La Fenicia-E l'ambiente geografico.
La Fenicia-E l'ambiente geografico.
Al
centro della costa orientale del Mediterraneo,una stretta
regione
si estende per circa 250 km tra gli antichi centri di
Tell
Sukas a nord e di Acco a sud. La fascia litoranea è
punteggiata
di insediamenti urbani di notevole consistenza,
come
Arado,Tripoli,Beirut,Sidone e Tiro,nei quali la
presenza
dell'uomo è stata continua,dalla più remota
antichità
ai giorni nostri. Alle spalle dell'area costiera
così
intensamente abitata,una specie di cordone naturale
isola
la regione dall'entroterra più lontano.
Sono
le montagne del Libano e dell'Antilibano che,
correndo
quasi parallele al mare per varie decine di
chilometri
e talora avvicinandosi più da presso alla
costa,delimitano
tra il Mediterraneo e le prime propaggini
montuose
una striscia di terra la cui ampiezza non
supera
i 50 km,ma che spesso è notevolmente più
ristretta.
Il clima di questa regione è mite,gli inverni
piovosi
compensano la relativa secchezza delle
stagioni
estive e numerosi corsi d'acqua che
scendono
dalle alture verso il mare rendono fertile
la
terra e fiorente l'agricoltura. La vegetazione,
con
il passare dei secoli,si è decisamente impoverita,
sopratutto
nelle zone collinari;l'azione dell'uomo ha
fatto
scomparire quasi del tutto le ampie foreste di
cedri,che
nell'antichità costituirono il vanto e la
maggiore
risorsa delle montagne del Libano,e
anche
la palma da dattero,un tempo assai diffusa,
s'incontra
oggi con una certa difficoltà.
Rimangono,a
testimonianza di quello che dovette
essere
il paesaggio antico,le colture più tradizionali
che
oggi come ieri costituiscono le ricchezze
naturali
del paese:cereali,ulivi,viti e alberi da frutta.
Il
cambiamento delle condizioni ambientali ha
avuto
conseguenze anche sulla fauna:degli
animali
selvatici che popolavano la collina
boscosa
(lupi,orsi,pantere,ecc) non v'è oggi
quasi
più traccia. Sulle alture ormai brulle
si
trovano quasi soltanto le capre,che con i
buoi,le
pecore e gli asini erano anche in passato
le
specie domestiche più diffuse.
Questa
terra,che gli antichi abitanti chiamarono
Canaan
e che ai nostri giorni corrisponde più o
meno
al territorio del Libano,fu dai Greci
denominata
Fenicia;e fenicio fu
definito il popolo
che
qui ebbe la sua prima sede e da qui partì
per
dare luogo,attraverso il mare,a un fenomeno
di
espansione commerciale e coloniale che ha
ben
pochi confronti nell'età antica.
Il
fatto che gran parte della storia dei Fenici
si
sia svolta sul mare e che le rotte marine
abbiano
costituito le grandi direttrici della loro
diffusione
nel Mediterraneo ha fatto sì che si
sia
spesso parlato di “vocazione
marinara”di
questo popolo. In realtà,proprio
l'esame
dell'ambiente geografico della
Fenicia mostra
l'infondatezza delle teorie
che,in questo come
in altri casi,vogliono spiegare
le vicende di una
popolazione partendo da presunti
caratteri innati
che ne avrebbero segnato una
volta per tutte il
destino e lo sviluppo. Il mare
costituì per i Fenici
la più grande risorsa e la più
ineluttabile necessità
nello stesso tempo:la loro
terra,compressa tra i
monti e la costa e con
caratteristiche che solo
in misura assai limitata
consentivano lo
sfruttamento agricolo (ancora
oggi,pur con
i notevoli mezzi posti a
disposizione dalle tecniche
moderne,i terreni disponibili
per l'agricoltura non
superano 1/3 dell'estensione
complessiva),offriva
scarse risorse ai suoi abitanti.
La presenza delle
montagne,che talora raggiungono
i 3000 m
d'altezza,rendeva per altro
difficili le comunicazioni
per via di terra sia all'interno
della Fenicia sia
con i territori limitrofi,mentre
la navigazione
costiera assicurava facili
contatti da un lato con
l'Egitto e dall'altro con la
Palestina,la Siria
settentrionale e l'Anatolia,e
dunque con le
carovaniere che puntavano in
direzione della
Mesopotamia e dell'entroterra
asiatico.
Era perciò inevitabile che il
mare e le attività
ad esso legate avessero un peso
determinante
nella storia del popolo
fenicio,che in primo luogo
ne trasse mezzi di sussistenza
(il pesce come alimento,
le conchiglie per ricavare dalla
secrezione di una
particolare specie la sostanza
colorante su cui si
fondò l'industria tipicamente
fenicia della tintura
dei tessuti);e in secondo luogo
si assicurò,grazie
ai commerci marittimi,risorse
non disponibili sul
posto. Quindi,allorché
l'evolversi delle vicende
storiche lo rese
necessario,attraverso le rotte che
percorrevano il Mediterraneo i
Fenici raggiunsero
le regione dell'Occidente
destinate a divenire sede
delle fondazioni coloniali in
Nord Africa,a Malta,
in Sicilia,in Sardegna e nella
Penisola iberica.
L'ambiente,dunque,ha
notevolmente condizionato
lo sviluppo storico della
nazione fenicia;e se la
via del mare ha costituito il
naturale e quasi
obbligato itinerario di
espansione (commerciale
prima e coloniale poi),il
relativo isolamento
per via di terra è stato non
meno decisivo.
A esso si debbono almeno in
parte,come vedremo,
il diverso sviluppo rispetto
alle regioni circumvicine,
le trascurabili conseguenze che
ebbero sulla Fenicia
i grandi spostamenti etnici
verificatisi nell'area
levantina del Mediterraneo verso
la fine del II
millennio a. C.,la conservazione
in ambiente fenicio
di elementi culturali
rapidamente dissoltosi nel
resto della regione siro
palestinese;a tali aspetti,in
ultima analisi,segnano lo stesso
apparire della
regione fenicia come elemento
autonomo e in
sé definito nell'antica storia
mediterranea.
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