Giovanna D'Arco. Storia.
Giovanna D'Arco. Storia.
A capo dell'esercito francese.
Un giorno del 1429,Roberto di
Baudricourt,capitano dell'esercito francese,si vide comparire
dinnanzi una contadinella. “Sono
Giovanna d'Arco di Domrèmy” cominciò a dire la giovinetta
“e ho una cosa straordinaria da
comunicarvi”. Prima ancora che l'ufficiale potesse chiederle
di che cosa si trattasse,la
contadinella aveva ripreso a parlare:”Signor Capitano,Dio mi ha
fatto
udire la Sua voce e mi ha ordinato di
salvare la Francia. Devo parlare subito con il re,vi prego
di accompagnarmi da lui!”. Roberto di
Baudricourt pensò che la giovinetta doveva essere o
un esaltata o una sfacciata mentitrice.
Ma Giovanna d'Arco parlò ancora con tale fervore e con
tanta convinzione che alla fine il
capitano cambiò completamente idea e decise di accompagnarla
dal re. Pochi giorni dopo,la
contadinella di Domrèmy veniva ricevuta alla Corte del re Carlo VII.
“Ecco il re” le dissero alcuni
ministri,indicandole uno dei gentiluomini di Corte. Era un inganno
voluto dallo stesso re per mettere alla
prova la contadinella. “Se è veramente ispirata da Dio” aveva
pensato Carlo VII “saprà
riconoscermi tra i tanti gentiluomini della Corte”. E infatti
Giovanna non
cadde nell'inganno:dopo aver percorso
tutto il grande salone,si fermò davanti al vero Carlo VII:
“In nome di Dio siete voi il re? Se
farete quanto vi dirò,gli Inglesi saranno cacciati e voi sarete
riconosciuto da tutti re di Francia.
Datemi armi e guerrieri,perché così vuole Dio”. Il re rimase
sbalordito:convinto che Giovanna avesse
parlato in nome di Dio,decise di affidarle niente meno
che il comando dell'esercito.
La liberazione di Orlèans.
Il grosso dell'esercito inglese era
schierato presso Orlèans. La città,assediata da oltre 6 mesi,aveva
resistito accanitamente,ma ormai
sembrava prossima alla resa. Gli Inglesi avevano ammassato in
quella zona una tale quantità di
truppe,da far ritenere inutile ogni resistenza. Così,quando Giovanna
d'Arco consigliò di affrontare il
nemico proprio presso Orlèans,gli ufficiali francesi ritennero
quella
decisione una vera e propria pazzia. Ma
la giovinetta fu irremovibile e i soldati,pieni di entusiasmo,
decisero di seguirla. L'offensiva ebbe
inizio il 6 maggio del 1429:Giovanna d'Arco,rivestiva di una
lucente armatura,guidò i soldati
all'assalto. La battaglia si fece subito tremenda:per 3 giorni i due
eserciti avversari lottarono
strenuamente sotto le mura di Orlèans. Poi,finalmente,i Francesi
riuscirono ad aprirsi una breccia nello schieramento nemico. Allora
il popolo di Orlèans,che
seguiva con trepidazione la
battaglia,si lanciò anch'esso all'assalto. Presi tra due fuochi,gli
Inglesi
furono costretti a ritirarsi. Orlèans
era dunque liberata. Dato l'enorme numero di soldati che
l'accerchiava,la sua liberazione venne
considerata un miracolo. A Orlèans,i festeggiamenti per
questo avvenimento durarono molti
giorni. In tanto Giovanna non aveva dato tregua al nemico:lo
inseguì fino a Reims e riuscì a
liberare anche questa città. Una buona parte della missione di
Giovanna era compiuta. Infatti,il 17
luglio del 1429,Carlo VII veniva riconosciuto legittimo re di
Francia e consacrato nella cattedrale
di Reims.
La condanna a morte.
Giovanna d'Arco sapeva però che il
regno di Carlo VII non avrebbe potuto considerarsi sicuro
se non quando gli Inglesi fossero stati
cacciati dalla Francia. Allora,tra il più grande entusiasmo,
fu ripresa la lotta. Ma il 24 maggio
1430 a Compiégne (presso Parigi),Giovanna d'Arco cadde
prigioniera. Era quanto di meglio
desiderassero gli Inglesi:avevano finalmente in loro potere
quella giovinetta che era stata la
causa delle loro sconfitte. Consegnata ad un tribunale di
ecclesiastici,ella fu sottoposta a un
lungo processo. I giudici la considerarono un impostora,
un indemoniata,una strega,un eretica.
Le gravissime accuse non scomposero affatto Giovanna.
La sua risposta fu sempre una
sola:”Tutto ciò che ho fatto,l'ho fatto per ordine di Dio!”.
Ma che potevano valere le parole della
giovinetta difronte a giudici volutamente ostili?
E infatti la loro condanna fu
tremenda:essi decisero di mandarla a morte. Il mattino del 30
maggio 1431,Giovanna d'Arco viene
condotta sulla Piazza del Mercato di Rouen. Nel mezzo
della piazza è preparato un rogo su
cui è issato un lungo palo. Un rullo di tamburo da il segnale.
Da sola,serena,con gli occhi rivolti al
cielo,Giovanna sale i gradini che portano alla sommità del
rogo. Mentre un soldato la lega con una
catena di ferro al palo,Giovanna ripete ancora a voce alta
le parole che aveva detto tante volte
durante il processo:”Tutto quanto ho fatto,l'ho fatto per
ordine di Dio!”. Ancora pochi
istanti,poi le fiamme avvolgono il corpo della giovinetta.
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