Le Moracee. Botanica.
Mauro Goretti - Programmatore - |
Le Moracee. Botanica.
I gelsi.
“Dal
Gheluchelan o Ghele (zona a sud-ovest del Caspio) viene la seta che
qui è chiamata ghele”.
Così
riferiva Marco Polo nel suo “Milione”. Ed da quel nome esotico
“ghele”,che significava
seta,sembra
sia derivata la parola italiana “gelso”. La pianta del gelso,la
sua diffusione in Europa
dall'Oriente
e la sua coltivazione sono infatti legate all'allevamento del
filugello o baco da seta
e
quindi alla produzione della seta. Un tempo i gelsi venivano
particolarmente coltivati allo
scopo
di utilizzare le loro foglie,che costituiscono il cibo del baco da
seta. Ma oggi l'allevamento
di
questo utile insetto è molto ridotto,poiché la seta è stata
soppiantata dalle più economiche e
resistenti
fibre artificiali. Oggi è quindi raro vedere nelle campagne piante
di gelso tagliate a
capitozza;
in compenso gli alberi rimasti,che non subiscono più l'annuale
spogliazione delle foglie,
crescono
rigogliosamente e sviluppano una bella chioma tondeggiante. Il gelso
è un albero non
eccessivamente
alto,con un tronco rugoso;esso ha foglie larghe e dentate. I fiori
sono riuniti in
infiorescenze;
quelle femminili,dopo la fecondazione,diventano infruttescenze
carnose e sono
le
cosiddette more o sorosi somiglianti alle more di siepe. La mora è
costituita da tanti piccoli
frutti
fittamente pigiati: sono tanti acheni rivestiti di una sostanza molle
e sugosa. Esistono 2
specie
di gelso più comuni che vivono in Europa: il gelso bianco e il gelso
nero. Altre specie
sono
proprie dell'America del Nord e dell'Asia.
Gelso
bianco- (Morus alba) . E'
originario dell'Estremo Oriente e venne introdotto in Europa verso
il
XII secolo. Il gelso è un albero dal tronco robusto che fiorisce e
fruttifica in aprile-maggio. Le
sue
foglie sono lisce,sottili e di un bel colore verde,i frutti sono
bianchi o,nella varietà italica,
rossi.
Le foglie del gelso bianco sono le più adatte per essere utilizzate
nell'allevamento del baco
da
seta.
Gelso
nero- (Morus nigra). Anche la
foglia di questa specie può essere utilizzata in bachicoltura,
ma
è meno preferibile; i bachi che se ne nutrono producono seta meno
pregiata. Il gelso nero è
originario
dell'Asia Minore e della Persia e venne introdotto in Europa in epoca
remota. Esso è un
albero
più robusto,ma più piccolo del gelso bianco. Le sue foglie,quasi
coriacee e colorate di
verde
scuro,sono pelose sulla pagina inferiore. I frutti di questa specie
di gelso sono neri,succosi,
di
gradevole sapore dolce-acidulo e danno uno sciroppo medicinale. Un
tempo questa specie di
gelso
era coltivata come albero da frutta,benché la sua frutta fosse
considerata di scarso valore.
I Ficus.
Il
genere Ficus comprende numerose specie vegetali,circa 700,diffuse
nelle regioni più calde del
mondo;
pochissime si trovano al di fuori dei tropici,nella regione
mediterranea,nell'Asia orientale
e
nell'Africa settentrionale. Dal punto di vista economico possiamo
dividere i Ficus in 2 grandi
categorie:
quelli che ci danno frutti mangerecci e quelli che producono il
prezioso lattice,che,
condensandosi,diventa
gomma. Alcune specie,di origine asiatica,sono utilizzate come piante
ornamentali.
Ecco,anzitutto,la specie dai dolcissimi frutti.
Fico
commestibile (Ficus carica).
L'albero del fico è in genere piuttosto piccolo ed ha una corteccia
liscia
di colore biancastro; esso ha rami tortuosi e foglie ampie,molto
ruvide,suddivise in lobi.
Il
noto “frutto” del fico è propriamente un falso frutto;
esso,infatti,è una infruttescenza,detta
siconio,piuttosto
caratteristica. Quel piccolo otre di colore chiaro,verde o violetto
secondo la
varietà,non
è altro che un ramoscello fruttifero. Osserviamone infatti la parte
estrema,dove sta il
foro
apicale,il cosiddetto occhio del fico o ostiolo: vi possiamo vedere
tante piccole scagliette
che
sono abbozzi di foglie inserite sul “ramo”. E' come se una
piccola porzione di ramo si fosse
chiusa
su se stessa,assumendo appunto la forma di un otre; la parete interna
di questo otre è
fittamente
tappezzata di fiori maschili e femminili. Durante la maturazione la
parete e i fiori
stessi
diventano carnosi e ricchissimi di zucchero,mentre si formano i veri
frutticini (acheni)
immersi
nella polpa.
Una pianta sola fa un bosco.
Molte
specie di Ficus sviluppano numerose radici aeree; talvolta esse
nascono nella parte bassa
del
fusto e,prima di interrarsi,percorrono serpeggiando un lungo cammino;
in alcune specie le
radici
nascono sugli stessi rami,raggiungono il terreno e costituiscono in
questo caso delle specie
di
colonne che sostengono i rami stessi; questi allora si sviluppano in
lunghezza,mettono altre
radici
che a loro volta si ripiegano verso il basso; in questo modo si forma
una specie di bosco
nato
da una sola pianta.
L'albero della gomma.
In
tutte le piante del genere Ficus sono diffusi tubi laticiferi
ramificati,che possono raggiungere
parecchi
metri di lunghezza; in essi scorre un lattice bianco che a contatto
dell'aria coagula. Nella
specie
Ficus elastica il lattice contiene una notevole percentuale di
caucciù,che,coagulando,
produce
una materia straordinariamente elastica e resistentissima: la gomma
elastica. Questa
specie,originaria
della Malesia,ha perso di importanza con il diffondersi della “Hevea
Brasiliensis”,
che
da una gomma migliore e in maggiore quantità. Esemplari giovani di
Ficus elastica sono
utilizzati
comunemente come piante decorative d'appartamento.
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