione al cattolicesimo.

Rozzi e avidi soltanto di saccheggio,i Longobardi non furono in grado di apprezzare la civiltà
romana e si dimostrarono subito nemici accaniti della religione cattolica. Loro primo pensiero fu
quello di saccheggiare le chiese,di uccidere i sacerdoti e di radere al suolo le città. Ma,alla fine
del VI secolo d. Cristo,doveva verificarsi un avvenimento di grande importanza,destinato a
cambiare completamente il modo di vivere dei Longobardi. Nel 591 d. Cristo,la cattolica Teodolinda (vedova di Autari,re dei Longobardi) diveniva moglie del re longobardo Agilulfo.
Questa regina,con l'aiuto del papa Gregorio Magno,si adoperò per molti anni affinché il suo
popolo si convertisse al Cristianesimo. La sua opera fu coronata da un pieno successo:verso la
fine del VII secolo,tutti i Longobardi avevano abbracciato la religione di Cristo. Convertitosi al
cattolicesimo,il popolo longobardo divenne ben presto meno feroce e imparò ad apprezzare i

valori della civiltà romana.

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