I Giardini di Babilonia.


I Giardini di Babilonia

Delle Sette meraviglie, la più leggendaria furono i giardini di Babilonia. Gli autori greci immaginarono che si trattasse, letteralmente, di “giardini pensili”. Il libro De septem mundi
miraculis attribuito a Filone di Bisanzio ma scritto in realtà nel VI-VII secolo, afferma: “Il cosiddetto Giardino Pensile, fatto di piante, sollevate da terra, viene lavorato in aria, essendo una
terrazza sospesa il terreno dove si radicano le piante. Al di sotto si rizzano per sostegno colonne
di pietra, e tutto lo spazio è occupato da colonne istoriate”. In realtà, si ritiene che il giardino, creato da Nabucodonosor II, re di Babilonia dal 605 al 562 a. C., fosse disposto su alte terrazze
di pietra, circondate da mura, nelle quali il re diede ordine di piantare tutte le specie di alberi da
frutta, irrigati con un sofisticato sistema di acquedotti. Un'altra leggenda vuole che Nabucodonosor
avesse ideato i Giardini Pensili per la moglie Semiramide; in realtà di questa regina non si hanno
notizie certe. Erodoto la cita appunto come l'artefice delle conquiste di Persia, Media ed Egitto, e
degli stessi giardini; secondo altre fonti sarebbe vissuta 200 anni prima di Nabucodonosor II.
Sappiamo invece che questi avrebbero creato le terrazze di Babilonia per amore della sua sposa
Amitis, originaria della Media. Sta di fatto però che all'epoca della conquista di Babilonia da parte
di Alessandro Magno (331 a.C.) i Giardini Pensili non furono neppure menzionati, mentre erano
considerate una vera “meraviglia” le possenti mura della città e in particolare il Muro orientale.
Questo, lungo 1650 metri, era parte integrante degli otto chilometri della cinta urbana e si componeva di due strutture parallele, una interna e una esterna; la distanza fra essi, 12 metri, era
interamente riempita di terra pressata. Tale camminamento consentiva il passaggio contemporaneo
di due carri trainati da cavalli. Nell'intera cinta muraria si aprivano otto porte dedicate ad altrettante
divinità babilonesi. La più importante, la Porta di Ishtar, è stata ricostruita al Pergamon Museum
di Berlino.

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