La pelle dell'uomo. Medicina.
La pelle dell'uomo. Medicina.
Non c'è parte esterna del corpo
umano che non sia rivestita dalla pelle. Essa è una membrana molto
sottile e resistente, che ha il compito di proteggere il nostro
organismo dagli urti, dagli sfregamenti, dall'umidità, dal freddo e
dal caldo eccessivi, dal vento. Naturalmente, a differenza degli
altri organi del corpo che si conservano a lungo perché sono
protetti, la pelle, essendo più esposta, è soggetta a un continuo
logorio. Ma il fatto meraviglioso è che, sebbene noi non c'è ne
accorgiamo affatto, la pelle si consuma e si rifà lentamente, ma
continuamente. Vi siete mai chiesti, per esempio, che cosa sia la
forfora che si trova in maggior quantità tra i capelli? Essa non è
altro che pelle morta, ridotta in leggere squamette; ma quando questa
si forma, una nuova pelle è già rinata al suo posto. Così, senza
che noi ce ne accorgiamo, l'involucro esterno del nostro corpo si
rinnova.
La pelle non ha lo
stesso spessore su ogni parte del corpo. Sul palmo delle mani e
sulla pianta dei piedi, dove è maggiormente sottoposta a logorio,
diviene più spessa, più resistente e si indurisce al punto di
formare delle callosità. È per questo che tutte le persone che
compiono lavori manuali hanno le mani molto ruvide e callose. La
pelle si distende per assecondare tutti i nostri movimenti:
quindi è elastica.
Per accorgersene basta pizzicarla: dopo essere stata piegata e
tirata, essa tende a riprendere da sola la forma e la posizione di
prima in modo molto naturale, senza che l'uomo si accorga del suo
continuo tendersi e distendersi. La nostra pelle perché possa
rimanere morbida, viene ingrassata da una sostanza oleosa che è
prodotta da ghiandole poste sotto la superficie (eccetto che nel
palmo delle mani e nella pianta dei piedi). Infatti, se passiamo un
fazzoletto sulla fronte vediamo che vi rimane una leggera patina di
grasso. Se osserviamo la nostra pelle attraverso
una forte lente
d'ingrandimento, ci possiamo accorgere che la sua superficie è
rugosa e cosparsa di innumerevole e piccolissime aperture: i pori.
Attraverso i pori viene eliminata continuamente, sotto forma di
vapore invisibile, una certa quantità di sostanze nocive al corpo
umano. Inoltre, quando ci affatichiamo o vi è un caldo eccessivo,
dai nostri pori esce, sotto forma di goccioline, un liquido piuttosto
salato che si chiama sudore. Pensate che se si ricoprisse il corpo
di un uomo, anche solo per un terzo della superficie, con una
sostanza impermeabile che gli otturasse i pori, quell'uomo morirebbe
avvelenato perché il suo corpo non potrebbe eliminare completamente
le sostanze nocive. Se poi continuiamo la nostra attenta
osservazione della pelle, possiamo notare che, soprattutto su quella
parte che ricopre i polpastrelli delle dita, vi sono, oltre ai pori,
delle linee curve. Sono le papille tattili, per mezzo delle quali la
pelle, quando viene a contatto con un oggetto, sente se esso è caldo
o freddo, liscio o rugoso, duro o molle.
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