La droga.

Aramini Parri Lucia-Blogger.





La droga. Attualità.

In base agli schedari del “Bureau of Narcotics” vi sono negli Stati Uniti 48 mila tossicomani per la sola eroina, di cui il 50% di età inferiore ai 30 anni. In realtà, il numero di drogati fra i giovani americani è enormemente superiore. In Italia, il numero di arresti per uso di sostanze stupefacenti è in aumento di anno in anno, ed è in continua progressione la diffusione della droga. Il piacere del rischio, la curiosità, l'illusione di sentirsi più uomini sono le prime tappe di un cammino che porta alla schiavitù della droga, alla malattia e, spesso, alla morte.

Che cosa è la droga.

Oggi si parla molto di droga, ma, generalmente, senza conoscere bene che cosa è, quali sono i benefici e i danni da essa provocati. Con il termine generico di droga si indica un vasto gruppo di farmaci, alcuni dei quali esistenti in natura, altri che appartengono alla famiglia degli “psicofarmaci”, fabbricati cioè, dall'uomo nei laboratori. Per comprendere il significato di questi termini occorre fare una premessa. Ciò che differenzia l'uomo dagli animali è soprattutto il grande sviluppo che in esso ha assunto il sistema nervoso, che i medici distinguono in due grandi sezioni: Sistema Nervoso Centrale e Sistema Nervoso Periferico. Le droghe agiscono prevalentemente sul primo sistema, il cui organo più nobile è il cervello. Esso si può definire la “centrale di comando” di ogni nostra attività e ci permette di pensare, ricordare, registrare le sensazioni (attività psichica). Gli psicofarmaci, cui appartengono anche le droghe, agiscono direttamente sulle cellule del cervello, modificando il loro funzionamento. Le droghe, per esempio, alterano la capacità di ragionare, deformano la registrazione delle sensazioni provenienti dall'esterno. In più, le droghe provocano in chi le usa il desiderio fortissimo di ripeterne l'uso (tossicomania).

Dagli ipnotici agli allucinogeni.

Distinguiamo le droghe in diversi gruppi, a seconda degli effetti che producono. Ipnotici: sono farmaci che producono tranquillità, ed effetti più elevati, il sonno. Se presi in dosi maggiori possono portare a morte perché impediscono il funzionamento delle cellule nervose che comandano la respirazione. I più noti sono i barbiturici. Analgesici, narcotici o stupefacenti: il farmaco più antico di questo gruppo è l'oppio. Da questa sostanza si estrae la morfina. Modificando artificialmente la morfina, si ottiene un altro stupefacente l'eroina. A piccole dosi, usate in medicina, gli analgesici sopprimono la registrazione del dolore; a dosi maggiori provocano una sonnolenza beatitudine, una specie di “stupore” (da cui il nome stupefacenti) è opportuno ricordare che per la legge italiana sono considerati stupefacenti non solo questo gruppo di farmaci, ma anche tutti gli altri compresi nella nostra classificazione.
Psicostimolanti: sono farmaci dotati di forte potere eccitante. I più importanti sono le anfetamine (il “doping” degli sportivi) e la coca, cioè le foglie della pianta Erytroxilon Coca che vengono masticate dagli indigeni delle Ande per non avvertire freddo e fatica. La cocaina viene appunto estratta dalle foglie di coca. Questi farmaci provocano forte eccitazione, insonnia, e sopprimo la registrazione della fatica. Le anfetamine vengono usate in medicina per migliorare l'umore in alcune malattie mentali; la cocaina e i suoi derivati sono anestetici locali. A dosi molto alte, ambe due i farmaci possono provocare allucinazioni e illusioni ottiche o uditive. Si dicono allucinazioni quelle immagini che sorgono dal nostro cervello senza nessun rapporto con il mondo esterno. Illusioni, invece, sono le registrazioni deformate di una sensazione reale: per esempio, si ha un'illusione ottica quando un oggetto è registrato diversamente da quanto sia in realtà; un'illusione uditiva quando un suono è percepito più acuto o più grave o comunque differente da quanto non sia in realtà.

Allucinogeni o psicomimetici: sono sostanze dotate di effetti diversi, ma la loro azione base è quella di provocare allucinazioni e illusioni. Fra gli allucinogeni più potenti c'è l'LSD (acido lisergico) sintetizzato nel 1943, a Basilea, dal dr Hoffman che , per primo, casualmente, ne sperimentò gli effetti. Infatti, tornando a casa in bicicletta dopo aver lavorato su quella nuova sostanza, si accorse di non saper valutare bene le distanze. Smontò e si rese conto di provare una strana euforia. Riflettendo su quanto era accaduto, attribuì poi, giustamente, ai vapori dell'LSD che aveva aspirato le sensazioni da lui provate. Al gruppo degli allucinogeni appartengono anche la marjiuana e l'hashish. Che si estraggono dalla canapa indiana. Tutte queste sostanze provocano illusioni o allucinazioni. Così, un oggetto viene visto con colori fantastici, appaiono visioni che si alterano in rapida successione, le forme assumono contorni curvilinei, il proprio corpo viene percepito come staccati da se stessi. Il soggetto drogato riconosce la falsità di ciò che prova, ma la sua capacità di ragionare è molto diminuita.

