Presentiamo l'Orso Bianco.



L'Orso Bianco. Zoologia.

Presentiamo l'Orso Bianco.

L'orso bianco (Thalassarctos maritimus) è, dopo il confratello Kodiak,
che vive nell'Alaska, il più grande carnivoro vivente. Infatti può arrivare
alla lunghezza di 2,70 m, a un'altezza di quasi un metro e quaranta, e ad un
peso di otto quintali. Se pensiamo che la tigre raggiunge raramente i 300 kg
e il leone i 250 kg, possiamo ben renderci conto della mole enorme di questo
bestione! A parte il peso, che è da primatista, l'orso bianco si differenzia in
molte cose dagli altri componenti della famiglia: innanzi tutto, naturalmente,
per il colore, che è candidissimo nell'orso giovane e tende al giallognolo
nell'adulto. Poi nella forma del muso, che è piuttosto tozzo, mentre negli altri
orsi è appuntito come quello di un cane lupo. Infine, il collo dell'orso bianco
è più lungo, mentre le zampe sono più corte degli altri orsi.

Dove vive.

L'orso bianco vive praticamente in tutta la regione artica, quindi, sui ghiacci
del Polo Nord, sulle isole polari (Svalbard, Nuova Zemlja), nelle estreme zone
settentrionali dell'Europa, dell'Asia (Siberia settentrionale), dell'America (Terra
di Baffin, Baia di Hudson) e in Groenlandia. L'orso bianco vive quindi all'incirca
entro la zona del Circolo Polare Artico (66 3” di latitudine Nord); solo in casi
rarissimi sono stati segnalati orsi bianchi al di sotto del cinquantesimo grado di
latitudine (la latitudine della Siberia e del Canada centrali).
L'orso bianco vive solo in quelle zone in cui, durante l'inverno, il mare è coperto
da uno spessissimo strato di ghiaccio: si può dire anzi che esso preferisca i ghiacci
alla terraferma. Al Polo Sud l'orso bianco non vive: probabilmente per una misteriosa
legge di natura, esso comparve solo nella calotta settentrionale della Terra e da allora,
naturalmente, la sua razza non si è potuta spingere fino a quella meridionale, che si
trova a 20 000 chilometri di distanza, attraverso l'Equatore.

Come si ciba.

L'orso bianco, essendo un carnivoro, dà la caccia ai pesci, ai piccoli cetacei, alle
foche e alle lontre. Ma le foche nuotano velocemente; perciò egli preferisce tendere
loro un'insidia sui ghiacci. Durante il periodo freddo, le foche, per recarsi periodicamente
a caccia nell'acqua, mantengono aperto un buco nello spessore del banco di ghiaccio.
Quando l'orso bianco scopre uno di questi buchi, capisce che là sotto si nasconde la
vittima. Il bestione quindi si apposta sull'orlo della buca, badando a che dall'acqua non
lo si possa vedere, e attende. Egli sa che prima o poi la foca dovrà emergere con la testa
per respirare. A un tratto, un lieve ribollire dell'acqua, e la testa nera e lucida della foca
emerge; il movimento della zampa dell'orso è così fulmineo che non si riesce a percepirlo.
Gli unghioni artigliano saldamente il corpo della vittima,lo trascinano fuori dall'acqua
senza sforzo e lo gettano sul ghiaccio: e una foca pesa alcuni quintali!
Non sempre però le foche sono così... gentili da farsi scoprire e acchiappare; in questo
caso si vede l'orso affamato che cammina o trotterella goffamente sulle spiagge alla
ricerca di crostacei, molluschi, carcasse di cetacei arenati, avanzi d'ogni genere.
In mancanza d'altro, mangia persino alghe, licheni, muschi, la fame quindi lo fa divenire
erbivoro.

È intelligente? È Feroce?

Dagli ingegnosi sistemi di caccia che abbiamo descritto, è facile comprendere
che l'orso è un animale molto intelligente e astuto. La sua intelligenza però è
accompagnata da un carattere piuttosto mutevole e infido. Può accadere che per
anni l'orso si dimostri bonaccione, tranquillo, obbediente; e che poi, improvvisamente,
senza motivo, aggredisca chi gli sta vicino. Per quello che si sa finora, l'orso bianco
non può essere definito feroce: attacca molto raramente l'uomo e di solito preferisce
fuggire piuttosto che affrontare la lotta. Però se è irritato, stuzzicato o, peggio ancora,
ferito, allora diventa tremendo e assale come una furia.

La sua vita.

Non si sa con esattezza se l'orso bianco d'inverno cada in letargo, come gli altri orsi.
Si sa di sicuro che gli Eschimesi gli danno la caccia sia in inverno che in estate; è
molto probabile quindi che il suo letargo invernale, se lo compie, sia breve e poco
profondo. Alla fine di novembre o ai primi di dicembre, mamma orsa si rifugia in
qualche nascondiglio, magari tra blocchi di ghiaccio o in una nicchia scavata nella neve;
là nascono uno o due (raramente tre) piccoli orsi, il cui peso è di circa 1 chilogrammo.
Nella nicchia intiepidita dal calore del corpo materno, i piccoli crescono lentamente,
tanto che al termine dell'inverno non sono più grandi di un cane barbone e hanno
bisogno di tutta la protezione della madre: l'orsa del resto è amorosissima. Verso gli
8-9 mesi gli orsacchiotti già possono vivere indipendenti.



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