Euclide. Matematico.
Euclide. Matematico.
Il fiume Nilo è responsabile della
nascita della geometria. Potrebbe sembrare
una frase senza senso, ma basta
ascoltare il grande storico Erodoto (V secolo
avanti Cristo) per convincersi che
le cose stanno proprio così. Egli ci narra che
durante il regno del faraone
Sesostri (circa 1300 avanti Cristo), in seguito a una
colossale inondazione del Nilo, gli
Egizi si trovarono nella necessità di suddividersi
in parti uguali la superficie del
suolo rimasta libera dalle acque.
Era indubbiamente un problema di
geometria. E poiché Erodoto riferisce che ciascuno
ebbe un appezzamento di terreno
rettangolare di uguale superficie, si deve credere che
gli Egizi seppero risolvere in modo
eccellente quel problema geometrico.
Poiché risulta che fino a
quell'epoca nessun altro popolo avesse cognizioni di geometria,
gli Egizi sono da considerare i
creatori di questa scienza. Il merito però di aver fatto
progredire enormemente la geometria
spetta agli antichi Greci. Il più geniale studioso
di questa scienza fu il greco
Euclide, vissuto nel IV secolo avanti Cristo.
La vita.
Sulla vita di questo grande genio
matematico non si sa quasi nulla. Le uniche notizie
che lo riguardano ci sono pervenute dal
matematico greco Pappo, vissuto nel III secolo
dopo Cristo. Stando a quanto ci
riferisce questo studioso, Euclide avrebbe trascorso
buona parte della sua vita ad
Alessandria d'Egitto.
In questa città egli fondò una scuola
di matematica, che per molti secoli fu una delle
più celebri del mondo. Un giorno, il
faraone Tolomeo I si recò alla scuola di Euclide
per capire in che cosa consistessero i
tanti famosi principi di geometria del grande
matematico greco. Poiché a un certo
momento il faraone non riuscì più a seguire la
spiegazione, pregò Euclide di esporgli
la materia in modo più chiaro e più semplice.
Si dice che Euclide abbia dato questa
risposta: << Sono spiacente, ma per tale materia
non vi può essere una maniera
particolare per i re! >>. Sempre dal matematico Pappo
apprendiamo che Euclide non cercò mai
di ottenere un guadagno né dai suoi studi, né
dal suo insegnamento. Ai suoi allievi
insegnava che il vero studioso non deve tendere
a nessuna ricompensa materiale. Un
giorno, sentendo dire da un suo allievo che studiava
malvolentieri la geometria perché non
gli avrebbe procurato alcun guadagno.
Euclide pregò uno schiavo di dargli
alcune monete. Poi fece intendere all'allievo che
aveva sbagliato scuola. Sappiamo
ancora che egli fu uomo di straordinaria modestia:
degli << Elementi >>, la
sua opera più geniale, voleva dire che era una semplice raccolta
delle nozioni geometriche già note.
Non si conosce l'anno della sua morte.
L'opera.
Si può ben dire che il primo geniale
trattato di geometria sia dovuto ad Euclide.
I suoi << Elementi >> hanno
infatti fissato i fondamenti della matematica. L'opera è
divisa in 13 libri: i primi sei
trattano la geometria piana; i quattro che seguono presentano
i principi fondamentali dell'aritmetica
e gli ultimi tre sono dedicati alla geometria solida.
Tutti i principali elementi di
geometria e di aritmetica sono quindi contenuti in modo
chiaro nell'opera di Euclide. Il primo
libro, ad esempio, enuncia i teoremi sull'eguaglianza
e disuguaglianza dei triangoli, quelli
sulle rette parallele, sull'eguaglianza delle superfici
dei parallelogrammi e dei triangoli di
uguale base e altezza ecc...
Nel quarto libro (tanto per citare uno
di quelli in cui si trovano i principi più elementari)
è indicato il modo per costruire i
poligoni regolari (quadrato, triangolo equilatero, pentagono,
esagono ecc.), inscritti o circoscritti
al cerchio.
Nei libri che trattano la geometria
solida, oltre all'enunciazione dei principi fondamentali,
si trova uno studio particolare sui
rapporti tra il volume delle piramidi e quello dei prismi,
tra il volume dei cilindri e quello dei
coni. Anche i libri dedicati all'aritmetica sono
una miniera di nozioni (per esempio:
scomposizione dei numeri in fattori primi, ricerca
del massimo comune divisore e del
minimo comune multiplo ecc.).
La prova migliore che l'opera di
Euclide è rimasta di fondamentale importanza è il fatto
che ancor oggi essa è tenuta in grande
considerazione dai più illustri studiosi di geometria.
Euclide scrisse
altre opere notevoli, importantissime quelle che trattano
dell'ottica:
vi si trovano
teorie, ancor oggi valide, sul potere visivo dell'occhio, sulle
proprietà
degli specchi
piani e curvi ecc. Un'altra opera, intitolata << Fenomeni >>,
contiene
delle interessanti
nozioni di astronomia. Grazie appunto alle osservazioni di Euclide,
gli antichi Greci
giunsero all'idea che la Terra fosse una sfera. Possiamo pensare che
se fossero giunte
fino a noi tutte le opere di Euclide, egli non sarebbe passato alla
storia
con la sola fama
di grande matematico. Infatti, in alcuni frammenti di opere che si
attribuiscono a
lui si trovano geniali osservazioni su alcuni principi di fisica e
persino
sulla musica.
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