Elementi e composti chimici. Chimica.
Elementi e composti chimici. Chimica.
TUTTI LA PRIMA VOLTA
che ci siamo sentiti dire che l'acqua è il
risultato di una
combinazione tra due gas, idrogeno e ossigeno, siamo
rimasti sorpresi e
increduli. Certamente più sorpreso e incredulo di noi
sarà però rimasto
il chimico inglese Cavendish quando, nel lontano 1776,
fece questa
sorprendente scoperta! Fino a quel momento l'Umanità aveva
ritenuto l'acqua un
<< elemento >>: dopo le sperimentazioni di Cavendish
fu necessario
considerare questa sostanza un << composto >>.
Perché è
importante non fare confusione e usare in modo corretto i termini
<< elemento
>> e << composto >>? Perché i chimici hanno
attribuito a
questi due termini
un significato ben preciso. Essi chiamano infatti << elemento
>>
una sostanza la cui
molecola è costituita da uno o più atomi tutti uguali;
chiamano invece <<
composto >> quelle sostanze la cui molecola è l'insieme
di due o più atomi
differenti. Per fare un esempio immaginiamo di rappresentare
gli atomi con
palline e di possedere palline gialle, verdi, rosse: se in una
molecola
vi sono una o più
palline tutte gialle (o tutte rosse) dico che ho la molecola di un
elemento, se nella
molecola trovo due palline gialle, una rossa, una verde, dico
che ho la molecola
di un composto. Gli elementi fino ad ora scoperti sono un
centinaio, però,
non hanno tutti lo stesso aspetto e non si comportano tutti nello
stesso modo, per
cui i chimici li hanno ripartiti in due grandi gruppi: metalli e non
metalli.
La << valenza >>.
E i composti quanti
sono? I composti chimici sono in numero grandissimo, tanto
grande che
elencarli tutti sarebbe troppo complicato. In natura esistono
infatti
molti atomi che,
non avendo 8 elettroni nell'orbita più esterna, reagiscono
facilmente
tra loro e si
uniscono per formare composti. Questi atomi sono di due specie:
alcuni
cedono volentieri i
pochi elettroni dell'ultima orbita, altri invece rubano volentieri
qualche elettrone
ad altri atomi per completare l'orbita più esterna.
Le leggi della
natura permettono questo scambio di elettroni ma obbligano un atomo
a rimanere <<
legato >> all'atomo cui ha ceduto o ha rubato elettroni: ecco
perché
si formano i
composti. Questa capacità di cedere e acquistare elettroni si dice
<< valenza
>>; quando degli atomi si uniscono per formare una molecola le
valenze
dell'uno vanno a
unirsi (cioè a << saturare >>) alle valenze dell'altro.
Le valenze possono
essere considerate come degli uncini mediante i quali gli atomi
si aggrappano l'uno
all'altro per formare una molecola. Ma succede che non tutti gli
atomi siano forniti
dello stesso numero di... uncini. Vi sono elementi che hanno gli
atomi provvisti di
<< uncino >> (elementi monovalenti), altri che hanno due
valenze
(bivalenti), altri
ancora che ne hanno tre (trivalenti) e così via.
Combinare degli
atomi che hanno diverse valenze, per formare la molecola di un
composto diventa
allora un gioco di incastri che può durare a lungo.
Metalli e non metalli.
I metalli hanno la
molecola con un solo atomo; a temperatura ordinaria, sono
generalmente allo
stato solido ed hanno quella speciale lucentezza detta appunto
metallica. In
generale, i metalli, sono piuttosto pesanti e sono buoni conduttori
dell'elettricità.
Quasi sempre sono anche duttili e malleabili, cioè si possono
ridurre in fili e
lamine sottilissime. Se pensate ai metalli che conoscete vedrete
che, più o meno,
posseggono tutti queste qualità. I non metalli, invece, sono o
solidi, o liquidi,
o gassosi e non hanno nessuna delle proprietà dei metalli; la
loro molecola è
formata da due o più atomi uguali. La distinzione fra metalli
e non metalli,
però, non è sempre precisa e sicura, perché vi sono elementi che
hanno proprietà
dell'uno e dell'altro. Tuttavia essa viene usata perché, in
pratica,
risulta comoda per
indicare << in blocco >> un certo tipo di elementi.
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