I Savoia. Storia.
I Savoia. Storia.
Il 10 agosto 1557 a San
Quintino,nelle Fiandre,si combatté una terribile battaglia fra un
esercito
spagnolo,comandato dal duca Emanuele
Filiberto di Savoia (al servizio del re di Spagna Filippo II) e il
grosso dell'esercito francese comandato dal nobile Montmorency.
Emanuele Filiberto
disponeva di 15.000 uomini.
Montmorency di 23.000,eppure vinse il duca di Savoia. Egli,infatti,
con un abile stratagemma,riuscì ad
attirare il nemico in una zona paludosa,che si estendeva nei
pressi della città. Quando
Montmorency si accorse dell'errore era troppo tardi. I suoi uomini,
impantanati nel fango che ostacolava
i loro movimenti,vennero accerchiati dalle truppe spagnole;
10.000 Francesi furono uccisi,3500
feriti e prigionieri. Con quella battaglia finiva la lunghissima
guerra tra i Francesi e Spagnoli.
Emanuele Filiberto detto “Testa di ferro” (perché non portava
mai nulla per ripararsi il capo)
divenne allora il primo dei generali del re di Spagna e poté
così riavere le terre del ducato
che i suoi deboli antenati avevano lasciato occupare dagli
stranieri. Fu proprio questo
intrepido condottiero a creare lo Stato sabaudo,dandogli un
carattere decisamente italiano.
I Principi della dinastia sabauda.
Lo Stato sabaudo,che comprendeva le
terre della Savoia,poste tra la Francia e l'Italia,ebbe origini
antichissime. Fondatore della dinastia
fu il conte Umberto Biancamano,che visse nella prima metà
dell' XI secolo. Suo figlio Oddone
sposò Adelaide d'Ivrea,la quale gli portò in dote le contee di
Torino e di Susa;i possedimenti dello
Stato si estesero così verso l'Italia. I Savoia ebbero per 4
secoli il titolo di conti,per 3 secoli
quello di duchi,e finalmente,per più di 2 secoli quello di re.
Nel XIII secolo lo Stato sabaudo
alternò periodi di decadenza con periodi di gloria. Nel XIV
secolo esso raggiunse potenza con
Amedeo VI,Amedeo VII,Amedeo VIII.
Amedeo VI: (governò
dal 1343 al 1383). Fu detto “il conte verde” perché nel vestire
aveva
predilezione per
il colore verde. Ebbe fama di valoroso guerriero e fondò l'ordine
cavalleresco
di Collare,che più
tardi fu chiamato ordine della Santissima Annunziata.
Amedeo VII: (governò
dal 1383 al 1391). Egli era chiamato il “conte rosso”. Portò a
termine
una conquista di
enorme importanza,quella cioè della contea di Nizza,che costituì un
utile
sbocco verso il
mare.
Amedeo VIII: (governò
dal 1391 al 1434). Ampliò ancora i domini della sua casa. Ambizioso
e
intraprendente,riuscì
ad ottenere,nel 1416,dall'imperatore Sigismondo il titolo di duca di
Savoia.
Da allora i Savoia
divennero duchi. Dopo i 3 Amedeo il ducato decadde. Situato fra i
possedimenti
delle due grandi
potenze di allora,la Francia e la Spagna,fu soggetto a continue
invasioni. Il
debole duca Carlo
III il Buono (1504-1553) perse quasi tutti i suoi domini tranne la
Savoia,il
Nizzardo e poche
terre del Piemonte. Fortunatamente suo figlio Emanuele di Filiberto
(1559-
1580),come abbiamo
già visto,ricostruì il ducato e ne fece uno Stato italiano.
Egli,infatti,
trasportò la
capitale dell'antica sede di Chambery,nella Savoia,a Torino;inoltre
rese obbligatorio
l'uso della lingua
italiana nel suo territorio.
Carlo Emanuele I: (governò
dal 1580 al 1630). Carlo Emanuele I,figlio di Emanuele Filiberto,
fu intraprendente
come il padre e compì audacissime imprese. Mettendo il pratica il
suo motto
“ardisci e
spera”,prima si impadronì del marchesato di Saluzzo,strappandolo
alla Francia;poi
invase il
Monferrato. Ma non aveva le forze sufficienti per conservare le terre
conquistate e la
tragedia fu
inevitabile. Spagnoli,Francesi,Tedeschi invasero il Piemonte. Ma il
valoroso duca
non volle mai
darsi per vinto;mantenne la sua fierezza fino alla fine dei suoi
giorni. A 68 anni
si ammalò
gravemente;quando gli portarono il viatico egli si alzò,cinse la
spada e morì in piedi
dicendo:”Così
muoiono i Savoia”.
Vittorio Amedeo II: (governò
dal 1675 al 1730). Dopo il governo di Vittorio Amedeo I (1630-
1637) e di Carlo
Emanuele II (1638-1675) che,barcamenandosi tra Francia e
Spagna,riuscirono a
riconquistare i
propri possedimenti,la Casa Savoia ebbe uno dei suoi più grandi
principi in Vittorio
Amedeo II. Fiero e
ambizioso,questo duca non tollerò alcuna influenza straniera. Con la
vittoriosa
guerra combattuta
contro la Francia ottenne la Sicilia (cambiata nel 1720 con la
Sardegna) ed il
titolo tanto
ambito di re. Il Piemonte,liberatosi dell'influenza spagnola e
francese,cadeva però sotto
quella
dell'Austria,la grande nemica contro la quale doveva combattere le
guerre per l'indipendenza
italiana.
