Il Burren. Irlanda.




Il Burren. Irlanda.

Il Burren, regione selvaggia nella contea di Clare, fa pensare a un gigantesco giardino roccioso. È una delle zone d'Irlanda più importanti dal punto di vista geologico. L'erosione delle colline e delle piane calcaree è stata accentuata dagli abitanti di epoca precristiana, che vi facevano pascolare capre e pecore; la natura ha ovviato a questo disastro ecologico rivestendo le fessure rocciose di piante rare che a partire da maggio fioriscono rigogliose. Il Burren offre le une accanto alle altre specie artiche e mediterranee, fiori di sottobosco che spuntano nei prati a cielo aperto e varietà alpine che crescono in riva all'oceano.

Le Torbiere.

Per un settimo l'Irlanda non è dominata dal verde dei prati, ma dal colore scuro della torba. Le precipitazioni abbondanti, il suolo povero e poco drenato e il clima fresco sono le tre condizioni principali che hanno permesso lo sviluppo di due tipi di torbiere: quelle topografiche, situate nei bassi terreni paludosi al centro del paese, e quelle climatiche, presenti sui fianchi delle montagne e sui suoli acidi specialmente nelle regioni occidentali. Queste ultime si sviluppano su altipiani o deboli pendii (blanket bogs) oppure nelle pianure centrali dove formano caratteristici rigonfiamenti del terreno (raised bogs).

La flora e la fauna delle torbiere.

L'acidità della torba, la mancanza di sostanze nutritive, un sottosuolo impregnato d'acqua e privo d'aria e una superficie arida d'estate rendono le torbiere assai inospitali per la maggior parte delle piante: eppure, sono numerose le specie che si adattano a queste condizioni estreme. Ciuffi d'erba, carici, giunchi e perfino piante carnivore si confondono sulle colline occidentali ricoperte di uno spesso tappo di sfagni. Tra gli uccelli, poco numerosi su questi terreni, alcuni possiedono un piumaggio particolare che permette loro di passare inosservati quando nidificano al suolo.

Lo sfruttamento della torba.

Per secoli gli irlandesi hanno considerato le torbiere nient'altro che distese selvagge e umide adatte solo per il pascolo. Lo sfruttamento della torba, prima artigianale, poi meccanizzato a partire dal 1930 circa, fornisce non solo lettiere per il bestiame, ma anche un concime organico utilizzato in agricoltura e soprattutto un combustibile poco costoso. Dal 1946 l'estrazione meccanizzata ha consentito il drenaggio di terreni un tempo incolti. Mentre il numero di torbiere è apparentemente invariato, gli ecosistemi preservati sono sempre più rari.
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