Crittografia o codifica?

Mauro Goretti - Programmatore.



Crittografia o codifica?



 I concetti nel mondo della crittografia sono numerosi
ed è difficile fare confusione. Tra le cose a cui è importante
fare attenzione c’è la differenza tra crittografi a, o cifratura
(le due parole sono intercambiabili) e la codifica di un
messaggio. Anche se spesso le parole “codifica” e “cifratura”
vengono usate, impropriamente, con lo stesso significato, esse
descrivono concetti molto diversi. La crittografia (o cifratura)
è ciò di cui abbiamo effettivamente parlato fino a questo
momento; crittografare (o cifrare, o ancora criptare)
un messaggio significa effettuarne la conversione in una forma
che non sia comprensibile a nessuno, fuorché a chi sia
a conoscenza sia dell’algoritmo utilizzato per la crittazione, sia
(e soprattutto) della chiave utilizzata dall'algoritmo stesso
Con codifica, invece:
si intende semplicemente il processo di conversione di un
messaggio in un altro formato. Si tratta di regole che a tutti
gli effetti trasformano il messaggio, dandogli un aspetto
diverso, ma non prevedono chiavi di sorta, e le regole sono
sempre ben note; in modo che ricostruire il messaggio originale
a partire da quello codificato sia sempre banale. La codifica
di un messaggio può avere diversi scopi (come quello
di semplificare l’invio via e-mail), ma non ha, evidentemente,
lo scopo di mantenere la riservatezza del messaggio originale.
Come già detto, la decodifica di un qualsiasi contenuto non
richiede mai la conoscenza di nessuna chiave (sia esse una
password oppure un file), ma solo la conoscenza dell’algoritmo,
che è tipicamente (e volutamente) noto. Un sistema di codifica
usato di frequente è Base64. Viene usato soprattutto
per trasformare contenuti tipicamente binari (come un file
eseguibile o un’immagine) in un formato di testo costituito
da soli caratteri ASCII. Questo permette la trasmissione
del contenuto originale attraverso mezzi che prevedano solo
il trasferimento di caratteri ASCII. Per esempio, se il firewall
della vostra azienda vi consente di utilizzare un programma
di chat, ma non di effettuare il trasferimento di file attraverso
quella chat (quindi: solo conversazioni testuali), voi potreste
convertire con Base64 un file binario, e incollarlo in una
finestra di chat a una vostra amica. Ella potrà riconvertirlo
in binario e ritrasformare il file nell'originale. Una codifica in un
formato ASCII quale Base64 viene usata soprattutto proprio
perché può essere comodo avere una versione testuale
e “incollabile” (in un’e-mail, in un sito Web, eccetera) di un
contenuto binario. Base64 non è limitato alla codifica di file
binari, potete usarlo anche per convertire file di testo in... file
di testo. Approfittiamo della cosa per mostrarvi con un esempio
pratico il concetto di codifica. Create un file (che nell’esempio
qui sotto chiameremo dacodificare.txt e scriveteci dentro
una linea o due. Ora codificatelo in Base64 con OpenSSL:
openssl base64 -in dacodificare.txt > codificato.txt
Date un’occhiata al contenuto del file codificato.txt: come
un file cifrato con Blowfish, vi sarà completamente illeggibile.
Tuttavia, non è cifrato affatto, e ve lo dimostriamo. Aprite il sito
http://tinyurl.com/ove8 (è un sito che permette di codificare
e decodifi care in Base64 direttamente online) e incollate
il contenuto del vostro file codificato all’interno del form; quindi
cliccate Decode. Apparirà un box di testo con il contenuto
originale del vostro file. Ricapitolando: crittare (o criptare)
un messaggio ha come scopo mantenerne la riservatezza.
Codificare un messaggio ha l’obiettivo di cambiare
il suo formato, a seconda delle varie esigenze.

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