Galileo e le sue ricerche giovanili.
Galileo e le sue ricerche giovanili.
Le prime indagini di Galileo sul moto
dei gravi risalgono attorno al 1500, quando egli era lettore di
matematiche all'Ateneo di Pisa. Ancora prima, il giovanissimo Galileo
aveva composto alcuni scritti, riportati nel primo volume delle:
Opere sotto la denominazione comune di: Luvenilia, nei quali
traspaiono evidenti l'insegnamento e le letture aristoteliche. È per
l'appunto da Aristotele, o meglio il Corpus di scritti e di teorie
dalle varie sfaccettature, che si richiamano alla matrice comune
dell'aristotelismo, che Galileo prende le distanze nel suo primo
scritto, il: De motu. Di fatto semplificando le teorie
paripatetiche che ipotizzavano un moto dei corpi verso l'alto e verso
il basso a seconda delle loro: Levitas o Gravitas ,
della pesantezza e della leggerezza; con una velocità proporzionale
alla gravità ed inversamente proporzionale alla resistenza del mezzo
a cui si rivolge il moto. Naturalmente, a queste Galileo contrappone
le proprie conclusioni. In questo luogo, e in questo punto più
importante e nel quale egli si allontana di più dalle concezioni
peripatetiche, l'azione ritardatrice del mezzo non avviene più
secondo la proporzionalità inversa tra velocità e densità, ma al
contrario detraendo dalla gravità del corpo una quantità pari al
peso del liquido spostato. In questo modo Galileo si colloca
nettamente nel solco della tradizione archimedea .
Commenti
Posta un commento
Ciao a tutti voi, sono a chiedervi se avete preferenze per Post di vostro interesse
in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.