L'olfatto. Anatomia.
L'olfatto. Anatomia.
IL GRANDE
NATURALISTA e geografo tedesco Alessandro von Humboldt,nel corso del
viaggio
di esplorazione
che compì nell'America meridionale dal 1799 al 1804,poté vedere gli
Indiani del
Perù che
seguivano e rintracciavano la selvaggina sopratutto dall'odorato.
Questo fatto che a noi
appare
straordinario ormai appartiene al passato. Nell'uomo,e specialmente
nell'uomo civile,
il senso
dell'olfatto si è,con il passare del tempo,enormemente affievolito
ed è divenuto assai meno
utile di altri
sensi,come la vista e l'udito. Questo fenomeno è dovuto
principalmente all'evoluzione
della specie
umana:un tempo l'olfatto era indispensabile all'uomo. L'uomo civile
ormai può
avvalersi di
mezzi di relazione più completi,più adatti alle sue necessità
e,quindi,non utilizza
quasi più
l'odorato.
Dove si trova l'organo dell'olfatto.
L'organo dell'olfatto si trova
all'interno del naso,nella parte alta delle fosse nasali. Il
naso,mediante
il “setto nasale”,è diviso in due
cavità piuttosto ampie e complicate;esse da una parte comunicano
con l'esterno per mezzo delle
“narici”,dall'altra,verso l'interno,comunicano con la parte più
alta
della faringe per mezzo di due orifizi
chiamati “coane”(dal greco “choàne”imbuto,cavità). Le
cavità
nasali sono divise ciascuna in due
zone:una anteriore,che si chiama “vestibolo” ed è rivestita
internamente di cute;e una
posteriore,più interna,che si chiama “cavità nasale propriamente
detta”
o “fossa nasale” ed è rivestita di
mucosa detta “pituitaria”;la sua parte più alta,detta “mucosa
olfattiva”,è la sede dell'organo dell'olfatto.
La mucosa olfattiva.
La mucosa olfattiva è formata da due
strati:uno interno che serve da base,ed è la “tunica propria”
della mucosa;e uno esterno,che è
costituito da cellule olfattive e da cellule di sostegno.
Le cellule olfattive sono cellule
nervose vere e proprie:hanno una forma allungata con un
ingrossamento in mezzo che contiene il
nucleo della cellula;il prolungamento si insinua fra le
cellule di sostegno e si affaccia alla
superficie della mucosa con un ciuffetto di 6-8 ciglia,le
“ciglia olfattive”:questi sono i
ricettori che per primi vengono a contatto con le molecole
odorose. Il prolungamento della parte
opposta,in forma di sottile filamento,naturalmente, è una
fibra nervosa che con tutte le altre
entra a far parte del “nervo olfattivo”. Il nervo olfattivo
raggiunge poi il bulbo olfattivo,cioè
l'estremità ingrossata del primo paio di nervi cranici.
Come avvertiamo gli odori.
Il meccanismo grazie al quale noi
possiamo avvertire gli odori è molto semplice:trasportate
dall'aria che inspiriamo,le sostanze
odorose giungono a stimolare le cellule olfattive,le quali
trasmettono l'eccitamento ricevuto ai
centri cerebrali,dove la sensazione diviene cosciente.
Se però vogliamo addentrarci
maggiormente in questo campo,per conoscere meglio i
meccanismi che lo regolano,allora le
cose si fanno più difficili e incerte. Ancora oggi gli
studiosi non conoscono perfettamente
come noi avvertiamo gli odori. Innanzitutto,dobbiamo
tenere presente che l'olfatto come il
gusto è un senso chimico:cioè noi avvertiamo l'odore di
una sostanza solo quando le sue
molecole raggiungono e stimolano le cellule olfattive;quindi
bisogna che la sostanza sia
volatile,cioè che disperda molecole:i corpi non volatili,come per
esempio i metalli pesanti
(platino,oro,argento,rame ecc) sono inodore.
La sensibilità dell'olfatto.
Nonostante il suo declino,l'olfatto è
ancora,fra i nostri sensi,quello di gran lunga più sensibile.
In genere bastano poche centinaia di
molecole,cioè una quantità assolutamente infinitesimale
di materia,perché una cellula
olfattiva venga stimolata e trasmetta lo stimolo ai centri cerebrali.
Per passare a dati più precisi e
sbalorditivi il nostro naso è capace di avvertire l'odore di muschio
emanato da 1 milionesimo di milligrammo
di sostanza;e 1 centesimo di milligrammo di mercaptano
(una sostanza organica fetidissima)
viene ancora avvertito dal nostro odorato in uno spazio chiuso
di 230 mc,equivalenti a quello di un
bell'appartamento!
L'olfatto e il raffreddore.
Il raffreddore è la malattia più
diffusa durante i mesi invernali,ed è anche la più noiosa.
Vi siete mai domandati per quale
causa,quando abbiamo un forte raffreddore,perdiamo quasi
completamente la facoltà di avvertire
gli odori e anche i sapori? Perché la corrente d'aria che
trasporta le molecole odorose stenta a
giungere nella zona olfattiva;la diminuzione del gusto si
spiega facilmente pensando che una gran
parte delle sensazioni che noi avvertiamo nella cavità
orale,e che riteniamo sensazioni di
gusto,sono invece sensazioni olfattive,dovute al profumo
degli alimenti che raggiunge il naso
per via della gola. Quando non possiamo più avvertire questo
profumo,gli alimenti rimangono per noi
quasi senza sapore.
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