L'influenza. Medicina.
L'influenza. Medicina.
Che cosa è.
L'influenza (che è chiamata anche <<
grippe >>, dal vocabolo francese)
è una malattia infettiva molto
contagiosa, che si manifesta in forme epidemiche.
Causa (agente) che la provoca.
L'influenza è una << infezione
da virus >>, cioè essa è causata da un virus: più
esattamente, da due virus. Fin dopo la
prima guerra mondiale si pensava che essa
fosse causata da un bacillo, chiamato
<< bacillo di Pfeiffer >> dal nome del medico
tedesco (assistente di Roberto Koch)
che nel 1891 trovò il bacillo sempre presente
nel sangue dei malati di influenza. Ma
nel 1933 gli studiosi anglo-americani Smith
Andrewes e Laidlaw riuscirono ad
accertare che l'agente dell'influenza umana è un
<< virus >>. Studi
compiuti negli anni successivi permisero di scoprire che l'influenza
è provocata da due specie di virus,
chiamate A e B. I due virus, lunghi circa 0,1 micron
(un decimillesimo di millimetro), visti
al microscopio elettronico appaiono di forma
filamentosa, ovale o rotondeggiante
secondo i diversi stadi di virulenza.
Tipi di influenza.
Ognuno dei due virus provoca un diverso
tipo di influenza: l'influenza di tipo A è
la più violenta e pericolosa, con
febbre che dura quattro-cinque giorni, e si manifesta
anche in grandi epidemie; l'influenza
di tipo B è meno nociva e contagiosa, con
febbre che dura in media due giorni.
Quasi sempre la normale influenza di cui noi
ci ammaliamo in inverno è dovuta alla
specie B. È da notare che nessuno dei due
tipi di influenza dà l'immunità.
Come ci si contagia.
L'influenza è estremamente contagiosa.
La trasmissione da individuo a individuo
avviene per mezzo delle goccioline di
saliva e di secreto nasale, le quali contengono
i virus. La porta di entrata è una
sola: le vie respiratorie. I virus hanno una fortissima
predilezione per le cellule che
tappezzano i nostri canali respiratori, probabilmente
perché in queste cellule esistono
sostanze con cui essi hanno un'affinità chimica e
fisica. I virus perciò vengono
fermati dalle cellule e si fissano sopra di esse; non
sempre però scatenano l'infezione:
spesso rimangono a lungo inattivi e la persona
che li ospita diviene così, senza
saperlo, un <<portatore di virus mascherato >>.
Quando per diverse cause i virus si
riattivano ed acquistano tutta la loro virulenza,
allora emettono le tossine e noi.. ci
accorgiamo di avere l'influenza.
I sintomi dell'influenza.
Le condizioni più favorevoli perché
si manifesti l'influenza sono il freddo, la pioggia,
l'umidità. Infatti, la maggior parte
delle affezioni influenzali comincia con un
raffreddore; seguono la febbre
(talvolta molto alta), brividi, dolori di testa e muscolari
(il senso di << ossa rotte >>
) e tosse. Naturalmente, questo << quadro clinico >>
(così i medici chiamano l'insieme
delle manifestazioni) è variabile; nelle forme più
lievi l'influenza si limita a una
leggera febbre con un senso di spossatezza e dopo due
giorni generalmente si risolve. Vi
sono però anche forme molto gravi, con sintomi
allarmanti, come vomito, febbre oltre i
40 gradi, delirio, convulsioni; esse possono
anche essere mortali. Queste forme
gravi portano spesso a delle complicazioni come
polmoniti, ascessi polmonari, pleuriti,
otiti e miocarditi (cioè infiammazione al
miocardio, che è il muscolo cardiaco).
Come si previene e come si cura.
Poiché l'influenza è molto
contagiosa, la prima prevenzione consiste nel rimanere
lontani dal malato. Durante
un'epidemia influenzale occorre anche particolare cura
alla pulizia del corpo, all'igiene
della bocca e dei denti. In inverno occorre ripararsi
dal freddo, senza esagerare, e nelle
abitazioni è bene che ci sia un misurato e non
eccessivo riscaldamento. Esiste anche
un vaccino anti-influenzale, ottenuto con
colture di virus uccisi o resi poco
tossici; però il vaccino è sempre strettamente
specifico, cioè per un'influenza del
tipo A dovremo soltanto usare vaccino preparato
con virus A, perché quello B non
servirebbe a nulla. Inoltre, i virus variano un poco
le loro caratteristiche da un'epidemia
all'altra, quindi un vaccino preparato nelle annate
precedenti rischia di risultare
inefficace; inoltre l'immunità che danno, non è sicura.
Fortunatamente, quasi sempre
l'influenza si presenta in forma lieve e di breve durata;
perciò si preferisce combattere la
malattia con i più comuni medicamenti anti-influenzali
(i mille tipi di compresse e supposte a
base di acido salicilico,chinino ecc..).
Il medico e il paziente dispongono,
fortunatamente, di ottime armi contro i batteri che
giungono talvolta al seguito
dell'influenza: queste armi sono i sulfamidici e gli antibiotici.
Tali prodotti vengono usati
abbondantemente durante le epidemie influenzali e impediscono
che esse divengano vere catastrofi, con
milioni di morti, come avveniva nei tempi passati.
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