Perché un computer si dice vecchio.




Perché un computer si dice vecchio.

Vediamo di definire perché un computer diventa "vecchio", ma quasi sempre recuperabile perché esistono Sistemi Operativi di casa Linux che rimetteranno in vita il nostro PC, ma vediamone le cause.
Un pc diventa vecchio per questioni naturali legate all'uso e quindi si parla di usura non di vecchiaia, ma in questa nostra trattazione si tratta di definire "vecchio" un computer non in grado di supportare le attuali esigenze informatiche e grafiche e che, solo per questo, reputato da scartare. I programmi oggi sono per lo più orientati a soddisfare le necessità visive dell'utente e la componente grafica, quella più dispendiosa in termini di risorse del pc, la fa da padrona richiedendo schede grafiche sempre più potenti ed una quantità di memoria in costante aumento.
PC di due o tre anni fa non sono in grado di soddisfare le esigenze grafiche non solo dei singoli giochi o programmi di oggi, ma anche dell'ultimo sistema operativo commerciale che, per coprire una sostanziale stagnazione tecnologica, si è vestito di soluzioni grafiche per lo più inutili, ma assai dispendiose.
Eppure quei pc sarebbero certo in grado di adempiere ai propri compiti di produttività o di semplice diletto.
C'è chi vede, in questa corsa a rottamare quello che è ancora efficiente, una volontà precisa di costringere gli utenti ad acquistare un nuovo pc, aumentando quindi i guadagni non solo di chi vende hardware, ma soprattutto di chi vende software; il sistema operativo per la precisione.
Sono sostanzialmente convinto anche io che non è un caso che il pc di quattro anni fa sia dichiarato "vecchio" per "invitare" l'utente a comprarne uno nuovo.
Eppoi c'è una questione più sottile da analizzare.

Con la nascita del peer to peer (P2P), le major cinematografiche e musicali, hanno visto perdere il loro enorme potere economico, così come le sofwtare house. La necessità di proteggere il proprio prodotto, ha portato ad una ricerca isterica di soluzioni per contenere lo scambio gratuito di prodotti al di fuori della ghigliottina rappresentata dalle major di cui sopra, in favore dell'acquisto forzato degli stessi prodotti. Una di queste soluzioni è stata quella di inserire, all'interno dei pc, componenti hardware che, in simbiosi con componenti software di un particolare sistema operativo, portano l'utente a non essere più padrone del proprio pc ed a subire varie restrizioni inviolabili. Appare ovvio che se la gente si tenesse il proprio computer "vecchio", questa corsa al censurare lo scambio di conoscenza e arte, terminerebbe ancora prima di partire.
Nella visione dei sostenitori del DRM, l'acquisto di nuovi computer equipaggiati del "nuovo" sistema protettivo è una cosa buona e saggia.


 Da quanto detto si evince che un computer non diventa vecchio, se lo si vuole mantenere efficiente e usabile. Al massimo si può usurare, ma come tutte le macchine ha pezzi che si cambiano e si riparano. Non vi fidate di chi vi dice che "non conviene". A lui non conviene, a voi si.
Ad esempio un pc domestico (per uso generico non professionale) lavora senza guasti per almeno 5 anni e poi un giorno si rompe l'hard disk. Se lo si ripara, inserendo un nuovo hard disk più capace magari, è assai probabile che lavori per altri 5 anni senza guastarsi; ergo dopo dieci anni di impiego si può pensare di cambiare il pc avendo sfruttato del precedente, quasi tutte le risorse.


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