Le conseguenze dell'uso.

Quali danni provoca l'uso della droga? Una sola dose, un'unica esperienza può essere rischiosa? Perché è dannosissimo l'uso continuato di queste sostanze? Che cosa sono la tolleranza e la dipendenza dalla droga?
Effetti acuti dell'uso della droga: sono gli effetti che si possono manifestare dopo l'introduzione di una sola dose di droga; occorre però fare alcune considerazioni. Non sempre la droga procura gli effetti piacevoli desiderati. I barbiturici possono portare irritabilità e aggressività impreviste; la morfina, anziché sonnolenta beatitudine, può provocare sensazioni molto sgradevoli. Le anfetamine, prese per eccitarsi, possono portare a depressioni gravi dell'umore e al delirio persecutorio: il soggetto, cioè, si sente vittima di una persecuzione e può reagire aggressivamente contro persone e oggetti che crede ostili. Gli allucinogeni, nel 30% dei soggetti, provocano quello che si chiama “cattivo viaggio”, procurando ansia che può arrivare al panico e al delirio di persecuzione. Un altro notevole pericolo è costituito dal cosiddetto “delirio di superiorità”: il drogato si sente onnipotente crede che tutto gli sia possibile, volare, camminare sulle acque; per questo, molte persone sono morte precipitando dalla finestra sotto l'influsso dell'LSD. Iniezioni mal calcolate di droga possono essere mortali per arresto del respiro e del cuore; tutte le droghe possono essere causa di incidenti di vario genere, data la mancanza di controllo di una persona drogata.

Effetti cronici: questi effetti sono causati dall'uso della droga, di cui il tossicomane non riesce più a privarsi, e sono diversi secondo la droga usata. I barbiturici causano una progressiva perdita della memoria e alterazioni dell'umore, con bruschi passaggi dalla depressione all'euforia; la capacità di critica, inoltre, diminuisce progressivamente. I muscoli non obbediscono più alla volontà, e il drogato non riesce più a controllare i propri movimenti (atassia). Insorgono fenomeni allergici di intolleranza, con conseguenza di eruzioni e macchie sulla pelle, e la morte può sopraggiungere per gravi disfunzioni renali. I morfinomani sono persone con decadimento fisico generale, magre, molto deboli, con gravi disturbi della attività psichica. Inoltre, poiché gli analgesici narcotici si assumono mediante iniezioni con siringa direttamente nelle vene, sono frequenti le infezioni causate dalle iniezioni. I drogati da allucinogeni parlano con lentezza e difficoltà (brachilalia), hanno le capacità di ragionamento affievolite, lo sguardo assente e fisso, sono portati ad una completa trascuratezza della loro persona. Con il tempo possono essere colpiti da malattie mentali molto gravi, o deliri persecutori.

Effetti immunogeni: il termine “assassino” pare derivi dalla parola “hasch shashin”, che era il nome di una setta fondata in Persia attorno all'anno mille D.C. Le gesta feroci dei membri di questa setta erano compiute sotto l'influenza dell'hashish. Ma, come abbiamo visto, quasi tutte le droghe possono portare ad un aumento dell'aggressività e dell'irritabilità. Inoltre, la necessità imperiosa di procurarsi droga spesso conduce il tossicomane al furto e all'omicidio. Da dove nasce questa violenta necessità? Per rendercene conto occorre conoscere due fenomeni: la tolleranza e la dipendenza. Il drogato diventa progressivamente tollerante al farmaco. Ciò significa che il farmaco ha un effetto sempre minore: il drogato, quindi, è costretto ad aumentare progressivamente le dosi di droga. Così il drogato impregna di farmaco il proprio organismo, fino a quando la droga diventa per lui una assoluta necessità fisica. Si è instaurata una “dipendenza” dalla droga. Questo fenomeno può essere così spiegato: l'organismo, per difendersi, elabora una serie di reazioni per opporsi all'azione della droga. Possiamo immaginare l'equilibrio raggiunto in un drogato come una bilancia a due piatti: da una parte la droga dall'altra tutte le difese dell'organismo che si oppongono alla droga a livelli sempre più alti. Quando la somministrazione della droga viene sospesa bruscamente, l'equilibrio si rompe e l'organismo reagisce con violenti fenomeni. Tali fenomeni avvengono soprattutto per gli analgesici narcotici ed iniziano subito dopo la sospensione: debolezza e un bisogno feroce, ossessivo della droga. Il drogato diventa insonne, viene colpito da febbre sempre più elevata, il suo cuore batte più velocemente, il respiro si fa affannoso, i muscoli sono scossi da contrazioni e crampi: tutto il quadro può sfociare nella morte. Questa è, in genere, la triste parabola di un tossicomane. Quindi le droghe, utili per la salute se usate correttamente, possono diventare una terribile arma contro chi ne abusa; ma il pensiero più amaro è che troppi giovani entrano con incoscienza in una tristissima strada da cui, il più delle volte, non si torna indietro.

PS questo articolo è solamente a livello informativo. Le droghe non devono essere usate perché la propria vita non ha prezzo e va vissuta con tanto Amore e giorno per giorno.

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