Gestione del rischio.
Mauro Goretti. |
Gestione del
rischio.
Ogni attività umana
comporta un certo grado di rischio, e quelle finanziarie o
imprenditoriali non fanno certo eccezione. Quando si investe del
capitale, la remunerazione è generalmente proporzionale al rischio
che si corre, e un errore di calcolo in tal senso può portare a
perdite impreviste e conseguenze negative anche molto gravi. Per
questo in ogni attività - finanziaria o meno - è importante attuare
sin dal principio un accurato processo di valutazione e gestione dei
rischi presenti e futuri, in modo tale da minimizzare imprevisti e
incognite. La gestione dei rischi non è altro che l'insieme delle
modalità e degli strumenti con cui si misura l'aleatorietà di
eventi negativi e si stabiliscono azioni concrete per affrontarli.
Alla base del risk management vi è quindi un calcolo delle
probabilità basato su valutazioni statistiche o esperienziali.
L'impegno e la spesa dedicati all'adozione di misure di prevenzione
del rischio variano quindi a seconda del tipo di attività
intrapresa, ma anche alla probabilità che l'evento in questione si
verifichi. Un imprenditore che stipula un'assicurazione o un
risparmiatore che diversifica l'asset allocation del proprio
portafoglio sta, di fatto, adottando misure preventive di gestione
del rischio. Nelle imprese, la gestione del rischio (detta anche risk
management) riguarda tutti gli eventi e le azioni che inficino la
capacità aziendale di raggiungimento degli obiettivi stabiliti. In
questo caso, spesso la gestione del rischio è affidata ad un
apposito specialista, detto risk manager, che lavora di concerto con
la dirigenza. Se l'impresa è di grandi dimensioni o divisa in più
unità, la gestione del rischio può essere parimenti ripartita tra i
responsabili dei vari dipartimenti.
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