La molecola. Biologia.
La molecola. Biologia.
FIN DAI TEMPI più
antichi l'uomo ha cercato di analizzare la
materia, di
scomporre le sostanze perché era curioso di sapere
di che cosa fossero
fatte e come si potessero realizzare in natura.
Per scoprire tutto
quello che oggi i chimici sanno l'uomo si è
comportato come
quei bambini che rompono il loro giocattolo
per vedere cosa c'è
dentro, per capire che cosa lo fa funzionare.
Se è facile
smontare una automobilina o una bambola non è affatto
facile smontare la
sostanza e << guardare dentro la molecola >>:
queste particelle
sono così piccole che ci sono volute migliaia e migliaia
di anni prima di
poter scoprire come << son fatte >> e quali leggi fisiche
e chimiche
intervengono ogni volta che si forma una molecola.
Ogni sostanza è
costituita di molecole e la molecola è la più piccola parte
di una sostanza che
abbia tutte le caratteristiche della sostanza stessa.
Spezzando una
molecola non avremo più la nostra sostanza ma al suo posto
avremo gli atomi di
cui è costituita: così ad esempio spezzando la molecola
del sale da cucina
non avremo più il sale ma si otterranno un atomo di sodio
e un atomo di
cloro. La costituzione molecolare della materia venne definita
dal chimico
italiano Amedeo Avogrado nella prima metà del 1800.
Questo studioso,
dopo aver osservato numerosissime reazioni chimiche,
riuscì a provare
l'esistenza di << piccole masse >> che chiamò molecole e
arrivò anche a
stabilire con esattezza quanti atomi di ciascuna specie occorrono
per formare la
molecola di una sostanza composta. Le esperienze di Avogrado
permisero così di
rappresentare le molecole delle varie sostanze con le formule
chimiche, che
indicano appunto quali elementi sono presenti nelle sostanze
stesse
e in quale proporzione. Per fare un esempio, la formula dell'acqua
H2O
significa
che la sua molecola è composta di 2 atomi di idrogeno (H) e 1 atomo
di
ossigeno (O). La formula dell'anidride carbonica CO2
indica invece che la sua
molecola
è composta di 1 atomo di carbonio © e 2 atomi di ossigeno.
Come si formano le molecole.
Se gli
atomi dei corpi semplici non si unissero per formare le molecole dei
corpi
composti,
non esisterebbero al mondo che un centinaio di sostanze; praticamente
non ci
sarebbe vita. Essi invece hanno la capacità di unirsi fra loro per
mezzo di
una
forza che si chiama affinità chimica. Vi sono atomi dotati di
grande affinità
e che
perciò si uniscono reagendo facilmente fra di loro (ad esempio
l'ossigeno e
l'idrogeno),
altri che invece si mostrano più stabili, restandosene soli.
Da che
cosa dipende l'affinità degli atomi e quindi la possibilità di
costruire le molecole?
Attorno
a un nucleo centrale ruotano particelle cariche di elettricità. Gli
elettroni.
Nell'atomo
dell'ossigeno gli elettroni dell'orbita esterna sono in numero di
sei, in quello
dell'argo
sono otto. Ora gli atomi che possiedono nell'orbita esterna otto
elettroni
sono
stabili, cioè si trovano equilibrati e non si uniscono a nessun
altro elemento.
Si
trovano in questa condizione i cosiddetti gas nobili (neon, argo,
cripton, xenon, elio).
Tutti
gli altri atomi cercano di completare il numero degli elettroni
esterni per assumere
la
configurazione di << gas nobili >>. Così, ad esempio,
gli atomi che hanno un solo
elettrone
nel loro strato esterno si combinano con gli atomi che ne hanno
sette.
Questa
caratteristica da origine a tutti i fenomeni chimici. Ecco come due
atomi
chimicamente
affini tra di loro (di sodio e di cloro) , si uniscono per formare
una molecola.
Il
sodio (Na) ha un elettrone nella sua orbita esterna (invece di 8) e
si combina col cloro (Cl)
il
quale ne possiede 7. Si forma, così, la molecola del cloruro di
sodio (sale da cucina).
Fra
tutti gli atomi quattro, nel loro alterno combinarsi, formano le
molecole più importanti
per la
nostra vita: carbonio ©, ossigeno (O), idrogeno (H) e azoto (N).
Gli
atomi di tre di questi elementi cercano dunque di completare l'orbita
esterna di 8 elettroni
combinandosi
con il più piccolo e più diffuso di tutti gli atomi, quello
dell'idrogeno, munito
di un
solo elettrone. Formano in tal modo le molecole di alcuni dei
composti fondamentali
della
natura: acqua (H2O),
ammoniaca (NH3),
metano (CH4).
Dall'ulteriore
unione di questi composti derivano poi i tre componenti
dell'organismo vivente,
cioè
le grosse molecole dei carboidrati (zuccheri e amidi), i grassi e le
proteine, costituite
da
decine e anche da centinaia di atomi.
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