Il risultato dell'Italia sugli obbiettivi di Kyoto.
Il risultato dell'Italia sugli obbiettivi di Kyoto.
Il protocollo di Kyoto, che scade nel
2012, richiedeva di ridurre le emissioni dei paesi industrializzati
del 5 per cento rispetto al 1990, ma il bilancio finale non è roseo:
solo l'Unione Europea dovrebbe raggiungere il target del meno 8 per
cento, mentre a livello mondiale le emissioni sono aumentate del 49
per cento. E l'Italia? Ha centrato il suo obbiettivo del meno 6,5
per cento, per cui le nostre emissioni, fra il 2008 e il 2012,
sarebbero dovute restare sotto i 485 milioni di tonnellate all'anno?
Nel 2008 eravamo ancora a 542, poi a farle scendere sono arrivati
crisi economica e rinnovabili. Senza i nuovi impianti eolici e
solari, ha calcolato il Kyoto Club, l'Italia avrebbe emesso oltre 500
milioni di tonnellate di CO/2 anche nel 2009, 2010 e 2011, e per
questo avrebbe dovuto acquistare “crediti verdi” presso paesi
virtuosi per 1,5 miliardi di euro. Invece, grazie alle rinnovabili,
nel 2009 e 2010 abbiamo superato solo di poco il target di Kyoto e,
da dati preliminari, sembra che nel 2011 siamo scesi sotto i 485
milioni di tonnellate di CO/2. Secondo il Kyoto Club, le rinnovabili
eviteranno all'Italia 800 milioni di euro di spesa, e altri 400
verranno evitati conteggiando nel bilancio finale della CO/2 anche
l'aumento di estensione delle foreste dal 1990 a oggi. In totale,
l'Italia se la dovrebbe cavare con meno di 300 milioni di euro in
acquisto di crediti.
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