La Biologia e gli esseri viventi.
La Biologia e gli esseri viventi.
Di
primo spunto è normale chiedersi...che cos'è
la
biologia? Che cos'è la vita? Consultando molti
dizionari,si
trovano molte definizioni del tipo:
“La
vita è la qualità che distingue un essere vitale
e
funzionante da un corpo morto”;tuttavia,non
viene
detto che cosa sia quella “qualità”,e per
buone
ragioni. Tutti noi abbiamo un'idea intuitiva
di
ciò che significa “essere vivente”:lo sono,per
esempio,un
topo o un albero,mentre non lo è
una
roccia. Tuttavia,definire la “vita” è difficile,
perché
tutti gli esseri viventi assumono forme
e
strutture estremamente varie,e la loro differenza
rispetto
alla materia non vivente è a volte assai
tenue.
Nulla ci vieta però di evidenziare alcune
proprietà
degli esseri viventi che,in linea di massima,
non
sono condivise dagli oggetti inanimati:gli
organismi
viventi hanno strutture complesse e
organizzate,conservano
attivamente tali strutture
in
base a un processo chiamato “omeostasi”,
crescono,acquistano
energia e materiali dell'ambiente
e
li trasformano in nuove forme,reagiscono
all'ambiente,si
riproducono,considerati nel loro
insieme,possiedono
la capacità di evolversi.
Analizziamo
adesso questo tipo di “complessità”
e
“organizzazione”. Rispetto ad una qualsiasi
porzione
di materia non vivente di dimensioni
analoghe,gli
organismi viventi sono altamente
complessi
e organizzati. Un cristallo di sale da
cucina,per
esempio,è formato da due soli elementi,
sodio
e cloro,disposti ordinatamente in una
struttura
cubica:organizzata,ma semplice.
Gli
oceani contengono atomi di ogni elemento
presente
in natura,ma distribuiti in modo casuale:
complessi,ma
non organizzati. Al contrario,
persino
la minuscola dafnia,racchiude dozzine
di
elementi diversi,uniti insieme da migliaia di
combinazioni
specifiche di atomi cui si dà il
nome
di “molecole”. Queste ultime sono inoltre
organizzate
in aggregati ancor più grandi e
complessi
a formare strutture quali gli occhi,
le
zampe,l'apparato digerente e il cervello.
I
principi complementari di complessità e
organizzazione
rivelano nel mondo vivente una
struttura
a gerarchia piramidale. Un atomo,è la
più
piccola particella di un elemento che ancora
ne
conservi le proprietà chimiche e fisiche.
Se
per ipotesi,fosse possibile suddividere un
diamante,che
è carbonio puro,in frammenti
sempre
più piccoli sino a separarlo nei singoli
atomi
costituenti,ciascuno di essi sarebbe pur
sempre
carbonio:qualsiasi ulteriore divisione
produrrebbe
particelle subatomiche isolate,
che
non avrebbero più le caratteristiche del
carbonio.
Associandosi tra loro in vario modo,
gli
atomi formano molecole;per
esempio,un
atomo
di carbonio può combinarsi con due
atomi
di ossigeno dando origine al biossido
di
carbonio. Molte molecole semplici si
formano
spontaneamente,ma quelle grandi e
complesse
possono essere prodotte soltanto
dagli
esseri viventi. Proprio come un atomo è
la
più piccola unità di un elemento,così la
cellula
è la più piccola unità vivente.
Ridotta
all'essenziale,una cellula è l'insieme
di
geni che contengono
le informazioni
necessarie
a controllarne le attività vitali,
di
strutture subcellulari chiamate organuli
che
agiscono come laboratori chimici
in
miniatura utilizzando le informazioni
presenti
nei geni e conservando viva la
cellula,e
di una sottile membrana
che le
separa
dall'ambiente circostante. Taluni
organismi,per
lo più microscopici,si
identificano
con un'unica cellula (sono
cioè
unicellulari),ma quelli più grandi sono
composti
da molte cellule (sono cioè
pluricellulari).
Proprio in questi organismi,
cellule
di tipo simile formano tessuti,quali
il
tessuto nervoso o il tessuto connettivo.
Tessuti
diversi (come quelli nervoso e
connettivo
insieme) possono riunirsi in
un'unità
strutturale,che prende il nome di
organo
(per esempio,il cervello). Un
gruppo
di organi deputato a una precisa
funzione
costituisce un “sistema organico”
(
o apparato):così,cervello,midollo
spinale,
organi
di senso e nervi compongono il
sistema
nervoso. L'azione congiunta di tutti
i
sistemi organici si concretizza in un singolo
essere
vivente,l'organismo.
L'organizzazione
e
la complessità dei viventi non sono massime
nell'organismo
individuale. Un gruppo di
organismi
della medesima specie che vivono
nella
stessa area e siano in grado di riprodursi
tra
loro costituisce una popolazione.
In
una comunità locale
sono rappresentate
numerose
specie diverse. L'insieme delle
comunità
e dei relativi ambienti non viventi
formano
un ecosistema .
Infine,l'intera
superficie
del pianeta abitata da organismi
viventi
prende il nome di biosfera
.
Abbiamo
parlato di “omeostasi”,ma
che
cos'è?
Non è facile mantenere in buona
efficienza
strutture organizzate complesse.
