La cellula animale. Medicina.
La cellula animale. Medicina.
Esiste una speciale materia prima
con cui sono costruiti tutti gli esseri viventi,
piante ed animali: è il protoplasma
(dal greco protos = primo e plasma = ciò
che è plastico, che ha preso una
forma). Esso è costituito da un enorme numero
di molecole che sono, diciamo così,
organizzate; esse agiscono in modo da
provvedere alle attività
fondamentali della vita: la nutrizione, la respirazione,
l'escrezione e la riproduzione.
Qual'è l'”intelligenza” che fa “vivere” il protoplasma?
È un mistero. Perciò si può solo
descriverlo. È chiaro che il protoplasma non può
esistere in grandi masse continue;
ogni sua piccola particella deve avere continui
scambi con l'ambiente circostante,
per ricevere nutrimento ed espellere i residui
inutili. Il protoplasma è quindi
suddiviso in tante piccole cellette dette cellule.
Vi sono organismi formati da una
sola cellula (batteri, alghe e protozoi) e altri
(la maggioranza) formati da più
cellule.
Le parti della cellula.
Nella cellula
animale si distinguono le stesse parti della cellula vegetale, ma con
alcune differenze.
Possiamo renderci conto di questo osservando due comuni uova
di gallina, uno
sodo e uno crudo. L'uovo crudo può rappresentare il modello della
cellula di una
pianta: esternamente un guscio duro, cioè una vera e propria
membrana
protettiva,
nell'interno una sostanza semi liquida. L'uovo cotto e privato del
guscio
ci da invece l'idea
di una cellula animale; essa, infatti, non possiede una vera e
propria
membrana e si
presenta come una massa plastica. La cellula animale è costituita
nel
suo insieme dal
protoplasma, il quale è distinto in “citoplasma”e “nucleo”.
Il citoplasma
occupa la maggior parte della cellula; esso è costituito da enormi
elementi
chimici che formano
svariatissimi composti. Ogni composto ha un suo preciso compito:
costituire una
riserva, digerire, cioè trasformare le sostanze che entrano nella
cellula,
combinarsi con le
molecole di ossigeno ecc. In altre parole, nella cellula funziona
come
un microscopico
laboratorio. IL nucleo occupa, quasi sempre, una posizione centrale;
ogni
cellula ne possiede
uno; non sono però rare le cellule munite di due o anche più
nuclei.
Esso ha una
importanza fondamentale nella vita della cellula; se una cellula
viene privata
di buona parte del
citoplasma, continua a vivere e dopo parecchio tempo rigenera il
materiale perduto;
se invece la cellula è privata del nucleo, muore. Non sono ancora
chiare tutte le
funzioni del nucleo come non lo sono quelle di numerosi altri
elementi
cellulari, quali
l”apparato reticolare di Golgi”, l'”apparato della sfera”
ecc.
È stato però
chiarito che nel nucleo si “fucinano” sostanze importantissime,
quali enzimi
e ormoni, che,
giunti attraverso la membrana nucleare nel citoplasma, regolano lo
svolgersi di molte
reazioni chimiche. Una delle più importanti funzioni del nucleo è
quella della
riproduzione cellulare; in esso si trovano i “cromosomi”, specie
di filamenti
dai quali dipende
la trasmissione dei caratteri ereditari. Ciascuna specie animale ha
un
determinato numero
di cromosomi nel nucleo delle sue cellule; nelle cellule dell'uomo
si trovano 48
cromosomi. Si calcola che circa il 30% in peso del protoplasma sia
costituito
da sostanze
organiche (carboidrati, grassi, proteine ecc), il 2-3 % da sostanze
inorganiche
e il rimanente
68-67 % da acqua. La materia vivente è formata per la maggior parte
(97%)
da carbonio,
idrogeno, ossigeno e azoto.
Dimensioni e forma delle cellule.
Nella goccia di
sangue che esce dal nostro polpastrello per una puntura di ago
“nuotano”
circa tre milioni
di cellule. In tutto il corpo di un uomo ve ne sono parecchi milioni
di
milioni. Benché
sia un organismo completo ed enormemente complicato, la cellula ha
dimensioni
piccolissime; l'unità di misura usata per determinare la sua
grandezza è il
millesimo di
millimetro, cioè il micron. Vi sono cellule che misurano 7-8
micron,
come i globuli
rossi del sangue, altre che misurano 100-150 micron, come alcune
cellule nervose; in
genere il diametro della cellula oscilla tra i 10 e i 30 micron.
La durata della vita delle cellule.
Vi sono tre tipi di
cellule animale:
primo)
le cellule labili, cioè
quelle cellule che si rinnovano durante tutta la vita
dell'individuo; esse hanno una durata molto limitata (per esempio i
globuli rossi
del sangue), ma vengono via via sostituite da altre. Nel corpo umano
vengono
generati ogni giorno milioni e milioni di cellule. Sono cellule
labili quelle del
sangue, della pelle, delle ghiandole sebacee ecc.;
secondo)
le cellule stabili, cioè
quelle che cessano di moltiplicarsi ad un determinato
grado dello sviluppo dell'organismo; esse possono però riprendere
l'azione rigenerativa
in caso di perdite. È di questo tipo la maggior parte delle cellule
ghiandolari (del fegato,
dei reni, del pancreas), le cellule cartilaginee, ossee, le fibre
muscolari lisce;
terzo)
le cellule
permanenti, cioè
quelle che durano per tutta la vita dell'individuo.
Noi sappiamo che esse non si moltiplicano e, se vengono distrutte,
non possono in
alcun modo venir sostituite da altre. A questo tipo appartengono sia
le cellule nervose
che le fibre muscolari striate.
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