Luigi XIV di Francia. Storia.
Luigi XIV di Francia. Storia.
Luigi
XIV fu un famoso re di Francia. I suoi cortigiani lo chiamarono “Re
Sole”, mentre egli stesso usava dire di sé “lo Stato sono io”.
Infatti, negli affari di stato, lui solo prendeva le decisioni,
mentre i ministri da lui nominati potevano, eventualmente, dare
consigli nelle riunioni. Luigi XIV ottenne anche la sottomissione
dei nobili che si erano sempre ribellati ai sovrani precedenti. Egli
concesse loro di essere ricevuti a corte e, spesso, di abitare nella
reggia. I nobili lasciarono le loro città e i castelli e
cominciarono a condurre una vita oziosa costosissima, tanto che in
poco tempo sperperarono tutti i loro averi. Il re allora diede ad
essi uno stipendio per ripagarli dei servizi che svolgevano a corte.
In questo modoi nobili divennero semplici servitori del re.
La reggia di Versailles.
Per
accogliere a corte ed ospitare la numerosa nobiltà francese, re
Luigi XIV aveva bisogno di una reggia grandissima e sfarzosa. Egli
trasformò un castello posto in mezzo ai boschi di Versailles, a 20
chilometri da Parigi, in uno dei più grandiosi e ricchi palazzi del
mondo. Esso è costituito da un grande edificio centrale al quale si
uniscono numerose altre costruzioni. Nel palazzo centrale c'è il
“Salone degli specchi” che prende nome dai 17 enormi specchi
posti di fronte ad altrettante finestre che danno su un parco. Esso
è lungo 75 metri, largo 11 e alto 13. In questo saline il re
riceveva gli ambasciatori stranieri e organizzava periodicamente
degli splendidi balli di corte. L'arredamento era costituito da
mobili pregiati, statue, dipinti, vasi, candelabri in oro, in
argento, in cristallo, in bronzo. Davanti al magnifico palazzo reale
si stende un immenso parco, i cui viali misurano complessivamente 44
chilometri; in mezzo a prati e giardini vi sono numerose fontane e
cascatelle. In questo parco, in cui sono disseminati diversi
padiglioni, si organizzavano cacce e cavalcate, giochi e passatempi,
concerti e rappresentazioni teatrali. Nelle ore notturne i giardini
reali erano illuminati con migliaia di fiaccole; in essi si
svolgevano feste rallegrate da fuochi artificiali. Al tempo di Luigi
XIV la reggia di Versailles ospitava diecimila persone.
Il re si veste.
La
vita a corte era regolata da norme precise volute dallo stesso re.
Lo insieme di queste norme, con complicate questioni di precedenze e
privilegi costituiva l'etichetta di corte. Ogni azione della vita
privata del re si trasformava in una cerimonia alla quale assistevano
i nobili. Già al mattino, quando si svegliava, il re non era solo;
c'erano dei nobili che avevano il privilegio di essere ammessi alla
sua stanza col solo compito di assistere al suo risveglio e di
aiutarlo poi a vestirsi porgendogli i vari indumenti, seguendo un
preciso cerimoniale. Con cerimonie ugualmente complicate si
svolgevano i più importanti atti della giornata del sovrano.
L'abbigliamento.
I
nobili e le dame della corte di Luigi XIV davano una grande
importanza al loro abbigliamento. Essi portavano vesti elegantissime
e costosissime e per superarsi a vicenda nell'eleganza e nella
ricchezza del vestire spendevano somme enormi. Fra tanto lusso una
sola cosa scarseggiava: la pulizia. Le dame e i gentiluomini si
lavavano passandosi sulla pelle batuffoli di cotone inumiditi con
essenze profumate. Usavano poca acqua e poco sapone perché temevano
di guastare la freschezza della pelle. Nelle “Leggi della
galanteria francese”, un manuale di belle maniere, si concedeva con
una certa difficoltà che “talvolta” si facesse il bagno, che
“ogni giorno” ci si lavasse le mani e che “quasi altrettanto
spesso” ci si lavasse il viso.
I mobili.
I
preziosi mobili che arredavano la splendida reggia di Luigi XIV erano
costruiti dai migliori artigiani francesi. Erano tutti di legno
pregiato e arricchiti da ornamenti di ogni tipo; su di essi venivano
applicati bronzi dorati, piani di marmo e persino delicatissime e
preziose porcellane; venivano spesso laccati, verniciati e dorati.
Questi mobili furono in seguito presi a modello da numerosi artigiani
francesi e stranieri; la loro forma e le loro caratteristiche
costituirono lo “stile Luigi XIV”.
I cibi.
Al
tempo di Luigi XIV i cibi venivano cucinati in modo diverso da quello
di oggi. Le carni si facevano bollire a lungo finché si
spappolavano. Si usavano molto i profumi, e i cibi odoravano di
ambra, rosa e muschio. Cominciarono allora ad essere conosciuti il
caffè, il tè e la cioccolata. Il caffè era addolcito con miele e
profumato con ambra. Il tè apparve per la prima volta in Francia
nel 1659: veniva importato dalla Cina e dal Giappone. Nello stesso
periodo veniva importata dal Messico la cioccolata.
Personaggi alla corte di Luigi XIV.
Il
Re Sole proteggeva artisti e scrittori. Tra i più famosi di essi fu
Molìere, commediografo e attore. Molte sue commedie furono
rappresentate a Versailles, e il re gli mise a disposizione la sala
del “Palais Royal” in cui Molìere mise in scena tutte le sue
opere. Ancor oggi le sue commedie vengono lette e recitate in tutto
il mondo. Alla corte del Re Sole fu chiamato, con la carica di
sovraintendente alla musica, il compositore fiorentino Giovanni
Lulli, che si può considerare l'inventore dell'opera. Infatti egli
compose, per rappresentarli alla reggia, numerosi melodrammi, cioè
composizioni teatrali interpretate da cantanti anziché da attori.
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