Carlo Emanuele III: (1730-1773).
Vittorio Amedeo III: (1773-1796).
Carlo Emanuele IV: (1796-1802).
La Casa di Savoia ampliò ancora i suoi domini con Carlo
Emanuele III.
Grande sovrano,guerriero e temperamento attivissimo egli riuscì ad
annettere le
Langhe,Tortona,Vigevano,Voghera
e Novara. Subentrò un periodo di decadenza con il successore
Vittorio Amedeo
III e le cose peggiorarono ancora con suo figlio Carlo Emanuele IV.
Debole di
carattere e
sofferente di epilessia,questo sovrano nel 1802 abdicava in favore
del fratello minore.
I due re conservatori:Vittorio
Emanuele I (1802-1821);e
Carlo Felice (1821-1831).
Austeri e nemici
di ogni innovazione,questi due sovrani si trovarono a regnare nella
difficile
epoca dell'inizio
del Risorgimento. La rivoluzione francese del 1789 aveva destato nei
popoli
idee di libertà e
di uguaglianza e aveva fatto sorgere il desiderio di sostituire alle
monarchie
assolute le
monarchie costituzionali (in cui il potere dei sovrani veniva
limitato). I seguaci di
queste nuove
teorie furono chiamati “liberali”,”conservatori”,furono
invece chiamati quelli che
non le
approvavano. Vittorio Emanuele I e Carlo Felice furono i due re
conservatori di Casa
Savoia. Il
primo,quando scoppiarono in Piemonte i moti liberali del 1821
piuttosto che concedere
la Costituzione
abdicò in favore del fratello. Ancora più energico e amante delle
tradizioni,Carlo
Felice non si
mostrò favorevole ad alcuna riforma.
Carlo Alberto: (regnò
dal 1831 al 1849). Con Carlo Alberto,appartenente al ramo cadetto dei
Savoia
Carignano,la Casa Savoia partecipa al Risorgimento italiano. Il re
infatti,sollecitato dai
patrioti
italiani,dichiarò guerra all'Austria (prima guerra per
l'indipendenza italiana). Sconfitto
nel 1849 a
Novara,prese la via dell'esilio,recandosi a Oporto,in Portogallo,dove
morì poco dopo
di dolore.
Vittorio Emanuele II: (regnò
dal 1849 al 1878). Il figlio e successore di Carlo Alberto,Vittorio
Emanuele II,ebbe
tutte le simpatie del popolo,che lo chiamò “il re galantuomo”.
Coraggioso e
intraprendente,egli
ha un posto importantissimo nella storia italiana perché fu sotto il
suo regno
che si
combatterono le altre due guerre per l'indipendenza,capeggiate dal
Piemonte. Con la
collaborazione di
geniali ministri quali il conte di Cavour e di valorosi condottieri
come Giuseppe
Garibaldi,Vittorio
Emanuele II riusciva a costituire nel 1861 il Regno d'Italia e ne
cingeva per
primo la corona.
Casa Savoia diveniva la Monarchia regnante italiana.
Umberto I: (regnò
dal 1878 al 1900). Fu detto “il re buono”. Amante della pace,fu
sempre pronto
ad accorrere
vicino ai suoi sudditi nell'ora del dolore. E lo dimostrò anche
quando a Napoli scoppiò
il colera;”A
Napoli si muore. Vado a Napoli”,egli disse. Disgraziatamente si
trovò a vivere in tempi
difficili perché
nel Regno d'Italia da poco formato c'erano una quantità di problemi
da risolvere.
Bisognava
affratellare le diverse regioni fino ad allora divise,combattere il
banditismo,organizzare
le finanze e
l'esercito,eliminare gli scontenti di certi partiti popolari. Umberto
I non ebbe l'energia
necessaria per
fronteggiare la situazione. Il 29 luglio 1900,a Monza,veniva ucciso
da un anarchico.
Vittorio Emanuele III: (regnò
dal 1900 al 1946). In tempi difficili visse anche il nuovo sovrano,
detto “il re
soldato” per valore con cui combatté nella guerra mondiale del
1914. Al termine del
conflitto,per
arrestare la guerra civile,si accordò con i fascisti di Mussolini.
Riuscì a portare l'Italia
a una grande
potenza,ottenendo anche la corona di imperatore con la fortunata
campagna di
Abissinia. Ma la
seconda guerra mondiale,scoppiata nel 1939,fu fatale alla monarchia
sabauda.
Trascinato nella
sconfitta degli alleati tedeschi e nel crollo del fascismo,il re
prese,nel 1946,la
via dell'esilio.
Umberto II: (regnò
nel maggio del 1946). Quando il padre abdicò nel 1946,salì al trono
Umberto II,ma regnò per pochi giorni solamente,tanto che fu chiamato
“il re di maggio”. Assoggettandosi al
referendum
popolare che alla domanda “Monarchia o Repubblica?” aveva
risposta “Repubblica”,
partiva subito per
l'esilio,in Portogallo. Così la Casa Savoia,dopo aver svolto nei
secoli la sua
missione di guida
dell'Italia verso l'unità e la libertà,si ritirava per sempre
nell'ombra.
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