La civiltà degli Etruschi. Storia.
La civiltà degli Etruschi. Storia.
Ottocento anni prima della nascita
di Cristo,nelle pianure costiere della Toscana giunsero per
via mare,dopo aver costeggiato molte
terre,delle genti straniere provenienti forse dall'Asia
Minore. Le zone in cui esse si
stabilirono erano quasi ovunque coperte di boschi,sterpeti e
paludi in cui vivevano branchi di
cinghiali. Nei boschi furono aperte radure su cui sorsero le
prime capanne,le prime case di
pietra,i primi villaggi. A poco a poco queste genti asiatiche
conquistarono i territori
circostanti;poi oltrepassarono l'Appennino,si stabilirono nell'Umbria
e nel Lazio,quindi raggiunsero verso
nord la Valle Padana e il Trentino e verso sud la Campania.
I villaggi primitivi divennero
fiorenti città,circondate da mura poderose:Tarquinia,Volterra,
Vetulonia,Populonia,Arezzo,Cortona,Perugia,Chiusi,Veio,Felsina
(chiamata poi dai Romani
Bononia,oggi
Bologna),Ravenna,Mantova,Firenze,Fiesole,Adria (che diede nome al
Mare
Adriatico). Cominciò così la
storia degli Etruschi,il popolo più misterioso d'Italia. Sulle
origini
di questo popolo che,quando comparve
in Italia,portava già con sé un evoluta civiltà,si sono
fatte molte ipotesi,ma la più
probabile è senz'altro quella che lo considera originario dell'Asia
Minore. Una leggenda dice che
Tirreno,figlio del loro re,in seguito a una tremenda carestia,
partì con metà della popolazione
e,dopo un lungo viaggio,decise di fermarsi in Italia.
Giacimenti di ferro.
Ingegnosi e attivi com'erano,gli
Etruschi seppero ben presto scoprire e sfruttare i giacimenti di
ferro dell'Isola d'Elba e di rame della
Toscana. Con questi metalli costruivano vasi,monili,urne,
utensili,statuette e armi,che dai loro
porti venivano inviati in tutte le zone abitate d'Italia e
d'Europa. E' agli Etruschi che noi
dobbiamo l'origine di un'attività artigianale così perfezionata.
Le città etrusche.
Le città etrusche,come quelle
greche,erano tutte indipendenti l'una dall'altra:erano cioè piccoli
Stati,guidati da un capo chiamato
“lucumone”. Appunto
perché erano indipendenti,ciascuna
doveva provvedere
alla propria difesa in caso di guerra;per questo le città etrusche
erano poste
su colline isolate
e circondate da poderose mura. Il perimetro delle città era
quadrato. Quando
fondavano una città
gli Etruschi tracciavano con l'aratro un solco,lungo il quale si
gettavano le
fondamenta delle
mura. In alcuni punti si sollevava l'aratro per un breve tratto e lì
era la
“porta”
della città.
La scrittura degli Etruschi.
Gli Etruschi ci
lasciarono molti scritti su pietre tombali,su tavolette,su tazze e
vasi. Ma,
benché essi
abbiano usato un alfabeto simile a quello dei Greci,le parole sono
assai differenti
e,fino a oggi,solo
un centinaio di esse sono state decifrate. Gli scienziati tentano da
quasi 1
secolo di
interpretare gli scritti etruschi;ma finché non si troverà un
inscrizione bilingue,
come avvenne per la
lingua egiziana,il linguaggio etrusco rimarrà il più grande mistero
di quel popolo. La
ricerca del significato delle parole presenta parecchie difficoltà
per il
fatto che non si
conosce ancora con esattezza l'origine di questo popolo e non si
sa,quindi,
con quali lingue
europee o asiatiche può essere messa a confronto la lingua etrusca
per poterla
interpretare.
La loro religione.
Gli Etruschi
credevano negli dei e temevano molto la loro collera. Per questo
celebravano riti
per
placarla,offrendo animali in sacrificio. Essi credevano molto nella
“divinazione”,cioè
nell'arte di
conoscere la volontà degli dei attraverso dei segni esteriori.
Questa,che veniva
considerata
una vera e propria scienza fu poi chiamata dagli antichi scrittori
latini “etrusca
disciplina”.
Gli Etruschi avevano un grande culto per i morti,che seppellivano in
tombe
sotterranee,spesso
grandiose (gli ipogei),dipinte
con arte e arricchite con le pregiate suppellettili
che ornavano le
loro case.
Case confortevoli.
Nell'interno delle
città,le case erano costruite con una forma particolare che
ricordava l'origine
asiatica del
popolo:erano di pianta quadrata e avevano le finestre sui cortili
interni;l'architrave,
cioè la travatura
orizzontale che sosteneva il tetto o i piani superiori,era stato
sostituito dalla
volta. Tutte queste
tecniche di costruzione furono poi apprese dai Romani. Poiché gli
Etruschi
avevano portato con
loro il ricordo della raffinata civiltà asiatica,le
case,nell'interno,erano
arredate in maniera
confortevole ed elegante,con tappeti,lettucci,ampie tavole per i
banchetti e
soprammobili
originali.
Come vestivano.
Le donne,portavano
un berretto a punta (tutulos),la tunica,il mantello e scarpe
appuntite.
I soldati portavano
una divisa cui in seguito si spirarono i Romani;i soldati invece
erano a piedi
nudi,impugnavano la
caratteristica lancia e portavano sul capo l'alto elmo etrusco. Il
comune
abbigliamento
degli uomini etruschi era la tebenna,un
ampio mantello senza maniche. I popolani
indossavano un
mantello che non aveva ne le decorazioni ne l'elegante fattura della
tebenna.
Danze,cacce e banchetti.
Gli Etruschi erano
vivacissimi,intelligenti,assai attaccati ai piaceri materiali.
Amavano moltissimo
la buona tavola,le
danze,gli spettacoli sia buffoneschi che crudeli e le cacce;amavano
inoltre
adornarsi di
gioielli e vestirsi elegantemente. Nelle tombe etrusche,riproducevano
delle pitture
murali che
raffiguravano suonatori e feste. Come appare evidente anche da questo
particolare,
le tombe etrusche
sono sempre decorate con motivi allegri e dilettevoli:la musica,la
caccia,le feste.
Per gli
Etruschi,infatti,il pensiero della morte non era un pensiero triste.
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