La forza muscolare dell'uomo. Corpo umano.





La forza muscolare dell'uomo. Corpo umano.

Quando un corridore all'inizio della pista sta raggomitolato coi piedi nelle buche di partenza e le mani appoggiate a terra. Al “pronti” si solleva, porta avanti il corpo sempre con le mani a terra mentre compie una lunghissima inspirazione. Ha i muscoli tesi, pronti a scattare. Al “via” il corpo del corridore balza in avanti; per alcuni istanti rimane curvo, poi si raddrizza; i passi raggiungono la massima ampiezza. Tutti i suoi muscoli sono soggetti ad uno sforzo violento. Il ritmo della corsa è velocissimo. Ecco, è già giunto al traguardo. In 10 secondi ha corso 100 metri. Il centometrista espira l'aria ormai priva di ossigeno e respira celermente per mandare nuovo ossigeno ai muscoli affaticati mentre il cuore “batte” furiosamente. Il corridore nel breve tempo dei dieci secondi ha sviluppato una potenza di circa 6 CV (cavalli vapore). Non solo. I 6 CV rappresentano potenza prodotta; per ottenerla il corridore ha dovuto però “spendere” in quei pochi secondi una energia ben superiore. Infatti il corpo umano, come del resto ogni macchina, sperpera durante il lavoro buona parte dell'energia che richiede. Poiché il rendimento di lavoro di un corridore in corsa è di circa il 25% (cioè un quarto), possiamo dire che il nostro centometrista ha dovuto spendere l'energia corrispondente a una potenza di 24 CV. Essa corrisponde al lavoro che si deve compiere per sollevare all'altezza di un metro 1800 chilogrammi nel tempo di un secondo! È un risultato veramente strabiliante che pochissimi individui, dopo solo incessanti allenamenti, riescono a raggiungere e per non molte volte.

Il rendimento della “macchina umana” varia grandemente a seconda dei diversi “lavori”. Così ad esempio nel nuoto il rendimento è del 2%, nella corsa è del 25% e pure del 25% nel sollevamento del peso. Naturalmente il rendimento varia da individuo a individuo. L'atleta che ha seguito un allenamento migliore, darà anche un rendimento maggiore.

Il combustibile dei muscoli.

I muscoli lavorano contraendosi. Nella maggioranza dei casi le due estremità di un muscolo sono fissate mediante i tendini a due ossa mobili che vengono avvicinate appunto dal muscolo il quale contraendosi si ingrossa e si accorcia. L'energia usata dal muscolo per contrarsi e quindi “lavorare” deriva da trasformazioni chimiche di sostanze che contengono fosforo. Queste sostanze trasformandosi cedono energia e poi la riacquistano per mezzo dell'ossigeno che entra nel corpo con la respirazione. L'ossigeno è dunque il combustibile dei nostri muscoli. Più intenso è il loro lavoro, maggiore è il bisogno di ossigeno. Ce ne accorgiamo quando, ad esempio, saliamo di corsa una scala e siamo poi costretti a compiere rapide e numerose inspirazioni per poter reintegrare le energie che i muscoli hanno speso.

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