Le più grandi epidemie della storia. Medicina.




Le più grandi epidemie della storia. Medicina.

Alcune, come la peste, sono state responsabili della morte di milioni di persone.

Malattie infettive che colpiscono una determinata popolazione in un dato momento: sono le epidemie. Le patologie sono causate da un agente patogeno (virus, batteri, miceti, protozoi, elminti e muffe) che colpisce il sistema immunitario, che serve a proteggerci proprio dagli attacchi delle malattie. Tanto più l'epidemia riesce a diffondersi oltre i confini di un'area geografiva limitata, maggiori ne sono le pericolosità e la difficoltà di gestione. In questi casi si parla di pandemia (epidemia più estesa). Il primo caso noto agli studiosi è quello riportato dallo storico Tucidide circa una malattia diffusasi nella città di Atene, nel 430 avanti Cristo. Anche lui colpito e poi guarito, narra di una febbre tifoide (o tifo addominale) che ha provocato la morte di un terzo della popolazione. Tra i casi tristemente famosi è da ricordare come i più devastanti della storia, si annovera il morbo di Giustiano. Nel 541 si è diffuso nel Mediterraneo a partire dall'Etiopia e dall'Egitto,forse a causa della peste che a quel tempo ha colpito il grano e altri generi alimentari. Le stime di questa immane catastrofe, molto discusse, parlano di oltre 100 milioni di morti nell'anno in cui la peste si è diffusa. Al secondo posto, per numero di vittime, c'è la tristemente leggendaria peste nera, ribattezzata morte nera o grande morte, che ha colpito l'Europa continentale e causato il decesso di un terzo della popolazione, cioè 75 milioni di persone tra il 1347 e il 1353. Terza in classifica è l'influenza spagnola. Tra il 1918 e il 1920, durante la Prima guerra mondiale, ha ucciso oltre 50 milioni di persone nel mondo. Per numero di soggetti colpiti dall'influenza, è la più grave infezione mai registrata nella storia. La guerra di trincea, con i soldati bloccati nelle fosse e le pessime condizioni igieniche, hanno favorito il diffondersi della pandemia, al punto che l'influenza spagnola ha causato più vittime della guerra stessa.

Emergenza Ebola.

Una epidemia che ha di recente colpito il mondo è quella del virus Ebola, scoppiata nel 2014 in alcune nazioni africane: Guinea, Sierra Leone e Liberia. Si tratta della più giovane epidemia scoperta dall'Oms (Organizzazione mondiale della sanità). Il primo ceppo del virus è scoppiato in Zaire (attuale Repubblica Democratica del Congo) nel 1976. I sintomi sono febbre emorragica, diarrea, vomito, dolori muscolari. Può arrivare a provocare la morte in sole 72 ore e si manifesta tra il secondo e il ventunesimo giorno dopo l'infezione. La mortalità è del 90 per cento.

Malattia del sistema immunitario.

Da quando è stata scoperta, nel 1981, l'Aids, la sindrome di immunodeficienza causata dal virus Hiv, ha mietuto almeno 40 milioni di vittime. La malattia si è diffusa prima in Africa. All'inizio, il tasso di mortalità era del cento per cento. Oggi, i farmaci a disposizione hanno fatto scendere il dato a meno del dieci per cento. In Italia si registra una mortalità del 5,7 per cento. I test attualmente disponibili sono in grado di stabilire la cosiddetta sieropositività di un soggetto al virus Hiv. Si parla di Aids quando il paziente sieropositivo contrae una malattia grave, come la tubercolosi, mentre il proprio sistema immunitario non è più in grado di difendersi.

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