L'Italia e le sue pianure. Ecologia ambientale.
L'Italia e le sue pianure. Ecologia ambientale.
Le nostre pianure sono
ricchissime di prodotti agricoli. Il terreno stesso è molto
fertile poiché è di
origine alluvionale;infatti i fiumi,scorrendo dalle montagne,
sgretolano le rocce e
le trasportano con sé trasformandole via via in terriccio.
Quando giungono al
piano,con le loro alluvioni essi depositano questo materiale
che va appunto a
formare il terreno delle pianure. Nelle nostre pianure vengono
coltivati i
seminativi,questi vegetali cioè che l'uomo semina,cura e raccoglie
per
utilizzarli nei modi
più diversi. Prodotti caratteristici della pianura sono ad esempio
il riso,il granturco,il
frumento,la barbabietola da zucchero. Alcuni seminativi
vengono coltivati anche
sulle colline ma,in genere,danno minor rendimento poiché
là predominano le
coltivazioni di piante legnose (vite,olivo e alberi da frutta). Il
suolo montuoso è
invece occupato da una vegetazione spontanea:boschi e pascoli.
Nelle pianure,quindi,il
lavoro del contadino è molto più proficuo.
La Pianura Padana.
Non credete,però,che le
nostre pianure siano sempre state coltivate e sfruttate come
avviene oggi. L'opera
dell'uomo,per riuscire a rendere produttiva la Pianura Padana,
per esempio,è stata lenta
e faticosa. Questa pianura,molti molti secoli fa,era
completamente coperta da
immense foreste;in mezzo alla sconfinata distesa dei
boschi si aprivano,qua e
là,vaste radure in cui sorgevano i villaggi di capanne che
avevano intorno piccoli
campi. Solo al tempo di Roma Imperiale si iniziò ad
abbattere le prime foreste
per farvi passare le larghe strade romane. Con le invasioni
barbariche i boschi
tornarono ad invadere la pianura;qua e là erano interrotti da
paludi e acquitrini. I
feudatari del Medioevo conservarono volentieri queste folte
boscaglie,perché erano
l'ambiente ideale per le loro grandiose battute di caccia.
Alcuni paesi della Pianura
Padana presero il loro nome dagli alberi che prosperavano
nella loro
zona:Noceto,Nosedo (noce),Cerro (cerro),Rogoredo (rovere). I veri
colonizzatori della
Pianura Padana furono i monaci. Essi cominciarono a disboscare
vastissime
zone;prosciugarono plaghe paludose con sapienti opere di drenaggio e
di
canalizzazione;costruirono
anche,verso il 1400,le marcite che
permettono il
raccolto
di foraggio anche d'inverno. La Valle Padana,però,non era ancora
intensamente
coltivata. Sarebbero occorsi parecchi secoli di intenso lavoro per
raggiungere
risultati soddisfacenti. Ancora nei primi anni del secolo scorso si
trovavano
in Lombardia resti di antichi boschi,come quello della Merlata,che si
estendeva
fin presso le mura di Milano. Nel nostro secolo,con l'aiuto di una
più
intensa
e regolare irrigazione,con l'uso di fertilizzanti chimici e di
potenti macchine
agricole,che
svolgono i lavori più pesanti,si è reso possibile un completo
sfruttamento
della
grande pianura del Po.
Riso:
E'
un prodotto coltivato esclusivamente in pianura;infatti le risaie si
devono
poter allagare perché il riso nasce e cresce soltanto
nell'acqua. Vaste risaie si
estendono sopratutto nel Vercellese,Novarese,presso
Pavia e Ferrara. La produzione
annua dal 1971 fu di 8.923.000 quintali. La regione che
produce più riso è il
Piemonte (4.945.000 quintali).
Granoturco:
I
2/3 della produzione totale italiana di granoturco è ottenuta in
pianura. Fra le regioni italiane,le maggiori produttrici
di questo cereale,sono la
Lombardia (con 11.345.700 quintali nel 1971) e il Veneto
(13.232.600 quintali
nel 1971). La produzione nazionale è stata di
44.688.000 quintali nel 1971. Il
granoturco o mais è una pianta originaria dell'America.
Barbabietola
da zucchero: E'
destinata in massima parte ad uso industriale,per
estrarne lo zucchero. L'Italia ha prodotto nel 1971
87.762.000 quintali di
barbabietole,di cui la maggior produttrice è stata
l'Emilia con 43.694.100 quintali.
L'impiego della barbabietola nella fabbricazione dello
zucchero e dell'alcool risale
all'inizio dell' 800.
Frumento:
E'
uno dei prodotti principali della nostra agricoltura. La sua
coltivazione
si pratica su 1/6 del suolo italiano. Il frumento
coltivato in Sicilia e in Sardegna si
chiama
“grano duro” e
fornisce la semola per le paste alimentari. La produzione
nazionale è stata nel 1971 di 100.703.000 quintali. La
regione che ne ha prodotto di
più è stata l'Emilia,con 13.256.400 quintali.
Foraggio:
E'
un altro importante prodotto delle pianure (erba medica,trifoglio,
lupinella,ecc). E' raccolto in estate e immagazzinato
nei fienili e nei silos per
l'inverno.
Anche in inverno,però,si può avere foraggio fresco nelle
“marcite”,campi
in cui viene fatta scorrere acqua fredda proveniente dal
sottosuolo.
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