I delfini. Biologia marina.
I delfini. Biologia marina.
Dove vivono.
La famiglia dei Delfini (alla quale ha
dato il suo nome il delfino, che fin dall'antichità
ne è il componente più noto) <<
abita >> tutti i mari della Terra, da quelli freddi delle
regioni artiche e antartiche a quelli
tropicali; è presente anche nelle acque dolci.
I delfini sono animali gregari per
eccellenza e vivono in gruppi che possono essere
composti da una decina di individui
fino a un massimo di cento e più.
Di norma non si avvicinano alle coste,
preferiscono invece gli alti fondali dove hanno
più possibilità di incontrare branchi
di pesci, dei quali fanno strage. Quando incontrano
un grande branco di aringhe o di
sardine, usano un curioso sistema di caccia: si limitano
a nuotare a bocca aperta in mezzo al
fittissimo stuolo delle prede. Data la loro elevatissima
velocità (circa 80 km l'ora!) le
vittime non fanno in tempo a... scansarsi, e con poca fatica
il pasto è assicurato. Per avere
un'idea dell'enorme quantità di cibo di cui questi Cetacei
si nutrono basta pensare che nello
stomaco di un delfino furono trovati i resti di circa
ottomila piccoli pesci.
Come sono fatti.
I delfini sono lunghi da un metro e
mezzo ai quattro metri e 80 centimetri; hanno un
corpo robusto e affusolato, che gli fa
assomigliare a tanti siluri. Possiedono la pinna
dorsale fatta a forma di falce, e
grosse piume natatorie pettorali; la coda (che, come tutti
i Cetacei, è disposta orizzontalmente)
è abbastanza grande. La testa è piccola rispetto
al corpo, e finisce con una specie di
<< becco >> più o meno appuntito: vicino all'attacco
della bocca (di dimensioni modeste) si
trovano gli occhi abbastanza grandi, rotondi, con
pupille a forma di cuore. Due piccoli
fori vicino agli occhi sono tutto ciò che i delfini
possiedono come apertura all'esterno
dell'orecchio. Al centro della testa, poi, si apre lo
sfiatatoio. I delfini, nonostante
trascorrono la loro esistenza nell'acqua, sono mammiferi:
hanno perciò tutte le caratteristiche
di questa classe. Mettono al mondo i propri figli già
vivi, e li allattano per un lungo
periodo di tempo (circa un anno), anche quando ormai
sono già in gradi di badare a se
stessi. Hanno sangue caldo, respirano per mezzo di polmoni
(sviluppatissimi), non possono vivere
se non emergono periodicamente (almeno ogni mezz'ora)
dall'acqua a far provvista di aria. I
delfini hanno una forte dentatura, costituita da circa
80 denti per mascella. Tuttavia non
masticano: come tutti i Cetacei, hanno i muscoli della
masticazione quasi atrofizzati. Alla
frantumazione del cibo provvedono le robuste pareti di
una delle numerose cavità nelle quali
è diviso il loro stomaco.
I pazzerelloni del mare.
La gente di mare chiama << scuole
>> i branchi di delfini, che spessissimo le navi incontrano
nella loro rotta. In effetti, quando
tutti insieme seguono una nave compiendo ogni sorta di
evoluzioni, sembrano proprio una
scolaresca nelle ore di libertà, o anche i componenti di una
squadra ginnica che si esibiscono in un
<< saggio >>.
Le loro piroette sono straordinarie.
Sembra che facciano di tutto per farsi ammirare: inseguono
la nave per un lungo tratto, poi
improvvisamente si fermano, per ricominciare l'inseguimento
con grande svantaggio e raggiungere la
nave nello spazio di pochi minuti; oppure sopravanzano
la nave di qualche chilometro poi,
velocissimi, tornano indietro come un cane che corre
incontro al padrone. Quando hanno
bisogno di respirare, questi simpatici giocolieri mettono
il muso fuori dall'acqua e soffiano
rumorosamente dal loro unico sfiatatoio; poi subito si
rituffano, allegri e instancabili.
Quando vengono fuori dall'acqua, con balzi di vari metri,
sembra che i loro occhietti brillanti
ammicchino verso il << pubblico >>.
Pochi sono gli animali che possono
vantare doti di bravura e simpatia come il delfino:
per questo si è tentato spesso di
ammaestrarlo. Soprattutto in California, esistono degli
acquari speciali di grandi dimensioni e
posti all'aperto nei quali dei delfini battezzati con
nomi familiari hanno un quotidiano
appuntamento con grandi e piccini.
Si tratta per lo più di delfini del
genere Tursiops. La specie più conosciuta è Tursiops truncatus
che può raggiungere la lunghezza di
quattro metri. Questi delfini si differenziano dagli altri
Delfinidi per la forma del <<
becco >>, un po' rigonfio all'estremità.
Nonostante le simpatie che suscita, (e
fino dall'antichità: basta pensare alla leggenda greca
di Arione salvato dai delfini), il
delfino viene cacciato senza misericordia.
Spesso branchi interi di questi animali
sono decimati dai pescatori. Il gusto delle sue carni
rosse, purtroppo, fa dimenticare
all'uomo le leggende che lo dipingono come un animale
dagli affetti quasi umani.
Classificazione.
Generi e specie: Delphinus
delphis,
Tursiops
trucatus ecc.
famiglia:
Delfinidi
sottordine:
Odontoceti
ordine:
Cetacei
classe:
Mammiferi
sottotipo:
Vertebrati
tipo:
Cordati
sottoregno: Metazoi
regno: Animale
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