Le prime automobili a buon mercato.
Henry Ford. Storia.
Le prime automobili a buon mercato.
Henry Ford nacque a Dearborn, il 30
luglio del 1863. Suo padre lo avviò ben
presto ai lavori dei campi, ma il
piccolo Henry dimostrò subito un'avversione
per questo genere di occupazione. La
sua grande passione era la meccanica.
Le ore libere le trascorreva smontando
e rimontando orologi. Compiuti i 17
anni, il giovane Ford si trasferì a
Detroit, ove trovò lavoro in un grande
stabilimento meccanico. Intelligente e
volenteroso com'era, divenne ben presto
un abilissimo meccanico. In quegli
anni, anche negli Stati Uniti venivano
fabbricate le prime automobili,
sull'esempio di quanto succedeva in Europa, e
il giovane Ford cominciò a
interessarsi a questo veicolo. Ben presto fu dominato
dall'idea che l'automobile generalmente
considerata una bizzarria per gente ricca
potesse diventare invece il veicolo di
tutti. Henry Ford riteneva che se l'uso
dell'automobile si fosse generalizzato,
sarebbe stato possibile passare a sistemi
produttivi più efficienti, abbassando
i prezzi a tutto vantaggio di un maggior
volume di vendite. Occorrevano insomma
un tipo di automobile adatto e accessibile
a tutti e, assieme, un'organizzazione
razionale dei procedimenti di lavorazione.
L'automobile che Ford aveva costruito e
venduto nel 1896 non possedeva i requisiti
per divenire il veicolo universale che
egli sognava. Intanto si era licenziato dallo
stabilimento dove lavorava come
meccanico e, con l'aiuto finanziario di alcuni amici,
aveva aperto la sua prima fabbrica: la
Detroit Automobile Company.
Ma era difficile che i finanziatori
potessero sopportare a lungo la sua caparbia volontà;
così dopo pochi anni, nel 1903, egli
abbandonava la società (che sarebbe divenuta la
Cadillac) e fondava la Ford Motor
Company. In questo stabilimento potè finalmente
applicare i suoi rivoluzionari concetti
produttivi, che andavano dalla semplificazione
del prodotto alla lavorazione in serie,
alla catena di montaggio.
Era un grande passo, ma per dare i
frutti che Ford si aspettava era necessario applicare
i nuovi metodi alla costruzione di un
veicolo semplice e robusto, durevole e di guida
facile. In pochi anni diede vita a
numerosi modelli, molti dei quali sempre più si
avvicinavano a quello che era il suo
ideale di automobile per tutti.
Finalmente, nel 1909, poteva iniziare
la produzione di quella famosa Ford << modello T >>
che, venduta fino al 1927, raggiunse il
numero sbalorditivo di 15 000 000 di esemplari!
Il prezzo, fissato inizialmente in 850
dollari, si ridusse a meno di 300 dollari negli anni
Venti. Non c'era ormai alcun
lavoratore americano che non potesse acquistare un'automobile
Ford.
Una fabbrica colossale.
Con una cilindrata di poco inferiore ai
3 000 cm cubi, la Ford << modello T >> dotata
di un cambio a due marce e retromarcia
poteva contare su una potenza di 24 cavalli
vapore, che le consentiva di
raggiungere la velocità massima di 65 chilometri orari,
più che sufficienti per le strade del
tempo. Sull'onda del successo, l'ex riparatore di
orologi (che anche questa volta aveva
dovuto liberarsi dei finanziatori, ricomprando
per 100 milioni di dollari le azioni
che pochi anni prima erano state vendute per 28 dollari)
fu in grado di garantire ai suoi operai
un salario minimo doppio di quello in uso, riducendo per
di più la giornata lavorativa da nove
a otto ore. Per gli altri industriali fu una vera doccia
fredda: chi di loro avrebbe potuto
mettersi alla pari con Henry Ford?
Nel 1928, un altro modello di Ford
raggiunge un enorme successo. Furono tali le richieste,
da dover fabbricare circa 6 000
automobili al giorno. Ormai la << Ford Motor Company >>
era la più grande fabbrica di
automobili del mondo, con qualcosa come duecentomila dipendenti;
un impero industriale che non si
limitava alla fabbricazione del prodotto finito, ma che
comprendeva fonti di materie prime,
mezzi di trasporto e fabbriche intermedie.
L'organizzazione Ford possedeva inoltre
miniere, acciaierie, piantagioni di gomma,
una fabbrica di pneumatici, foreste,
stabilimenti per la filatura e la tessitura ….. il tenace
americano poteva andare giustamente
fiero di quanto era riuscito a creare dal nulla con
la sua intelligenza, la sua intuizione,
la sua volontà. Nel 1943, a ottant'anni di età,
Henry Ford dirigeva ancora la sua
colossale industria. La morte lo colse nel 1947,
quando da soli due anni aveva lasciato
la direzione di ogni cosa al nipote.
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