Le
molecole di un organismo e gli abiti
in
un armadio costituiscono dei buoni
esempi
di come l'organizzazione tenda
a
precipitare nel caos almeno che si
consumi
energia per mantenerla.
Per
un organismo restare in vita significa
mantenere
il più possibile costanti le
condizioni
interne,secondo un processo
chiamato
omeostasi (dal greco
“restare
lo
stesso”). Tra gli animali a sangue caldo,
per
esempio,organi vitali come il cervello
e
il cuore vengono mantenuti a un certo
valore
uniforme di temperatura malgrado
le
ampie fluttuazioni delle condizioni
ambientali.
Questo risultato è frutto di
una
varietà combinata di meccanismi
automatici,che
comprende la sudorazione
quando
fa caldo e la combustione di una
maggiore
quantità di alimenti quando il
clima
è rigido,ma anche di comportamenti quali
l'esposizione
ai raggi del sole o,nel caso dell'uomo,
la
regolazione del termostato della stanza.
Nel
corso dell'esistenza di un organismo
si
registrano tuttavia cambiamenti microscopici,
come
la crescita e la riproduzione,ma queste
sono
fasi specifiche,geneticamente programmate,
del
ciclo vitale. La crescita,in una certa fase
del
suo ciclo vitale,ogni creatura vivente aumenta
di
dimensioni. Il fenomeno è evidente in piante,
uccelli
e mammiferi,che,piccolissimi alla nascita,
crescono
poi in modo vistoso nel corso
dell'esistenza.
Ma anche i batteri unicellulari
sono
minuscoli nel momento in cui si formano
e
raddoppiano le dimensioni originarie prima
di
dividersi. In tutti,l'accrescimento comporta
la
trasformazione di materiali prelevati
dall'ambiente
in molecole utili all'organismo.
Perché
in un organismo l'omeostasi sia attiva
e
si possa compiere l'accrescimento,sono necessarie
energia
e sostanze nutritive. I materiali per la
nutrizione
(atomi e molecole di cui sono composti
tutti
gli organismi) possono essere ottenuti dall'aria,
dall'acqua,dal
terreno e da altri esseri viventi e devono
poi
essere trasformati nelle molecole dell'organismo.
L'energia,cioè
la capacità di compiere lavoro,che si
concretizza
in reazioni chimiche,nello spuntare delle
foglie
in primavera o nella contrazione di un muscolo,
viene
acquistata sostanzialmente in due modi:
1
le piante e alcuni organismi unicellulari catturano
l'energia
solare e immagazzinano in molecole di
zucchero
ricche di energia,attraverso un processo
noto
come fotosintesi clorofilliana
.
2
la maggior parte dei batteri,i funghi e gli animali
non
hanno questa facoltà e sono costretti a “estrarre”
le
molecole energetiche contenute in altri organismi.
Come
è facile arguire,le fonti primarie di queste
molecole
energetiche sono dunque gli organismi
fotosintetici.
Tutti gli organismi viventi recepiscono
e
rispondono agli stimoli provenienti sia dal loro
interno
sia dall'ambiente esterno. Quando si è
affamati,ciò
è principalmente dovuto al manifestarsi
di
stimoli interni quali la sensazione di vuoto allo
stomaco
e la bassa concentrazione di zuccheri e
grassi
nel sangue. Segue poi la reazione agli stimoli
esterni,che
si traduce nella scelta di cosa mangiare,
ad
esempio,una fetta di torta,piuttosto che un panino.
Non
soltanto gli animali,con la loro mobilità e il
loro
elaborato sistema nervoso,sono in grado di
raccogliere
e reagire agli stimoli. Le piantine sul
davanzale
della finestra,per esempio,si orientano
verso
la luce,e persino i batteri intestinali producono
enzimi
digestivi diversi a seconda che si sia bevuto
latte,mangiato
un dolce o assunto entrambi.
Sappiamo
benissimo che tutti gli organismi
viventi
non sono immortali;presto o tardi,nulla
sfugge
alla morte. La continuità della vita sulla
Terra
è garantita perché gli organismi si riproducono,
dando
origine ad altri individui della stessa specie.
La
varietà degli organismi è in parte dovuta al
fatto
che i figli di solito non sono identici ai
genitori.
La presenza di variazioni modeste ma
significative
nell'ambito delle somiglianze
di
base si traduce in un'importante proprietà
degli
esseri viventi:la capacità di evolversi
.
Durante
l'intero arco della sua esistenza,ogni
individuo
mantiene l'omeostasi. Questa tendenza
alla
conservazione di condizioni individuali
costanti
si contrappone alla capacità dei gruppi
di
organismi di modificarsi nel tempo.
Benché
il patrimonio genetico dell'individuo
rimanga
sostanzialmente inalterato dalla nascita
alla
morte,la composizione genetica della specie
nel
suo complesso cambia nel susseguirsi delle
generazioni,cioè
la specie si evolve .
Alcune
delle
trasformazioni che si verificano in una
specie,come
lo sviluppo di zoccoli più grandi
e
robusti nei cavalli,aiutano tali organismi ad
affrontare
i rigori dell'ambiente. Queste
modificazioni
sono chiamate adattamenti
.
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in modo da dare a tutti voi che mi seguite un aiuto maggiore, grazie per la vostra disponibilità.