Codificare i video non riproducibili con VLC.

Mauro  Goretti - Programmatore - 


Codificare i video non riproducibili con VLC.

Se il proprio computer non è recentissimo, capita spesso che non riesca a riprodurre correttamente i video più recenti, quelli codificati partendo da sorgenti ad alta definizione, usando codec che richiedono un elevato impiego di risorse di calcolo. Ma se il PC non è in grado di sviluppare potenza sufficiente a vedere il filmato, non vuol dire che si debba per forza rinunciare. Una soluzione alternativa è ricodificare il filmato usando un codec più leggero, o riducendo la qualità del video. Ed è eseguibile senza spendere nulla, perché sono disponibili programmi gratuiti che pensano a tutto. Uno di questi programmi è VLC, noto soprattutto come riproduttore. In realtà, VLC incorpora anche un sistema di transcodifica, è cioè in grado di prendere un file video e trasformarlo in un file di formato diverso. Ecco come fare.


1] Una volta installato VLC sul computer, lo si lancia con un doppio clic sull’icona collocata sul desktop. Apparirà la finestra principale, simile a quella di un qualsiasi programma di riproduzione. Per scoprire i “segreti” di VLC, basta andare nel menu Media e selezionare la voce “Converti/Salva“.


2] Si aprirà a questo punto la finestra per la scelta del file da transcodificare. Da qui, tramite il pulsante “Aggiungi” potete navigare nel vostro disco e selezionare il video che volete convertire in formato più leggero. Come si può notare osservando la voce “Filtro”, VLC è in grado di leggere la maggior parte dei formati video in circolazione.


3] A questo punto, attraverso “Converti/Salva” e il pulsante “Crea un nuovo Profilo” si entra nella finestra che gestisce il formato del file di uscita. Qui, la prima cosa da decidere è il formato di “incapsulazione“, ovvero come sarà strutturato il file che “conterrà” il filmato convertito. Per rendere il filmato leggibile tramite un codec Microsoft (nativi su Windows e piuttosto leggeri come richieste di calcolo) scegliete “ASF/WMV“.


4] Si passa quindi a decidere il codec da usare per ricodificare il filmato. Per fare questo, si deve fare clic su “Codifica video“, e spuntare la casella “Video” per indicare al programma che si intende ricodificare il flusso dati video. Quindi si sceglie dai menu a discesa sulla destra la Codifica desiderata. I codec a basso impatto per la CPU sono tipicamente i più “anziani”, come MPG1, M-JPEG e WMV1, che usiamo in questo esempio.


5] Successivamente, bisogna scegliere il Bitrate, ovvero la quantità di dati al secondo del flusso video. Gli 800 kbps proposti di default sono pochi se il fotogramma è grande (qui l’originale era sui 3.000), quindi o lo aumentate un po’, o provvedete a ridurre la misura del fotogramma tramite la voce “Ridimensiona“. In questo caso, dimezziamo la grandezza scegliendo “0,5“.


6] Il formato audio si può variare dall’apposita cartella “Codifica Audio“. Nella maggior parte dei casi l’opzione può essere lasciata disattivata, e l’audio originale (che non impegna a fondo il processore) verrà ricopiato nel nuovo file. Se invece volete comunque alleggerirlo, o armonizzarlo con il formato audio più usato per il codec video prescelto, spuntate “Audio” e scegliete il codec, il Bitrate e il numero di canali.


7] Se non c’è bisogno di particolari ottimizzazioni, è anche possibile utilizzare un profilo predefinito per gestire tutti i parametri della ricodifica. Per esempio, per trasformare un video in HD in un file riproducibile anche da un computer non particolarmente potente, potete usare semplicemente il profilo Windows (wmv/asf), portando però prima il parametro Ridimensiona a “0,5” (Come al passo 5).



 8] L’ultima cosa che resta da fare è scegliere il nome del file che verrà creato, e la posizione dove andrà registrato, usando la casella “Nome File” nella parte alta della finestra. A questo punto, un clic su “Avvia” attiverà il processo di transcodifica, alla fine del quale la nuova versione alleggerita del file sarà pronta da vedere sul PC.

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