Come si formano le montagne. Geologia.
Come si formano le montagne. Geologia.
Immaginiamo che un operatore
cinematografico abbia potuto filmare per alcune
migliaia di milioni di anni
(operatore e film evidentemente immaginari) la superficie
terrestre con un fotogramma ogni
dieci anni od ogni secolo. Assistendo alla proiezione
di un tale fantastico film vedremmo
sorgere le montagne, crescere fino ad assumere
altezze che l'occhio umano non ha
mai visto, essere assalite dagli agenti esterni erosivi,
ridursi, spianarsi fino a
scomparire. E poi ancora, di nuovo … il formarsi di pianure,
il sollevarsi dei monti,
l'accendersi dei vulcani.
La vita della superficie terrestre.
Quel che il nostro immaginario
operatore avrebbe filmato, consentendoci così di assistere
alla proiezione di uno straordinario e
fantastico film, non è altro che lo svolgimento normale
della superficie terrestre, soltanto
che noi si vive troppo poco per potercene accorgere.
I mutamenti avvengono in continuazione,
anche mentre state leggendo questo articolo, ma
avvengono molto lentamente, così
insensibilmente che ci vogliono secoli, anzi migliaia di
secoli per poterne vedere gli effetti.
È un'idea nuova e affascinante: tutto quello che vediamo
della superficie terrestre, le pianure,
le colline, i monti, sono tutt'altro che immobili, anzi sono
in continua e perpetua evoluzione: è
la << vita >> della superficie terrestre!
La nascita delle montagne.
Se la superficie terrestre <<
vive >>, allora ci possiamo chiedere come nasce e, in
particolare,
come nascono le montagne, che della
superficie terrestre formano gli oggetti più vistosi.
Parrebbe semplice rispondere ad una
simile domanda, ma dobbiamo tener conto del fattore
tempo: se la vita (o meglio il <<
ciclo >>) delle rocce dura alcune centinaia di milioni di anni,
anche la nascita delle montagne durerà
parecchio e purtroppo nessuno ha vissuto abbastanza
per potercelo raccontare; quindi tutto
quello che sappiamo al riguardo sono delle ipotesi.
La più fondata ci dice che le montagne
nascono dagli equilibri termici esistenti nel Sial.
Isostasia e Geosinclinali.
Lo strato più
superficiale del nostro pianeta, è dato dal Sial (costituito
da silicati in prevalenza
di
alluminio) che, in un certo senso, galleggia sul Sima
(costituito da silicati di
magnesio e,
quindi,
più pesante), che sta in basso ed ha una temperatura più elevata e
dal Sima fluido cioè
il
Magma. Ora, in
vicinanza degli oceani, là dove finiscono le masse continentali,
l'equilibrio
isostatico (isostasia) fra Sial e Sima viene ad essere turbato dagli
squilibri termici.
Ricorderete, infatti, che diverso è il comportamento delle terre e
delle acque al calore.
La grande differenza di temperatura crea dei moti convettivi nel Sima
(di circa 10 cm l'anno
dicono gli scienziati). Questi moti formano le <<
geosinclinali >>.
Subsidenza, geosinclinali e montagne.
Ma cosa sono in
pratica le << geosinclinali >>? Potremmo dire che sono
delle gigantesche,
enormi pieghe di
rocce, con la concavità rivolta verso l'alto. Ma come fanno a
spuntare dal
Sima le
geosinclinali, cioè le future montagne? In prossimità degli
oceani, in genere, si
formano queste
grandi aree concave o geosinclinali, dove si accumula del materiale
trasportato
dai fiumi, dai
ghiacciai, dal vento.
Questi materiali si
abbassano (<<subsidenza >>), poi, per le leggi
dell'isostasia si innalzano
( <<
orogenesi = nascita dei monti). La subsidenza del materiale
sedimentario accumulatosi
è provocata dal
risucchio dei moti convettivi; l'orogenesi è causata dalla spinta
isostatica.
Le montagne che vengono dal mare.
In prossimità dei
bordi continentali, le geosinclinali colme di materiale sedimentario
si
innalzano
tramutandosi in << anticlinali >> (pieghe con la
concavità rivolta verso l'alto),
cioè nelle vere e
proprie montagne. Gli studiosi pensano che occorrano circa 200
milioni
di anni perché da
una geosinclinale in subsidenza si formi un'anticlinale, cioè una
catena
montuosa. Le
montagne si innalzano quindi dal mare, mentre al loro bordo esterno
ricominciano a
formarsi le condizioni per un nuovo ciclo.
Dei neonati molto maltrattati.
L'orogenesi ha
appena fatto nascere i monti che i nostri << neonati ><,
invece di essere
curati, sono
assaliti, maltrattati, strapazzati e fatti a pezzi dagli agenti
esogeni.
Pioggia, grandine,
vento, acque << selvagge >>, ghiacciai, ma soprattutto
l'azione del
gelo e disgelo si
accaniscono infatti contro le montagne e le riducono, letteralmente,
a
pezzi.
Naturalmente si parla anche in questo caso di centinaia di milioni di
anni.
Ma le montagne sono
destinate a scomparire, granello a granello, briciola a briciola,
vengono erose, il
materiale eroso viene trasportato via ed accumulato in qualche grande
geosinclinale.
Qui, nel corso di altre centinaia di milioni di anni, si verificano,
insensibilmente,
le stesse
condizioni di subsidenza, ed il ciclo ricomincia, daccapo, senza
sosta, ininterrottamente.
Le montagne si deformano.
A sentire come
nascono le montagne ci si potrebbe meravigliare; si parla infatti di
<< pieghe >>
(sinclinali ed
anticlinali). Ma, come fanno le rocce a piegarsi? È molto più
facile, piuttosto,
che si spezzino.
Anche in questo caso, come a proposito della presunta immobilità
delle
montagne, è la
nostra esperienza quotidiana a portarci fuori strada; infatti noi non
riusciamo
certo a piegare le
rocce senza spezzarle. Dobbiamo però tener presente due fatti: in
primo
luogo si tratta non
di pezzetti di rocce (quali quelli che riusciamo a prendere in mano e
sui
quali ci siamo
fatte le nostre idee in proposito), ma di immense porzioni di
terreno: pensate
alle Alpi, agli
Appennini o addirittura alle Ande e all'Himalaia. In secondo luogo
il tentativo
di <<
piegamento >> non viene effettuato in frazioni di tempo
limitate (quali sono quelle
umane) ma in
periodi per noi inconcepibili: abbiamo parlato infatti di milioni di
anni.
E per tutto questo
tempo lo sforzo di sollevamento (o di piegamento) avviene
insensibilmente
e progressivamente,
senza scosse, urti o sforzi violenti.
Commenti
Posta un commento
Ciao a tutti voi, sono a chiedervi se avete preferenze per Post di vostro interesse
in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.