Qual'è il senso dei nomi delle arti marziali? Sport.


Qual'è il senso dei nomi delle arti marziali? Sport.

Tanto per cominciare, il termine “marziale” deriva da Marte, dio romano della guerra, e prese piede negli anni Sessanta, quando molte discipline di combattimento orientali furono importate in Occidente. Per ognuna di queste (o quasi) è possibile risalire, dal nome, ai principi filosofici o culturali che le ispirano.
Molte contengono il termine Do, che in giapponese significa “arte”, “disciplina” o “strada da seguire”. Si ritrova nel nome di molte tecniche nipponiche come il Judo (che sta per “via della cedevolezza” ), il Kendo (che significa “via della spada”) e l'Aikido (“via per l'armonia con l'universo”). L'espressione è presente anche nel nome completo del Karate (Karate-do) il cui significato è “via della mano vuota” e nella disciplina coreana del Tae-kwon-do, ovvero “arte di tirare calci e pugni”. Ci sono poi le altre tecniche giapponesi, Ju-Jitsu e Sumo, che significano rispettivamente “tecnica della flessibilità” e “strattonarsi”. Il cinese Wushu-Kung-fu, invece, vuol dire “maestria nell'arte della guerra”. Tra le tecniche “occidentali”, la più nota è la brasiliana Capoeira, la cui etimologia è invece misteriosa.
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