La previsione dei terremoti. Sismologia.
La previsione dei terremoti. Sismologia.
Che cosa è un terremoto.
Un terremoto è l'effetto di un
movimento violento che si origina nell'interno della
crosta terrestre: qui gli ammassi
rocciosi si trovano normalmente in uno stato di
equilibrio e, quando questo stato viene
turbato, le rocce assorbono gli sforzi grazie
alla loro resistenza fino all'estremo
limite di rottura; raggiunto questo limite, si
generano improvvisamente fratture e
scorrimenti che manifestano i loro effetti in
superficie sotto forma di brusche
scosse. La zona interna del globo in cui si origina
un terremoto, si chiama <<
ipocentro >>. Secondo la profondità dell'ipocentro, si
distinguono tre tipi di terremoti:
primo: terremoti superficiali, con
ipocentri a una profondità massima di km 60;
secondo: terremoti intermedi, con
ipocentro tra i km 60 e i 300 di profondità;
terzo: terremoti profondi, il cui
ipocentro si trova tra i km 300 e i 700 di profondità
sembra essere quella massima.
L'area terrestre posta sulla verticale
dell'ipocentro si chiama << epicentro >>, ed è
quella in cui si verificano le più
disastrose distruzioni. L'intensità delle scosse sismiche
che si avvertono nella zona
dell'epicentro è tanto più forte quanto più l'ipocentro è
prossimo alla superficie terrestre; man
mano che la profondità dell'ipocentro aumenta,
l'effetto distruttivo si attenua. Come
mostrano le registrazioni, l'interno del globo terrestre
è in continua agitazione: ogni anno si
verificano circa un migliaio di terremoti, alcuni leggeri
e altri più forti; la maggior parte
delle scosse più leggere non viene però avvertita dall'uomo,
perché si verifica sul fondo degli
oceani.
Le cause dei terremoti.
Secondo il meccanismo dal quale vengono
originati, i terremoti vengono suddivisi in
quattro categorie:
Primo: Terremoti tettonici, che si
verificano nelle aree di formazione più recente
(geologicamente parlando) dove è
ancora in corso la nascita di catene montagnose
<< nuove >>; il 90% dei
terremoti ha questa origine. Le scosse si originano quando gli
ammassi rocciosi si spostano, lungo
piani di frattura già esistenti sui quali si trovano in
equilibrio, oppure quando vengono
piegati e compressi oltre il loro limite di rottura e si
creano piani di frattura nuovi. Le
scosse si originano anche per effetto di movimenti verticali
che si verificano, per esempio, quando
un ammasso roccioso sprofonda entro le rocce plastiche
sottostanti, o anche quando un ammasso
roccioso si solleva in seguito a un alleggerimento.
Secondo: Terremoti vulcanici, che si
verificano quando un ammasso di lava si muove
verso la superficie.
Terzo: Terremoti di assestamento, che
si verificano quando nel sottosuolo crolla il
soffitto di qualche cavità, oppure
quando sul fondo di un oceano i sedimenti si comprimono
e si schiacciano, sotto l'effetto del
loro stesso peso.
Quarto: Terremoti di origine
meteorologica.
Secondo alcuni sismologi, sono in
relazione con l'attività delle macchie solari.
Le zone sismiche.
La registrazione sistematica delle
scosse sismiche ha permesso di individuare le zone della
superficie terrestre che sono più
soggette a terremoti, cioè le cosiddette << aree sismiche >>.
La principale area sismica è la <<
cintura di fuoco del Pacifico >>, che si estende ai due lati
dell'Oceano Pacifico sulle coste
dell'Asia e dell'America e dove, oltre ai terremoti, si
manifestano anche frequenti eruzioni
vulcaniche; circa l'85% dell'energia totale liberata dai
terremoti viene dissipata ai margini di
questa area. La cintura di fuoco del Pacifico
possiede due caratteristiche
particolari: in essa si verifica la quasi totalità dei terremoti
profondi, e la quasi totalità dei
terremoti con gli effetti più disastrosi.
La seconda grande area sismica si snoda
lungo la catena di montagne che corrono da un
margine all'altro del bacino del
Mediterraneo e si spingono fino all'Indonesia; dall'Indukush,
un ramo di questa area sismica si
prolunga fino nella Cina Centrale e Settentrionale.
Di tempo in tempo, in questa area si
producono le più disastrose catastrofi sismiche.
La terza grande area sismica è anche
quella più lunga, e si estende su un arco di almeno
km 50 mila attraverso tutti gli oceani
della Terra; si tratta di una catena di montagne sottomarine
di origine vulcanica, che hanno il loro
basamento sul fondo marino e solo raramente arrivano
a emergere, formando le isole
oceaniche. Un ramo di questa area sismica si estende anche
entro le masse dei continenti, neo
cosiddetti grandi << fossati tettonici >> dell'Africa
Orientale,
del Golfo di Aqaba e della Turchia.
Dalla distribuzione dei terremoti sulla superficie terrestre
appare una specie di mosaico di <<
piastre rigide >> asismiche nel loro interno e soggette a
sismi nelle zone marginali: tale
configurazione si ottiene dallo studio della << tettonica delle
zolle >>.
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