Un nuovo “metro” di misura.

Mauro Goretti

Un nuovo “metro” di misura.
La prima domanda che è venuta spontanea all'avvio di Windows 8 è stata: ma dov'è finito il Desktop?  D'altra parte Microsoft ci aveva abituati a evoluzioni più morbide tra un sistema operativo e l'altro, invece in questo caso lo shock per l'utente è più che mai comprensibile.  Tutto questo trambusto è colpa della nuova interfaccia, chiamata Metro, che è composta da una serie di mattonelle (tile) tematiche colorate.  Appare evidente da questa novità che Microsoft stia decisamente puntando su un'interfaccia adatta a schermi sensibili al tocco, infatti Metro non fa altro che riprendere quanto già usato dagli utenti di Windows Phone 7.

Interfacce a confronto.
Le analogie tra la nuova interfaccia di Windows e quella adottata da Ubuntu con l'arrivo di Unity iniziano e terminano con la fase di primo impatto con esse.  Infatti le differenze tra loro sono abissali sotto diversi punti di vista, soprattutto per quanto riguarda la praticità.  L'unico vero ostacolo rappresentato dall'interfaccia Unity è l'uso della Dash e delle Lens, perché capire il funzionamento della barra dei Launcher è davvero semplice.  D'altra parte si tratta di un elenco ordinato di icone, ciascuna dedicata all'uso di una specifica applicazione o funzione.  In sostanza basta spostare il cursore su una di esse per vedere apparire immediatamente un messaggio che ci aiuta a capire di che si tratta.  Invece quando apriamo la Dash abbiamo meno punti di riferimento e saremo costretti a fare clic su ciascuna delle Lens in basso per capirne la funzione, visto che non appare nessun messaggio e non sempre le icone che le contraddistinguono sono chiarissime.  Tuttavia ci vorrà molto poco tempo per prendere confidenza con questo tipo di ambiente.  Ben diverso il discorso per quel che riguarda Metro.  Infatti, già la scomparsa del classico pulsante Start rischia di mandare in crisi più di un utente, ma è proprio l'insieme delle funzioni e dell'uso delle nuova interfaccia a essere poco intuitivo.  Ci vuole decisamente più tempo rispetto a quella di Ubuntu per capire, per esempio, come personalizzarla, o come trovare le cose che ci servono.  Una volta approdati nel Desktop potrebbe non essere così facile scoprire che se si sposta il puntatore su uno dei due angoli a destra appare un menu a scomparsa, mentre se lo si sposta nell'angolo in basso a sinistra appare l'icona per tornare alla schermata iniziale, icona chiamata Start, ma che con il vecchio Start non ha proprio niente a che fare.

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