Australia. Geografia.
Australia. Geografia.
La vera scoperta dell'Australia.
La vera scoperta dell'Australia avvenne
però il 29 aprile del 1770 per merito del
grande capitano inglese Giacomo Cook ,
che si era recato nei mari del Sud per
effettuare osservazioni astronomiche.
Egli approdò in una insenatura ben riparata
dai venti: la Botany Bay, sulla costa
sud-orientale dell'Australia. Cook esplorò
attentamente la costa orientale del
continente e ne descrisse le bellezze e le ricchezze
naturali. Egli riuscì inoltre a
penetrare anche nell'interno del territorio, operando
numerosi sbarchi in cinque mesi. Dopo
tanti anni di silenzio, questa terra poteva
considerarsi scoperta interamente per
la prima volta. Cook previde un gran avvenire
per il nuovo continente e scrisse: <<
Su questa terra potranno attecchire tutti i generi
di cereali, frutta e tuberi.. e non
mancherà mai, in nessuna stagione, il nutrimento per
un bestiame molto più numeroso di
quanto sia possibile allevarne da noi >>.
Ed egli fu veramente buon profeta. Fu
solo però circa vent'anni dopo l'esplorazione
di Cook che l'Inghilterra pensò di
colonizzare questa terra, utilizzando i prigionieri.
Il 18 gennaio del 1788 nella baia dove
ora sorge Sydney approdarono tre navi con un
carico di 750 deportati, animali da
allevamento, sementi e attrezzi agricoli.
Nel 1790 arrivò un'altra flotta di
deportati con un abbondante carico di provviste e di
utensili e, l'anno dopo, un terzo
gruppo di navi. Per lungo tempo la nuova terra fu
chiamata << la colonia dei
deportati >> ed i suoi inizi furono particolarmente difficili.
Nel 1793 giunsero i primi emigranti
liberi, di nazionalità inglese, che si unirono ai
deportati nella non certo facile
impresa di colonizzare il paese.
La conquista del continente.
Nel XIX secolo gli arrivi di navi
furono più frequenti. Ormai erano numerosi coloro
che si recavano in Australia in cerca
di fortuna. Qui c'era terra e lavoro per tutti.
Per molti anni, in Europa scoppiavano
guerre e rivoluzioni, e mentre in America le
colonie spagnole combattevano per la
loro indipendenza, in Australia l'unica guerra
che facevano i bianchi era quella
contro gli indigeni e le conquiste erano rappresentate
dall'occupazione di nuove terre,
dapprima lungo le coste, poi sempre più all'interno del
continente. Le grandi << tappe
>> di quel paese non sono rappresentate da guerre vinte
o perdute, ma dalla fondazione di nuove
città, dall'introduzione di nuove coltivazioni e
di altre razze animali, dalla scoperta
di giacimenti e di miniere ecc. Questa è la vera
<< storia >>
dell'Australia. Quando ad esempio nel 1851 vennero scoperti dei
giacimenti
d'oro, parecchie migliaia di uomini,
provenienti da ogni parte del mondo, sbarcarono
sul continente in cerca del prezioso
metallo. Ebbene, questo fatto, che contribuì notevolmente
allo sviluppo di diverse città
australiane, alla costruzione di strade e di ferrovie e all'aumento
della popolazione, è stato, per la
storia di quella terra, più importante di ogni avvenimento
politico. La storia dell'Australia
coincide praticamente con la colonizzazione dei bianchi
perché prima del loro arrivo vivevano
su quel continente soltanto duecento o trecentomila
indigeni che vivevano ancora in una
fase primitiva corrispondente all'età della pietra.
Di essi non si sa quasi nulla: né
quando né come né da dove giunsero.
Ai nostri giorni ne sopravvivono
soltanto alcune migliaia, in zone semi-inesplorate,
che ignorano tuttora l'utilizzazione
dei metalli e l'agricoltura; l'unico animale allevato
è il cane (dingo).
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