I Merovingi, Carolingi, Capetingi. Storia.






I Merovingi, Carolingi, Capetingi. Storia.

I Merovingi (dal 448 al 751 dopo Cristo).

Durante i secoli IV e V dopo Cristo, la Gallia, una delle regioni più fiorenti
dellImpero Romano, fu attraversata da orde di barbari che al loro passaggio
distruggevano ogni cosa. Visigòti, Vàndali, Burgùndi, Unni, Franchi scesero
successivamente nel territorio gallico e vi si stabilirono.
Uno di questi popoli, e precisamente quello dei Franchi, riuscì a prevalere sugli
altri e ad estendere il proprio dominio su quasi tutta la Gallia.
Era circa la metà del V secolo dopo Cristo: fu in questo periodo che la Gallia
prese il nome di Francia, derivandolo da quello dei Franchi; e fu anche in questo
periodo che ebbe inizio la prima dinastia dei re francesi, la quale rimase al potere
fino al 751 dopo Cristo. Essa prese il nome di Merovingia da Merovèo, il suo fondatore.
Intorno alla vita di questo primo sovrano dei Franchi si sa ben poco: sembra che
abbia regnato dal 448 al 457 dopo Cristo. Il più grande sovrano merovingio fu Clodoveo.
Il suo regno (481-511 dopo Cristo) fu un susseguirsi di guerre per cacciare dalla Francia
le ultime popolazioni barbare. Durante una di queste guerre, Clodoveo promise che, in
caso di vittoria, si sarebbe convertito al Cristianesimo.
E così fu: il giorno di Natale del 496 ricevette il battesimo; in seguito, tutto il suo popolo
si convertì al Cristianesimo. I sovrani merovingi che succedettero a Clodoveo furono
piuttosto mediocri. Per la loro inettitudine passarono alla storia col nome di << re fannulloni >>.
Delle discordie scoppiate tra i vari membri della dinastia per la successione al trono
approfittarono alcuni ministri, chiamati allora << maestri di palazzo >>, che avevano il
compito di amministrare i beni della corona. Nel 687, il maestro di palazzo Pipino di
Heristal riuscì a divenire arbitro assoluto del Regno dei Franchi.
Suo nipote Pipino il Breve fece rinchiudere in convento Childerico III (ultimo dei Merovingi)
e ottenne dall'assemblea dei nobili il titolo di re (anno 751 dopo Cristo).
Terminava così la dinastia merovingia e ne iniziava una nuova, che, da Carlo Magno, il più
illustre dei suoi rappresentanti, prenderà il nome di Carolingia.

I Carolingi (dal 751 al X secolo dopo Cristo).

Sotto la dinastia dei Carolingi, la Francia ebbe uno dei periodi più gloriosi della sua storia.
Ciò fu dovuto soprattutto all'opera di Carlo Magno (dal 768 all'814), che è considerato il
più grande sovrano del Medioevo. Egli si propose un programma veramente colossale:
ricostituire nientemeno che l'Impero Romano e portare la religione cristiana tra i popoli
barbari e infedeli dell'Europa.
In oltre vent'anni di guerre sconfisse i Longobardi in Italia; i Sassoni, gli Slavi e gli Avari
in Germania; gli Arabi in Spagna. Al termine di queste vittoriose imprese militari, egli si
trovò padrone di quasi tutta l'Europa. Nell'anno 800 dopo Cristo, a Roma, Carlo Magno
venne incoronato << Imperatore dei Romani >> dal Papa Leone III.
Così, per opera di un re franco, si era formato in Europa un impero, che fu chiamato
<< Sacro Romano Impero >>. Oltre che un grande condottiero, Carlo Magno fu anche
un abilissimo uomo di governo. Infatti, pur avendo diviso il suo vastissimo impero tra
vari feudatari, egli seppe mantenere l'unità e fece sentire ovunque la sua autorità.
Carlo Magno ebbe anche un altro grande merito: quello di favorire la diffusione della cultura,
che era quasi stata completamente trascurata dal tempo delle invasioni barbariche.
A Carlo Magno, morto nell'814, successe il figlio Ludovico, detto il Pio; egli fu enormemente
inferiore al padre. Alla sua morte (anno 840), il territorio dell'impero fu suddiviso tra i suoi
tre figli: Lotario, Carlo e Ludovico. Lotario ebbe l'Italia e il titolo di imperatore, perché era
primogenito; a Carlo (soprannominato il Calvo) toccò la Francia e a Ludovico il territorio
corrispondente press'a poco all'attuale Germania. Si spezzava così per sempre l'unità del
Sacro Romano Impero. I discendenti di questi tre sovrani non seppero far valere la loro
autorità sui grandi feudatari dei loro regni. A un certo momento (X secolo dopo Cristo)
ciascuno di quei tre regni passò nelle mani di un grande feudatario: l'Italia a Berengario,
marchese del Friùli; la Germania ad Arnolfo, duca di Carinzia; la Francia a Oddone, conte
di Parigi.

I capetingi (dal987 al 1328 dopo Cristo).

Nell'anno 987 dopo Cristo veniva nominato re di Francia Ugo Capeto, un discendente di
Oddone, conte di Parigi. Con lui ebbe inizio una nuova dinastia che, dal suo nome, venne
chiamata Capetingia. I sovrani di tale dinastia furono tutti impegnati in questo programma:
indebolire la potenza dei grandi feudatari per ridare prestigio all'autorità del sovrano.
Ed ecco, in breve, alcune notizie sui maggiori rappresentanti della dinastia capetingia.
Filippo II Augusto (dal 1180 al 1223): fu un abile e intelligente sovrano, che si propose di
rendere la monarchia francese potente come ai tempi di Carlo Magno.
Oltre a combattere contro parecchi feudatari che si erano coalizzati contro di lui, Filippo III
condusse una lunga guerra contro il re d'Inghilterra Enrico II Plantageneto che, per via
ereditaria, era entrato in possesso di una parte della Francia occidentale.
Con la vittoriosa battaglia di Bouvines (pron. Buvìn anno 1214), mentre era sul trono
inglese il re Giovanni Senza Terra, Filippo II riuscì a ridurre di molto i possedimenti inglesi
in territorio francese. Luigi IX il Santo (dal 1226 al 1270): per la sua vita pia, questo sovrano
fu proclamato santo dalla Chiesa (anno 1297).
Durante il suo regno, egli si adoperò soprattutto a compiere opere di bene; fece costruire
ospedali, un ospizio per i ciechi; accolse alla sua corte i poveri ecc..
Tutto edito alle opere di pietà, evitò in ogni modo d'intraprendere delle guerre.
Prese le armi soltanto per condurre due crociate contro i Turchi infedeli. Morì di peste a Tunisi
nel 1270, durante la seconda di queste spedizioni.
Filippo IV il Bello (dal 1285 al 1314): fu un sovrano autoritario, ambizioso e privo di scrupoli.
Durante il suo regno egli si trovò a dover fronteggiare gli Inglesi, che non si erano rassegnati
alla perdita di molti loro possedimenti in Francia. Per poter sostenere le spese occorrenti per
la guerra, Filippo il Bello non esitò a imporre forti tasse al clero. A lui si deve la prima
convocazione di quelli che furono poi gli << Stati Generali >> (l'assemblea dei rappresentanti
del clero, della nobiltà e della borghesia).





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